Donne da marciapiede
Giovanni De Sio
Martedi.12 aprile 2011
Nella manifestazione “se non ora, quando”, alto e forte fu soprattutto
il discorso della suora missionaria che ha ricordato il dramma delle
tante ragazze venute dall’est e dal sud con il sogno di un avvenire
migliore e costrette invece a battere il marciapiede nella sostanziale
indifferenza di autorità e cittadini che nulla fanno per arginare e
combatter un tale fenomeno
Solo alcune organizzazioni caritative prendono in carica il problema e
cercano come possono di aiutare le sventurate donne: tuttavia è
oggettivamente difficile uscire da un certo mondo una volta che si è
entrati data la assenza generale di leggi e ordinamenti giuridici
appositi e efficaci, In realtà quello che è proibito dalle leggi non è
la prostituzione in se ma semplicemente il favoreggiamento e
sfruttamento della prostituzione. Ma se si ammette la prima. per altro
senza nessuna regolamentazione. è praticamente quasi impossibile
combattere le seconde. Siamo sullo stesso piano dello spaccio di droga:
drogarsi non è reato ma per farlo occorre che la droga qualcuno la
fornisca: si da cosi origine a una holding che ha disposizione grandi
mezzi finanziari. Allora occorrerebbe sancire un principio generale:
che la prostituzione è un reato di per se: non solo per chi si offre ma
anche per i clienti. Sarebbe questa l’unica arma che potrebbe
effettivamente combatterebbe la prostituzione perchè essa si manifesta
sempre a livello più o meno pubblico e quindi facile ad individuare
Purtroppo le uniche iniziative prese anche contro i clienti hanno
trovato forte resistenze e non sono supportate dalle leggi: finiscono
con l’essere considerate reato le stesse iniziative invece che la
prostituzione. I provvedimento presi da alcune amministrazioni di
fotografare i clienti, di inviare ad essi una multa in modo aperto sono
considerate lesive della privacy, illegali, contrastati duramente
D’altra parte le poche iniziative prese non sono state finalizzate a
tutelare le vittime dello sfruttamento ma semplicemente al decoro delle
strade : in particolare a non deprezzare gli immobili delle vicinanze
che pure comunque è un interesse da tutelare legittimamente.
Pare insomma che il dramma delle ragazze ridotte a una vera e propria
schiavitù non importi niente a nessuno a meno che non disturbi il nostro
quieto vita quotidiano e il prezzo degli immobili
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