Pubblicato su www.cattolici.net lunedi 29/5/06 HOME
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IL FENOMENO DAN BROWN di Giovanni De Sio Cesari
A proposito dell’enorme successo del romanzo di Dan Brown “ Il codice da Vinci” e dal previsto altrettanto successo del relativo film non pochi si pongono una domanda: ma è stato anche la opposizione degli ambienti cattolici ad aver fatto una gran pubblicità a un mediocre libro e un ancora più mediocre film, cosi come universalmente la critica”colta” giudica l’uno e l’altro?. L’interessamento cattolico non può magari ingenerare il sospetto che esista un qualche timore che delle verità scomode posso venire alla luce? Queste osservazioni non sono poi infondate: tuttavia bisogna riconoscere che il successo del libro è stato antecedente all’interessamento cattolico e che quindi il primo è stato la causa del secondo e non viceversa anche se possiamo pensare che la polemica cattolica incrementi a sua volta il successo Il problema pero è che un numero stupefacentemente alto di persone , anche addirittura non pochi credenti, scambia le dichiarate fantasie di Brown per fatti che hanno un qualche fondamento storico Crede magari che se non è vero almeno è verosimile che Gesù si sia sposato o che Costantino si sia inventato il cristianesimo o che i vangeli apocrifi possano avere una qualche valore storico. Certo si può non credere ai Vangeli: è una posizione che chiaramente non condividiamo ma che è culturalmente legittima. Ma quelle di Brown sono pure fantasie da tutti dichiarate tali (anche dall'autore stesso) ma pur tuttavia a moltissimi appaiono fondate: i mass media hanno un enorme potere di suggestione. Il vero fenomeno da spiegare è allora perché mai delle grossolane invenzioni fantastiche siano scambiata con la realtà quando anche lo stesso autore conferma che si tratta di pura fantasia. Ma questo poi è un problema generale della comunicazione mass mediale : quello che si vede in TV appare vero anche se si sa che è falso. Tutti sanno che certe intrigate storie dei talk-show sono inventate: tuttavia un numero incredibilmente alto di spettatori segue queste trasmissioni come se presentassero fatti veri. Cosi abbiamo la storia versione Hollywood : ma chi potrebbe credere che, come avviene nel “Gladiatore”, un imperatore romano scenda nell’arena per combattere e venga ucciso e tutti poi paiono non farci troppo caso: eppure per molti la conoscenza della storia romana pare basarsi su sciocchezze del genere Lo stesso avviene purtroppo molto spesso per i fatti religiosi. Chi non conosce nulla della storia del cristianesimo dei primi secoli, ignora del tutto la religiosità medioevale, non ha mai letto non dico i vangeli apocrifi ma nemmeno quelli canonici, si lascia suggestionare facilmente dalla visione di certe pellicole perchè in effetti è l’unica cosa che conosce e in base a quello che si conosce si giudica - In conclusione ci pare che il successo del “Codice da vinci “ sia essenzialmente dovuto alla profonda ignoranza dei fatti religiosi che è tanto comune nella nostra epoca in cui dalla scuola, per eccesso di malinteso laicismo, è stato spesso escluso l’insegnamento religioso relegato a una insegnamento opzionale come se conoscere le radici della nostra civiltà fosse un fatto puramente opzionale. Chi ha un minimo di conoscenze della storia religiosa ( o meglio della storia in generale) si annoia di queste letture o film perché gli appaiono cose insulse assurde: ma non tutti hanno una soglia minima di conoscenze e cultura.
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