Pubblicato su www.cattolici.net lunedi 3/4/06 HOME
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ASSASSINIO DI UN BIMBO ECCEZIONALITÀ E QUOTIDIANEITÀ
di Giovanni De Sio Cesari
La notizia dell’assassinio del piccolo Tommaso ha riempito l’Italia di orrore: ci si chiede a cosa mai può giungere la umana malvagità, come sia possibile uccidere a colpi di badile un piccolo innocente che piange perché lo hanno strappato alla madre. Molti poi prendono spunto da questo fatto orrendo quanto pochi altri, per denunciare la insensibilità morale, la cupidigia , la corruzione morale, in una parola “il male” della nostra società In verità fermo il profondo orrore per un azione del genere non ci sembra tuttavia che da tale episodio possa nascere una giudizio globalmente negativo sulla nostra età e sulla nostra società. Episodi come questi sono di un assoluta eccezionalità: nella nostra memoria rimangono, oltre a questo, quelli di Denise Pipitone e e di Angela Celentano: non mi pare che ve ne siano stati altri in tempi recenti. Da episodi tanto rari non si può trarre alcuna conclusione generale In realtà altri sono i crimini che la società moderna perpetra contro i bambini. Nel mondo milioni di bambini soffrono di fame e malnutrizione o sono costretti a combattere e a morire in guerre crudeli e assurde e altri ancora sono oggetto di sfruttamento sessuale, un numero altissimo e imprecisabile sono costretti a lavori inumani e sfibranti E non si tratta di fatti eccezionali ma diciamo della normalità quotidiana per la maggior parte della popolazione del mondo. E anche se guardiamo ai nostri paesi ricchi e sviluppati noi troviamo lo stillicidio dei neonati abbandonati a volte nei cassonetti della spazzatura, spesso uccisi dal freddo e dall’incuria. E poi altri bimbi abbandonati, maltrattati da famiglie che hanno perso il senso della vita e dei valori. L’orrore per il caso tragico del bimbo di Parma è assolutamente giustificato, sarebbe insensibilità terrificante non sentirlo: tuttavia dobbiamo poi notare che la nostra sensibilità è ormai addormentata attutita, dalla quotidianeità del male di cui soffrono la maggioranza dei bambini del mondo. Ma non bisogna abituarsi al male, alla sofferenza dei bimbi del mondo: ecco questo ci pare il vero male della nostra società. la accettazione passiva e distratta che una parte consistente dei bimbi e dell’umanità viva nel dolore, nella sofferenza senza che noi facciamo veramente qualcosa per impedirlo o almeno lenirlo.
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