Donne e religioni
Giovanni De Sio
Lunedi, 5 novembre 2012
In tutte le civiltà e quindi in tutte le religioni esiste una gerarchia
uomo- donna che è apparsa naturale e indiscutibile fino al secolo
scorso. Ma fra le religioni solo nel cristianesimo uomo e donna sono
uguali di fronte a Dio e la santità appartiene ad ambedue i sessi e in
nessuna religione le donne hanno svolto un ruolo tanto ampio come nel
cristianesimo
Ancora nel Vecchio Testamento il ruolo della donna è chiaramente
inferiore anche se non mancano importanti figure di donne ma nel Nuovo
Testamento nei vangeli, proprio all’inizio, vi è il magnificat rivolto a
una donna
Vero è che comunque viene ribadito poi la gerarchia uomo donna, ad esempio in San Paolo
Efesini 5:23-33
il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della
chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. Ora come la chiesa è
sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai
loro mariti in ogni cosa.
Ma subito aggiunge
Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha
dato sé stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata
lavandola con l'acqua della parola per farla comparire davanti a sé,
gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e
irreprensibile. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro
mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso.
Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura
teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, poiché siamo membra del
suo corpo.
La sottomissione della donna all’uomo non era vista come inferiorità
in un orizzonte spirituale che vedeva la realizzazione di se stessi
nel servire gli altri tanto che il papa si dichiarerà con orgoglio
servus servorum (servo dei servi ). La donna non è proprietà dell’uomo
ma ambedue si fanno grandi nel servire gli altri: se la donna serve l’
uomo è una occasione di santità
Nell’islam il paradiso consiste nell’ avere molte uri ( donne schiave
) , nel buddismo l’”illuminazione” non può essere discendere su una
donna, nell’induismo una donna non ha ragione di esistere senza un uomo
che se ne serva tanto che c’era il sati, l’uso di salire sul rogo del
marito. In generale le altre religioni sono un fatto da uomini, le
donne hanno un ruolo irrilevante, reincarnarsi in una donna puo essere
una punizione di una colpa
Ci sarebbe allora da esaminare se il posto della donna
incommensurabilmente più elevato nella nostra società moderna rispetto
alle altre dipenda dall’influsso del cristianesimo sulla società
Non si puo dire quale sarebbe stata la condizione della donna ORA se
non ci fosse stato il cristianesimo La storia non si fa con i “se” e con
i “ma” :si colgono, invece, i rapporti causali fra gli avvenimenti
Possiamo dire allora che la piena umanizzazione della donna fatta dal
cristianesimo è stata la premessa dell’evoluzione moderna
E’ vero comunque che gli scrittori cristiani erano alquanto misogini :
ma bisogna tener presente che erano persone celibi che dovevano lottare
contro la tentazioni sessuali rappresentate dalle donne: erano il
pericolo da cui fuggire. S. Agostino prima della conversione non poteva
fare a meno di avere una donna e dopo la conversione confessa che
quella tentazione era ancora la maggiore
Per altro noi crediamo che ORA ( non secoli fa) siano ingiustificate
certe limitazioni alle donne nell’abito della responsabilità della
Chiesa di cui costituiscono tanta parte
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