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Problemi e società

Habemus papam

Giovanni De Sio

Giovedi, 21 aprile 2011
Il film di Moretti “Habemus papam” ha sollevato un grande clamore mediatico e il film, di conseguenza ha avuto anche un buon successo di pubblico oltre a quello della critica generalmente molto favorevole. Non vogliamo pero qui discutere dei suoi veri o presunti meriti artistici ma della reazione del mondo cattolico . Questa si è notevolmente differenziata: per alcuni il regista ha trattato il tema con un certo affetto, partecipazione umana, senza mai mettere in dubbio l'onestà e la forza della fede, non indulge ai torbidi intrighi tipici di certe pellicole del genere. Altri invece hanno contestato aspramente il film considerandolo offensivo del papa e della Chiesa: è stato proposto un boicottaggio della pellicola, altri ancora hanno presentato addirittura una denuncia alla magistratura per vilipendio della religione
Non crediamo che il boicottaggio abbia altro effetto che aumentare il numero degli spettatori e la denunzia penale, a parte l’infondatezza giuridica, non ci pare la strada migliore per contestare delle opinioni espresse per altro senza toni polemici.
A noi pare che Moretti non abbia intenzione di essere polemico, di ridicolizzare, addirittura di essere blasfemo come avvenuto in tante altre pellicole. Ci sembra invece che Moretti non tanto mistifichi consciamente la realtà della Chiesa ma non la comprende proprio per limiti culturali e ideologici. Crediamo che la sua meraviglia per le critiche di ambienti cattolici sia genuina: ma come, sembra dire, io tratto con commossa umanità, con simpatia anche, il dramma personale di un sincero credente che si sente inadeguato alla somma carica a cui è chiamato; e non hanno d’altra parte detto i pontefici stessi,appena eletti di sentirsi inadeguati. ma insomma che vogliono questi cattolici? Il problema è che non viene compresa la realtà della Chiesa ?
Il film si apre con le immagini suggestive dei funerali di Giovanni Paolo II con il vento che sfoglia il libro sulla bara del grande papa nella commozione del mondo. Poi appaiono i cardinali in conclave: ma sono presentati come dei vecchi bambinoni, ingenui e sempliciotti e soprattutto ignari del tutto dei problemi del mondo. Ma non si diventa cardinale a caso, non si è eletti sull’onda del successo mediatico, come avviene a volte in politica o in cinematografia: i cardinali non sono dei dilettanti allo sbaraglio come quelli presentati nel film. Fra la massa dei cattolici esce il piccolo numero dei sacerdoti che diventano tali per vocazione (impegno, convinzione) e preparazione. Fra di essi alcuni fanno carriera ( brutto il termine ma rende l’idea), pochissimi fra di essi alla fine, dopo aver dato prova per una vita intera, entrano nel Sacro Collegio. Si parte da un miliardo di cattolici per giungere a un centinaio di cardinali: uomini quindi sperimentati per cultura capacità impegno e pietà. Non è certo un sistema democratico ma il risultato è che abbiamo una assembla di persone che hanno superato la più difficile selezione del mondo.. La critica rivolta ai cardinali magari è stata quella di essere troppo esperti del mondo reale mentre si desidererebbe persone che aderissero allo spirito cristiano in modo più immediato e semplice. Siffatti uomini al loro interno cercano di trovare la persona più adatta a ricoprire il ruolo del papa Il neoeletto non sarà certamente un nevrotico un incapace,uno che fugge dal suo compito. E’ vero che i neo eletti si dichiarano indegni della carica : ma si tratta della umiltà cristiana secondo la quale l’uomo ha sempre bisogno dell’ aiuto di Dio e certamente un papa ci conta , come potrebbe fare diversamente. Un papa bisognoso di uno psicanalista, un collegio cardinalizio che gioca a palla a volo non è tanto blasfemo quanto semplicemente fuori dalla realtà. Il film di Moretti quindi si inquadra in quel filone per altro molto redditizio, del Sacro Cral, dei vangeli apocrifi , delle Marie presentate come se fossero spigliate teen agers moderne,dei San Giuseppe contestatori, delle Maddalene sostenitrici del libero amore Un insieme di sciocchezze, di assurdità,di assoluta mancanza di senso storico presentate pero come una rivisitazione moderna e umana del cristianesimo.
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