Pubblicato su www.cattolici.net lunedi, 30 /1/06 HOME
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Ruoli maschili e femminili di: Giovanni De Sio Cesari
Per migliaia di anni nel corso di tutte le civiltà i ruoli femminili e maschili sono stati sempre nettamente distinti. Benchè vi fossero grandissime variazioni tuttavia i principi su cui si basavano erano sempre gli stessi: la donna si occupava della casa, l’uomo di provvedere a tutto il resto e si riconosceva inoltre una gerarchia fra l’uomo e la donna. Tutto questo millenario equilibrio si è andato a rompere nella nostra età : probabilmente il motivo della crisi del modello non è ideologica ma pratica. Fino a che le malattie e la fame falcidiavano la popolazione e si manteneva altissima la mortalità infantile in realtà una donna non aveva tempo per dedicarsi a cose diverse all’allevamento dei figli e al mantenimento della casa. La drastica riduzione della mortalità infantile anche la comparsa di una miriade di elettrodomestici ha reso possibile che la donna abbia anche un ruolo extradomestico e quindi gli antichi equilibri sono saltati. Molti parlano di emancipazione femminile : noi diremmo forse piu realisticamente di un cambio di ruolo: in realtà se la donna ha acquistato infatti nuove possibilità,essenzialmente quella di potere esprimere più completamente la propria personalità anche in ambito extrafamiliare è pur vero che ha perso molto delle certezze e dei vantaggi che le erano assicurate un tempo nel quale doveva solo preoccuparsi della famiglia e tutto il resto era provveduto da altri. Si parla attualmente e spesso di una intercambiabilità dei ruoli: in realtà pero no è affatto cosi. Uomini e donne continuano nel complessa ad avere nella realtà effettiva ruoli diversi: potremmo parlare di sussidarietà dei ruoli non di intercambabilità Se osserviamo uomini e donne in quanto cittadini non vi sono più sostanziali differenziazione : alle donne si aprono tutte o quasi le carriere un tempo riservate agli uomini. Tuttavia il quadro cambia radicalmente se ci riferiamo ai ruoli femminili e maschili nell’ambito della famiglia nella quale i ruoli invece non sono affatto intercambiabili ma solo sussidiari Basta qualche esempio per chiarire il concetto. Il matrimonio avviene solo se è l’uomo ad avere una occupazione, non basta che lo abbia la donna: il lavoro femminile rimane pur sempre sussidiario rispetto a quello maschile. E nelle separazioni e nei divorzi l’affidamento dei figli viene dato sempre alla madre: solo se essa fosse indisponibile per qualche motivo si pensa anche al padre in modo sussidiario. Anche tutte le attività di casa in realtà seguono questo principio di sussidiarietà: anche se gli uomini possono cambiare i pannolini o dare la pappa al bambino tuttavia sarà sempre la madre ad assumere la parte dirigente e rispetto ad essa il padre appare in condizione di sussidarietà. E se si tratta di comprare auto, fare investimenti in banca, riparare anche oggetti saranno gli uomini a occuparsene e solo in caso di loro assenza o insufficienza il compito passerà alle donne In alcuni ambiti non imposta il sesso : di fronte allo Stato esistono solo cittadini, nel mondo della produzione esistono solo lavoratori, nella scuola solo studenti. Ma in altri ambiti ,soprattutto in quello della famiglia esistono sempre uomini e donne , mariti e mogli, padri e madri ciascuno con peculiari irriducibili, modi di sentire , di reagire di vedere la realtà.
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