L’uomo nel universo

Giovanni De Sio

Lunedi,20 dicembre 2010
Comune convinzione moderna è che l’uomo sia solo un qualunque essere che si trova su un qualunque pianeta di un qualunque stella: in pratica una manifestazione del tutto insignificante della natura e dell’universo: le eventuali pretese di essere un qualcosa di speciale o magari il centro dell’universo appare quindi una pretesa assurda frutto di smisurata superbia e soprattutto di ignoranza
Ma che l’uomo sia una creatura del tutto insignificante non è poi tanto scontata: andrebbe attentamente esaminata
Per migliaia di anni , in Oriente e in Occidente e dappertutto l’uomo ha creduto di esser il centro del creato , immagine vivente di Dio, un attimo di eternità prima la scienza moderna occidentale lo indicasse come un essere insignificante su un astro significante , in un tempo assolutamente insignificante: insomma un “nulla”
Tuttavia c’è una cosa che non torna: tutto questo solo l’uomo può capirlo e concepirlo:perchè solo questo “nulla” pensa e conosce :ed è unico ( a parte eventuali extraterrestri) fra miliardi di stelle, infinite generazioni di meravigliosi esseri viventi succedutosi in tempi infiniti e inimmaginabili Questo significa che miliardi di anni sono passati senza che nessuno li conoscesse e che solo da poche migliaia di anni, un tempo inconcepibilmente breve, un piccolo essere di un piccolo insignificante pianeta di un insignificante sistema solare ha avuto la capacità di conoscere
Ma è mai possibile una cosa del genere? Non è forse questo fatto qualcosa di inconcepibile? Allora viene la domanda: ma veramente l’uomo è un insignificante particella dell’Universo, uno scherzo incredibile del caso ? Chi siamo realmente noi?
Che l’universo sia meraviglioso solo l’uomo lo può capire E allora possiamo considerare “ insignificante” l’unico essere che può comprendere l’ infinito universo ? O forse l’ infinito universo sarebbe un nulla senza che qualcuno lo comprendesse
La domanda da porsi è allora: perché solo gli uomini sanno e sanno di sapere

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