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Problemi e società

Spiritualità oriental

Giovanni De Sio

Lunedi,7 maggio 2012
Una moda molto comune è quella di identificare l’Oriente con la spiritualità e l’Occidente con l’attività pratica economica .Una tale distinzione non ci sembra corretta: potrebbe magari più fondatamente riferirsi a periodi diversi della varie civiltà Potremmo dire che la modernità sia dominata dall’economia mentre nel passato vi era una maggiore spazio per la meditazione
I monaci non si trovano solo nel remoto Tibet: nel nostro Occidente, dovunque guardiamo, troviamo innumerevoli conventi e monasteri di cui solo alcuni reggono ancora: ma nel passato vi era un numero veramente imponente di persone che si dedicavano alla vita contemplativa. D’altra parte non ci pare corretto identificare l’Oriente con il Tibet in cui una piccola popolazione di circa 4 milioni di persone si stringe ( o si stringeva) intorno a conventi spasi in un immenso territorio come isole in un oceano Ci sembrerebbe più corretto identificarlo con megalopoli come Shangai, Pechino, Hong Kong dove si affollano masse sterminata di persone con una ossessione del lavoro, del profitto una mancanza di ideologia e spiritualità molto , molto più spinta a quella che troviamo in Italia
Io direi che la differenza è fra modernità e passato non fra Oriente e Occidente, tutte e due ormai intente al profitto in modo ossessivo.
Un tempo i migliori intelletti cercavano posto in qualche convento per meditare ,ora cercano una qualche holding per diventare manager: è un fatto storico al quale possiamo dare spiegazioni diverse ma poco hanno a che fare con la diversità di indole delle popolazioni o con le differenze culturali che tendono ormai tutti ad appiattirsi in conseguenza della globalizzazione che, prima di essere delle merci, è anche dei valori
Non occorre certamente andare nel remoto Tibet per ritrovare la spiritualità, la meditazione i valori, la ricerca della interiorità: a qualche chilometro dalla nostra casa vi sarà certamente un luogo di culto, un convento antico, ricchissimi di tutte questi valori
Soprattutto in essi possiamo entrare facilmente in comunione spirituale perche condividiamo la stessa cultura
Spesso non ce ne rendiamo conto ma le religioni orientali pur usando termini simili ai nostri ( più precisamente: le cui traduzioni sono simili) in realtà indicano concetti diversi .in un orizzonte culturale diverso
Esemplificando : per noi Occidentali essere religioso significa ammettere un Dio creatore ma le religioni orientali invece non distinguono Dio e universo (panteismo) e alcune, come il Buddismo, in pratica, non danno importanza all’idea di Dio Noi pensiamo che l’anima sia individuale che si viva cioè una e una sola volta sulla terra, in Oriente è generale l’idea della reincarnazione continua di tutte le anime anche negli animali
Per noi la natura è un tutto meccanico mentre per gli Orientali essa è invece animata spiritualmente per cui le leggi naturali comprendono anche quelle che noi diremmo eminentemente metafisiche Principi simili sono presenti anche nella nostra tradizione in epoche diverse perchè le soluzioni che si possono dare ai problemi essenziali dell’uomo sono limitate (spesso solo due) anche se poi si articolano in infiniti gradazioni e combinazioni : le soluzioni trovate in Oriente si ritrovano anche in Occidente, anche se prevalgono magari in epoche diverse La difficolta sta nel fatto che dobbiamo tener presente il quadro generale nel quale sono inserite L’idea che possiamo trovare la spiritualità solo in strane e generalmente incomprese dottrine orientali ci pare una illusione priva di fondamento
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