Pubblicato su www.cattolici.net lunedi, 2 /1/06 HOME
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CRISTIANESIMO E DEMOCRAZIA
di: Giovanni De Sio Cesari
E accaduto che negli ultimi due secoli i movimenti considerati progressisti in Europa nel senso che hanno affermato i diritti dell’uomo, l’uguaglianza dei cittadini la libertà e la democrazia si siano scontrati con la Chiesa e con la religione, almeno nella maggior parte dei casi: è un dato di fatto. Il problema si è posto ad esempio per la Rivoluzione Francese che ha fissato pure quei principi giuridici di uguaglianza e di diritti ormai indiscussi. Si è riproposto per gli ordinamenti liberali e democratici dell’800 oltre che in particolare per il Risorgimento . Ma perché questo è avvenuto? Sono forse quei principi in contrasto stridente con la fede cristiana ? Non pare proprio. E se cosi fosse non si comprenderebbe poi perché mai attualmente quegli stessi principi vengano cosi ampiamente e incondizionatamente accettati dal mondo cristiano. Vediamo se sia possibile rintracciare una spiegazione generale. Innanzitutto notiamo che un contrasto del genere non si è invece manifestato in quella parte dell’Occidente che sono gli Stati Uniti nei quali non esiste l'anticlericalesimo e le Chiese hanno un diverso rapporto con la società. Spesso ci si meraviglia che il presidente americano faccia riferimenti a credenze religiose fatto che per noi sarebbero inconcepibile: un Bush, cristiano "born again" (rinato nella fede) è del tutto normale in un paese che sulla propria moneta scrive ancora "in God we trust " (confidiamo in Dio) : sarebbe impensabile una scritta del genere su una moneta europea. D’altra parte se leggiamo la Dichiarazione di Indipendenza scritta dai padri fondatori noi vediamo che i principi dell‘uguaglianza e della democrazia hanno una valenza e una giustificazione di carattere eminentemente religioso: : We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable rights, that among these are life, liberty and the pursuit of happiness ( noi consideriamo come autoevidenti queste verità : che tutti gli uomini sono creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni inalienabili diritti e fra questi sono la vita, la libertà e la ricerca della felicità “) Non pare che vi sia alcun contrasto con la religione anzi appare una continuità, una traduzione in politica dei principi cristiani: ed in realtà le Chiese in America vi aderirono immediatamente e senza riserve Eppure quegli stessi principi scatenarono pochi anni dopo in Francia una lotta e una persecuzione religiosa come mai si era vista dai tempi dell’Impero Romano. Si noti un fatto: l'abolizione dei diritti della nobiltà fu, per esempio, effettuata in una sola notte senza troppe difficoltà ma quando la lotta assunse un carattere religioso allora effettivamente divenne drammatica e la Francia e l'Europa tutta si spaccarono tragicamente in due. Come si spiegano questi fatti? A nostro parere bisogna tener conto che nei movimenti moderni è stata sempre presente una doppia matrice, un duplice aspetto, diciamo pure un equivoco di fondo. Da una parte venivano presentati principi di uguaglianza, democrazia di per se non contrari al cristianesimo anzi in sintonia con esso: ma d’altra parte questi stessi principi venivano poi presentati come una alternativa alla tradizione che veniva identificata nel Cristianesimo. Avveniva pertanto che la affermazione di certi principi venivano ad avere una valenza antireligiosa, in qualche modo venivano a essere considerati da sostenitori e oppositori come un mezzo, un grimaldello per scardinare la religione dalle masse. Facciamo un esempio: lo stato italiano dopo l’unità promosse la educazione pubblica e in questo fu osteggiato almeno all’inizio dalla Chiesa : perchè mai la Chiesa si opponeva all’educazione popolare mentre essa era stata per più di mille anni il fondamentale se non l’unico ente che la aveva promossa? In realtà attraverso le scuola elementare si voleva veicolare una cultura positivista che programmaticamente voleva combattere le credenze religiose considerate espressione di ignoranza e superstizione: contro di essi a e non contro l’educazione in se gli ambienti cattolici mostravano ostilità. In realtà i principi erano presentati in un contesto antireligioso ed era difficile, e molto, distinguere fra l’uno e l’altro sia da oppositori che sostenitori. Che sarebbe accaduto invece senza che in quei movimenti non avesse prevalsa la componente anti religiosa ? Anche per la unità italiana è stato posto lo stesso problema: la componente antireligiosa che prevalse allontanò dallo stato e dalla vita democratica la grande maggioranza dei cittadini che erano cattolici e la frattura si ricompose solo dopo più di 50: per questo la vita democratica fu sempre stentata emarginando la maggioranza di cittadini Negli USA invece questa fenomeno non si è mai manifestato: Forse anche per questo lo sviluppo civile degli USA è stato diverso: non sapremmo dire: con i “se” e con i “ma” non si fa la storia
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