Ministro assassinato
Giovanni De Sio
Profilo di Shahbaz Bhatti, il ministro pakistano assassinato
Lunedi,7 marzo 2011
Si leggono, si raccolgono, si commentano gli assassini di cristiani e
non cristiani dalle lontane contrade dell’islam, in Pakistan e altrove:
sono solo nomi e numeri ma quando invece si conosce personalmente e
direttamente una delle vittime , quando si è parlato con lui e
festeggiato il suo compleanno tutti insieme convivialmente, allora si
realizza veramente la barbarie delle lotte religiose dei nostri tempi
E’ questo il caso per me dell’ assassinio di Shahbaz Bhatti ministro
pakistano delle minoranze, di fede cristiana, ucciso barbaramente da
talebani il 2 marzo 2011
Il ministro si era opposto alla legge sulla blasfemia di cui abbiamo
scritto altre volte e richiesto la grazia per Asia Bibi la donna
cristiana condannata a morte per una presunta blasfemia : una raffica
di mitra ha spento la sua voce cosi come era avvenuto pochi mesi prima
per il governatore del Punjab, Salman Taseer, che si era opposto
parimenti a quella legge.
Shahbaz Bhatti, cattolico difensore dei deboli e degli emarginati era
ministro per le minoranze, veniva da una famiglia cattolica
profondamente impegnata per la giustizia.
Era nato nel 1968, in una famiglia cristiana originaria del villaggio
di Kushpur. Suo padre Jacob, ha servito a lungo nell’esercito; poi si è
impegnato nel campo dell’istruzione, ha insegnato a lungo ed è stato
presidente del consiglio delle Chiese di Kushpur: è morto nel gennaio
2011. poco dopo la notizia dell’assassinio del governatore del Punjab,
Salman Taseer,
Shahbaz Bhatti dopo aver completato i suoi studi ha intrapreso la
carriera politica nel Pakistan People's Party, la formazione politica
riformatrice del paese. Molto rapidamente si è imposto all’attenzione
dei quadri dirigenti del partito, e in particolare di Benazir Bhutto,
con cui ha lavorato a stretto contatto fino al momento dell’assassinio
della leader carismatica pakistana . Shahbaz era sul convoglio insieme
alla Bhutto al momento dell’attentato e riportò solo ferite leggere.
Bhatti ha sempre avuto un’attenzione particolare per la situazione dei
settori del Paese più discriminati. Era presidente dell'Apma (All
Pakistan Minorities Alliance). un'organizzazione rappresentativa delle
comunità emarginate e delle minoranze religiose del Pakistan, che opera
su vari fronti in sostegno dei bisognosi, dei poveri, dei perseguitati.
Del motivo del suo impegno egli dice semplicemente: “Voglio solo un
posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie
azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo”.
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