Pubblicato su www.cattolici.net   lunedi  14/11/05               HOME

Problemi e società

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EGOISMO DI COPPIA

di: Giovanni De Sio Cesari

 

Il mondo moderno pare volte aver perso i senso della famiglia: questa viene sempre  più considerata  come l’unione di due persone che cercano il proprio piacere, la propria soddisfazione personale, diciamo, anche in termini più nobili, la propria felicità

In realtà però la famiglia ha altro significato e funzione: è l’istituto  sociale che ha il compito in fondo più essenziale di qualunque società : perpetuare se stessa attraverso la nascita, l’allevamento e soprattutto l’educazione dei figli. Una società può fare a meno di infinite cose che ci sembrano necessarie   ma non certo di perpetuarsi.

Se noi vediamo la famiglia come ordinata esclusivamente  alla gratificazione personale dei coniugi (o partner, come spesso ormai si dice comunemente ) i figli diventano un intralcio alla propria realizzazione, un compito che richiede troppo sacrifici, anche diciamo troppo dispendioso

 Ma in questo modo in realtà la coppia finisce inevitabilmente per costruirsi la propria infelicità. Infatti la coppia non può sempre all’infinito ripiegarsi su se stessa: senza un compito veramente alto e forte e impegnativo presto disperderà le proprie ragioni dello stare insieme. La felicità  non può consistere in uno stato di mancanza di fastidio e di compiti: in realtà questo è la noia che, come giustamente notava Leopardi, è peggiore di ogni dolore. Gli animali possono essere soddisfatti della pura sopravvivenza: gli esseri umani invece hanno bisogno di un compito, di un ideale , di un attività coinvolgente per realizzare se stessi. E se questi ideali possono essere realizzati da alcuni con la vita meditative, religiosa o anche con la scienza,  l’arte la poesia  è comunque vero che ordinariamente l’educazione dei propri bambini costituisce per la maggioranza delle persone il compito gratificante  fondamentale

 Ma la coppia che  si rinchiude nel proprio egoismo personale finisce con il creare essa stessa la propria infelicità perché  nessun essere umano può veramente realizzasi e quindi essere felice nell’egoismo stesso.

 

 

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