Della persona si possono dare due visioni coerenti e leali .una di carattere materialista. l’altra spiritualista

 Nel primo caso,l’uomo viene concepito come un meccanismo, un meraviglioso meccanismo estremamente complesso ma pur sempre un meccanismo, un super computer come si usa dire oggi

 In questo caso  pero  per quanto complesso esso è pur sempre un meccanismo e pertanto non si vede come esso possa essere soggetto di scelte libere: conseguentemente non si vede nemmeno che senso avrebbe una legge morale : se non vi è scelta libera  non vi è nemmeno una legge morale che si sostanzia appunto nella libertà  della scelta

 La concezione spiritualista invece ritiene che l’uomo non sia solo una macchina meravigliosa ma anche uno spirito un qualcosa di diverso dalla pura materia. In questo modo si giustifica anche la possibilità della scelta e quindi anche la possibilità di una legge morale con il corollario necessario della responsabilità personale

 Apparentemente  può sembrare che attualmente la concezione materialista  dell’uomo sia molto diffusa magari anche maggioritaria: tuttavia se noi osserviamo un pò con maggior attenzione ci accorgiamo che in effetti tutti pensano che l’uomo sia responsabile delle sue azioni, che esiste una morale ( anche se poi è difficile accordarsi sul contenute delle  sue regole), che il male va biasimato  e il bene ammirato. Nella realtà in pratica raramente si portano alle estreme conseguenze le concezioni materialiste della persona umana perchè esse striderebbero troppo con il  comune senso  della realtà.   

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