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Problemi e società

Un moderno guidrigildo

Giovanni De Sio

Lunedi,6 marzo 2012
Gli avvenimenti del naufragio della Costa Concordia hanno messo in evidenza di fronte alla opinione pubblica il problema dei danni morali ed esistenziali che nella giurisprudenza moderna ha assunto sempre più spazio e importanza
Se per effetti di un reato si generano anche danni economici è ovvio che il colpevole debba poi risponderne e quindi, oltre alla condanna penale, deve anche rifondere i danni
Quindi se si uccide un padre di famiglia che con il proprio lavoro guadagnava di che mantenere la propria famiglia, bisognerebbe che il colpevole sia condannato, oltre che alla pena personale, anche a versare alla famiglia della vittima anche il reddito che ha perduto
Tuttavia cosa succede se invece a essere ucciso è stato un bambino che non portava reddito ma anzi solo spese? In questo caso non ci sarebbe un danno patrimoniale: tuttavia c’è un danno ( e che danno!) dal punto di vista morale e esistenziale. Quanto vale dal punto di vista monetario un figlio per i genitori? Ma è possibile monetizzare un danno del genere? La giurisprudenza dice di si e sarà il giudice a stabilire il corrispettivo. Cosi i passeggeri della Costa Concordia che non hanno avuto nessun danno alla salute nel naufragio possono ottener non solo un risarcimento per i bagagli e la vacanza persa ma anche per il danno morale e/o esistenziale. Quanto vale lo stress di una notte terribile di paura: la Costa ha offerto 15.000 euro ma pare che la somma non sia ritenuta congrua da molti che andranno in giudizio. In un caso di stupro di qualche mese fa la vittima ha chiesto per risarcimento per danno morale la notevole somma di 450.000
Ma si può anche temere a un certo punto che un precedente del genere possa incoraggiare ragazze “disinvolte” a simulare o a incoraggiare violenze: la somma di 450.000 euro è molto di più di quanto una famiglia media possa risparmiare nel corso di una intera vita. Un tempo le ragazze tentavano il “colpo grosso” per farsi sposare: con la crisi del matrimonio potrebbero ripiegare su una bella somma senza il problema di dover poi dividere la propria vita con una persona non propriamente amata Senza entrare nel merito giuridico questa prassi lascia non poche perplessità: non si vede, in verità, come il danaro possa risarcire una violenza carnale,un omicidio o semplicemente un momento di paura
A noi sembra che in qualche modo si torni all’antico guidrigildo: nell’editto di Rotari, re dei longobardi nel secolo VII. si stabiliva una somma per ogni reato (guidrigildo) contro la persone come indennizzo
Ci pare che, data la difficoltà concreta che i rei possano effettivamente scontare le pene che sarebbero commisurate al reato fra cavilli e contro cavilli, amnistie e affollamento di carcere, tutti i procedimenti si focalizzino proprio sulla somma, sul guidrigildo direi, che il colpevole e chi per esso debba corrispondere alla vittima.
E’ ben difficile che poi il comandante Schettino sconti veramente la pena che si ipotizza per lui cosi come nelle esperienze concrete gli stupratori la prigione la vedono solo di passaggio. Che resta allora? Il guidrigildo e chi è più ricco o semplicemente assicurato può contare su una maggiore impunità perche non dovrà nemmeno far fronte alla parte civile dei familiari della vittima.
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