Superbia sociale Giovanni
De Sio Lunedì,
28 giugno 2010
nostra età c’è la superbia del successo e del danaro e il relativo
disprezzo per quelli che sono poveri. Se è vero che ci sono provvidenze
per i bisognosi come mai ce ne furono nella storia umana e un numero
veramente imponente di volontari che se ne fanno carico, pero è anche
comune credenza che il povero sia anche un colpevole. In fondo si
ragiona cosi: se qualcuno è povero nella nostra società aperta vuol dire
che non si è impegnato nella vita o meglio perchè i suoi vizi non
glielo hanno permesso : la droga,l’alcolismo spesso anche i fallimenti
familiari. Un tempo invece il povero era una condizione non associata
al vizio o alla colpa. Anzi la povertà di per se poteva essere vista
come condizione spiritualmente privilegiata: una Chiesa povera era una
aspirazioni cristiana generalizzata e gli ordini mendicanti quelli più
prestigiosi. Invece, memori dell’evangelico “guai a voi o ricchi” era
la ricchezza o il successo terreno ed essere visto con molto sospetto:
un ostacolo alla virtù dalla quale era sempre preferibile sbarazzarsi
Nel mondo moderno effettivamente le origini delle nuove povertà talvolta
sono rintracciabili proprio in un disordine morale ma anche certamente
la equazione pura e semplice “povertà = colpa” è esagerata, non
rispondente al vero. La società non è poi tanto mobile come si può
credere, la disparità dei punti di partenza fortissima. le difficoltà
oggettive della vita tante e imprevedibili e anche il semplice fattore
fortuna può piegare tanti insuccessi e tante povertà
Ma nel passato c’era tanta più superbia legata alla nascita e al
ceto sociale di origine: la superbia dei ceti alti, medi e piccoli medi
era fortissima. Ora invece tutti si fanno un vanto di avere origini
contadine o umili : a volte sembra che debba chiedere quasi scuse chi
non ha tali origini. Un tempo la superbia delle classi sociali
impediva di avere matrimoni fra famiglie di diversi ceti mentre ora
nessun bada all’origine familiare nella scelta del coniuge.
La superbia sociale ha solo cambiato aspetto e sinceramente mi pare
anche molto in meglio.
Io poi non credo che la nostra epoca sia peggiore e nemmeno migliore dal
punto di vista degli ideali , della morale d quelle che la hanno
precedute. Il problema è che i vizi e le virtù assumono forme e
significati diversi a secondo dei contesti storici
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