Pubblicato su www.cattolici.net lunedi 19/12/05 HOME
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HARRY POTTER E IL PAPA di: Giovanni De Sio Cesari
Da qualche tempo si legge sulla stampa e di riflesso si sente nei discorsi della gente della condanna che l’allora cardinale Ratzinger avrebbe rivolta alla saga di Harry Potter: tutto ciò quasi sempre si risolve con grande faciloneria e semplicismo in una irrisione dell’attuale Papa e per riflesso alla posizione cattoliche confusamente accusate di oscurantismo medioevale, di fobie alienanti se non del perseguimento di non si sa bene quali oscuri interessi. Ci pare quindi opportuno riferire sinteticamente i fatti all’origine della polemica Come tutti sanno il successo di Harry Potter è un fenomeno a livello mondiale: Il personaggio è nato dalla fantasia di una scrittrice inglese di J.K. Bowling e poi è stato riportato al cinema Su eventuali negatività dal punto di vista educativo in particolare nell’ottica cristiana sono sorte perplessità e precise timori di cui si è fatto espressione in particolare un saggio di O’Brien Tuttavia un importante esponente della Consiglio Pontificio della Cultura monsignor Peter Fleedwood nel febbraio 2003 in una intervista dichiarò di non vedere alcun pericolo per l’educazione dei giovani in Harry Potter anche perchè poi in realtà nella saga è sempre il bene che viene esaltato e che trionfa alla fine sul male. In seguito nella stampa di lingua inglese fu riportato a grandi titoli che il papa Giovanni Paolo II in persona avrebbe approvato il personaggio di Harry Potter, notizia evidentemente falsa . Una saggista tedesca Gabriele Kuby scrisse un saggio invece sulla negatività educativa del personaggio dal titolo : Harry Potter - gut oder böse ( bene o male) e ne inviò un copia alla Congregazione per la dottrina della fede” di cui era allora prefetto il cardinale Ratzinger. Ne ebbe nel marzo 2003 la risposta che riportiamo sotto nella sua interezza
“Stimata
e cara Sig.ra Kuby! 7 marzo, 2003
In seguito alla richiesta di rendere pubblica la lettera giunse la seguente risposta:
“Stimata e cara sig.ra Kuby, 27 maggio 2003”
Nella intervista in inglese trasmessa da Radio Vaticana il 14 luglio 2005 monsignor Fleedwood ribadisce la sua posizione favorevole al personaggio e afferma che con ogni probabilità la risposta era stata preparata da un collaboratore di Ratzinger e che comunque si tratta di una lettera di cortesia come si usa in questi casi più che una vera e propria presa di posizione . Si noti infatti che la Kubj veniva indirizzata a monsignor Fleedwood e che la seconda lettera andò quasi dispersa. Non si tratta quindi assolutamente di una condanna del Papa come viene spesso semplicisticamente riportato e nemmeno di una vera presa di posizione dell’allora cardinale Ratzinger In realtà il dibattito sul valore educativo e sulla compatibilità con i valori cristiani della saga di Harry Potter rimane aperto. Non formulo in questa sede un giudizio di merito: solo vorrei notare che il problema è molto più serio di quanto alcuni superficialmente immaginano: il mondo nel quale i mass media fanno vivere i bambini e gli adolescenti è fatto importante, fondamentale che ha un impatto notevolissimo sulla formazione della giovani generazioni e quindi sul loro futuro. Harry Potter in questa prospettiva non è solo un simpatico ragazzo che frequenta uno strampalato collegio per maghi stile vecchia Inghilterra : è anche un modello che viene introiettato : di questo noi dobbiamo preoccuparci. Alcuni invece non sembrano comprendere il problema e con una disarmante superficialità irridono alle preoccupazioni di quanti nella Chiesa e fuori della Chiesa si preoccupano di Harry Potter quasi che ci fosse nella mente della gente e in particolare dei giovanissimi uno steccato invalicabile fra il vero e la fantasia, fra il serio e il divertente
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