Idea della natura
Giovanni De Sio
Lunedi,11 marzo 2013
La concezione della natura di ispirazione cristiana è un presupposto
della scienza moderna. La concezione della natura che abbiamo noi
moderni e quella di un meccanismo meraviglioso incommensurabilmente
complesso ma pur sempre un meccanismo. Non crediamo che nella natura vi
siano forze vive divine coscienti. Gli astri si muovono senza nessuna
forza occulta, non esistono misteriosi spiriti vitali, nessuna ninfa
guida il corso dei fiumi
Il mondo pagano dell’antichità vedeva invece nella natura divinità che
facevano muovevano gli astri del cielo, le onde del mare , scorrere i
fiumi e crescere le piante
Quando gli orientali parlano di natura bisogna tener conto che, per
essi, la divinità è immanente nella natura le cui leggi quindi non
sono puramente meccaniche ma anche spirituali, finalistiche , insomma
divine Per gli orientali il karma è una legge immanente nell’universo
secondo la quale dopo la morte l’anima si reincarna (o anche va in un
inferno o un paradiso provvisori) secondo le azioni buone o malvage che
ha compiuto ma a differenza di noi occidentali ( cristiani e
mussulmani) non vi è un giudizio di Dio ma una legge immanente
nell’universo
Nell’orizzonte cristiano abbiamo invece una netta esclusione dalla
natura della divinità e quindi la natura non è spirituale ma materiale e
I principi spirituali restano ben distinti da quelli della materia E’
vero tuttavia che fino al Rinascimento permangono idee di una natura
mossa da principi spirituali immanenti Ma si stratta di pensieri
giudicati eretici (Bruno, Campanella) perchè implicanti il panteismo
Il fatto che si credeva che fosse possibile a esseri spirituale (angeli o
demoni) di interferire nei processi naturali invece non inficiava il
meccanismo della natura: era solo una eccezione alle regole della
natura Anche il finalismo proprio della scienza medioevale era
considerato come opera di Dio creatore e provvidenza e quindi escludeva
ogni animismo o spiritualismo della natura
In tal modo i filosofi del 600 che teorizzarono la scienza moderna
trovarono nella concezione chiaramente dualistica del cristianesimo la
base culturale fondamentale
La scienza moderna ( galileana) nasce dalla rottura sia con la
tradizione Aristotelica che con il naturalismo rinascimentale, non è
un suo sviluppo: il suo presupposto è la concezione non spirituale
della natura
E’ la visione cristiana che fa da base alla scienza moderna ( da
Galilei) che si basa proprio sull’idea di una natura non spirituale ma
meccanica (cartesianamente: res extensa )
Si tratta di un principio logico non di un fatto storico : non si
tratta di vedere quindi se in questo o in quell’altro caso il
cristianesimo sia entrato o meno in conflitto con la scienza
Galilei può essere stato anche condannato dalle autorità ecclesiastiche
del momento ma questo non esclude che la sua visione non animistica
della natura derivi dal cristianesimo
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