Pubblicato su www.cattolici.net lunedi 22/8/05 HOME
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DA WOYTILA A COLONIA di: Giovanni De Sio Il fatto che Giovanni Paolo II richiamasse nei suoi viaggi folle enormi quante mai si erano viste nella intera storia dell’umanità è stato interpretata da non pochi sociologi e osservatori come un fatto essenzialmente mediatico legato alla figura del grande papa. Fu osservato che papa Woytila appariva un papa “diverso” per un carisma tutto suo dovuto a tanti fattori diversi e concomitanti: la sua nazionalità polacca dopo secoli di papato tutto italiano, la sua storia personale di uomo che aveva conosciuto le persecuzione prima del nazismo e poi del comunismo, la sua fortissima carica di entusiasmo “giovanile” , la capacità di mostrare fede certa e incrollabile e da ultimo la sua infermità e sofferenza portata con rassegnazione e coraggio. E poi il lungo pontificato, il più lungo della storia ci aveva abituato alla sua figura, l’unica che conoscessero i giovani ed era diventato come uno di famiglia e cosi la sua morte è sembrata a tanti quella di un padre o di un nonno. Nessuno nega il rilievo che avuto nella storia della chiesa la grande figura Giovanni Paolo II , sia ben chiaro ma non possiamo considerare il risveglio religioso soprattutto preso i giovani come un fatto occasionale legato a una personalità sia pur grande e affascinante. una specie di divismo religioso , in altri termini La dimostrazione dell’infondatezza di una tale tesi ci viene mostrata anche visivamente dalle immagini che ci vengono da Colonia. Il papa è un altro, con diversa personalità e diversa storia e diverso carattere: ma le folle e l’entusiasmo dei giovani sono gli stessi . Anche ora vediamo una innumerevole moltitudine di giovani di tutte le nazionalità accogliere festosamente il papa e vivere la loro esperienza di fede in letizia e in serenità Ed è evidente che i motivi del risveglio religioso dei giovani ha radici più profonde e ampie del richiamo di una singola personalità: esse vanno rintracciate innanzi tutto nel crollo di tutte le utopie che hanno provocato tanti disastri nel secolo scorso quanti mai forse nella storia. I nazionalismo esasperati, il nazismo, il comunismo hanno accumulato orrori mai conosciuti: due spaventose guerre mondiali, i lager , la shoah i gulag, gli stermini di massa. In tutta la storia del Cristianesimo non vi sono mai stati tanti martiri della fede come nel secolo scorso. Il principio : “Sanguis martyrum, semen cristianorum” ( il sangue dei martiri è seme dei cristiani) è sempre valido: il cristianesimo pare uscito dalle catacombe soprattutto culturali che il positivismo, l’idealismo, il marxismo avevano creato per affermarsi ancora una volta forza trainante della civiltà. Ma forse sarebbe più vicino al vero dire che il cristianesimo non ha mai smesso di esserlo e che erano invece i mass media non vi hanno dato sufficiente risalto : in fondo l’’800 non è stato solo il secolo del Postivismo ed dell’idealismo ma anche quello di Lourdes come il 900 non è stato solo il secolo degli orrori del nazismo e del comunismo ma anche di padre Kolbe e padre Pio. Per critiche e commenti giovannidesio@libero.it Per approfondimenti: www.giovannidesio.it |