Crisi etica
Giovanni De Sio
Sabato, 4 febbraio 2012
E’ idea comune e corrente che la società moderna sia in crisi etica ma che significa esattamente?
Il mondo è sempre in crisi perche cambia sempre e ogni cambiamento è una
crisi. Infatti autori che parlano della crisi della propria epoca ci
sono in tutte le epoche. Per citare qualcuno fra i più noti : nell’800:
Leopardi: il secolo di fango; nel Medio Evo ;Dante, presso i romani:
Cicerone : o tempora o mores, presso i greci la grande filosofia nasce
proprio dal tentativo di Platone di affrontare la crisi della polis
Per la nostra società specificatamente si ritiene che abbia fatto grandi
progressi sul piano economico e materiale ma non sul piano etico e
spirituale, che ha perso” i veri valori” e che globalmenteè
peggiortata come “qualità di vita” come si usa dire
Ora certamente si sono perduti alcuni valori ( o quelli che un tempo
erano considerati valori). Ma non si possono dimenticare gli enormi
progressi che si sono fatti sul piano dei diritti umani, della liberta,
della democrazia, dell’emancipazione della donna, della diffusione della
cultura, delle cure per handicappati, della umanizzazione delle
pene: l’elenco sarebbe infinito. Quando noi vediamo altre società (come
quelle dei paesi arabi) in realtà noi vediamo noi stessi in un passato
non troppo lontano. Questo non significa che siamo migliori degli altri
ma che abbiamo comunque degli istituti e dei principi eticamente
apprezzabili che prima non esistevano: la condizione necessaria ma non
sufficiente per la loro realizzazione effettiva è stato lo sviluppo
economico
Al tempo del nazismo e dintorni ci fu tutta” una letteratura della
crisi” (favorita anche dal clima dell’esistenzialismo) In seguito nel
marxismo (anche 68 e dintorni ) si faceva un quadro fosco del mondo
moderno (la famosa alienazione di sessantottesca memoria): si
riconosceva il grande progresso economico rispetto all’età precedente ma
il confronto era con il”paradiso in terra” che avrebbe portato la
Rivoluzione prossima e inevitabile: ma poi , constatato che essa aveva
portato invece un”inferno in terra” , l’ idea perse consistenza
Il termine di paragone è essenziale: perche se esso è un modello ideale
allora certamente il giudizio sulla nostra società ( e su qualunque
altra) sarà negativo: se il confronto invece è con quelle del passato
(pre industriale) ) allora le risposte possono essere diverse
Seria e fondata invece è la critica dei movimenti religiosi:
effettivamente nella società moderna, in Occidente come in Cina si è
ridotta solo a un 20% il numero dei praticanti. Se valutiamo dal punto
di vista religioso e dei valori generalmente da esso correlati, c’è una
crisi e come se c’è: pero andrebbe , a mio parere valutato anche la
effettiva religiosità delle epoche precedenti ma questo sarebbe uni
discorso molto complesso.
In realtà nel mondo pre-moderno il cristianesimo (e la religione in
generale) era elemento fondante di una qualunque comunità sociale.
Dichiararsi non credente significava porsi al di fuori della comunità : i
non cristiani , come gli ebrei, erano infatti considerati stranieri,
componenti di una’altra comunità. Partecipare alle funzioni religiose
era considerato praticamene un dovere sociale. Ma in realtà i
partecipanti erano poi effettivamente credenti? Difficile distinguere il
fedele convinto dal semplice praticante. In effetti se noi guardiamo
alla condotta delle persone, agli usi effettivi politici e sociali non
possiamo poi affermare che si trattasse di comunità veramente seguace
dei precetti evangelici. Avidità, egoismo, violenze e ingiustizia non
erano poi minori che nella nostra età. Il problema è sempre il temine di
paragone: quelli che veramente seguono i precetti evangelici sono
sempre stati una minoranza: anche nel religiosissimo 1200 Francesco
apparve come una eccezione, un giullare di Dio.
Chiarito tutto ciò, pero, in concreto vi è certamente una crisi
della nostra civiltà che spicca : quella della famiglia. Essa non
risulta dal paragone con modelli ideali o mitici ma da quello realistico
non solo con il nostro passato ma anche con il presente di altre
parti del mondo. E venuto meno il valore fondamentale della solidarietà
familiare ed al suo posto è subentrato quello del semplice
appagamento dei nostri desideri e pulsione: cioè dell’egoismo
individuale. Il fenomeno è evidente soprattutto negli USA e molto più
contenuto da noi: ma si dice ch quello che oggi avviene in America
avverà fra qualche anno anche in Italia . Nel mondo islamico indiano e cinese invece la famiglia conserva ancor il suo posto fondante nella vita di tutti i giorni
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