Sanità e immigrati Giovanni
De Sio Lunedi,26
aprile 2010
E’accaduto, a Cernusco, periferia di Milano. che una bambina nigeriana
di poco più di un anno sia morta in ospedale: denuncia il padre che il
personale sanitario non si sarebbe preso cura immediatamente e
sollecitamente di essa perche non in regola con il libretto sanitario.
Non sappiamo in verità se le cose si siano svolte effettivamente come
il padre, comprensibilmente e profondamente scosso, ritiene: forse
sarebbe accaduto lo stesso anche se si fosse trattato di una bimba
italiana doc, un episodio di ordinario malasanità o forse ancora più
semplicemente della imprevedibilità di certi decorsi clinici. Ma al di
del caso particolare che non vogliamo discutere resta però il grave
problema della limitazione delle cure mediche agli immigrati non in
regola coi documenti. Essi non possono godere dell’assistenza
sanitaria ordinaria cioè del medico di base e della gratuità dei farmaci
indispensabili, di prima fascia Possono invece essere curati per
motivi di urgenza presso le strutture pubbliche passando in sostanza per
il Pronto Soccorso: tuttavia corrono anche il rischio che siano
individuati come clandestini.
Se da una parte bisogna pure riconoscere che il nostro paese già in
preda a una grave crisi finanziaria e soprattutto occupazionale deve
pure contingentare l’ingresso di immigrati con riferimento alla loro
effettiva possibilità di trovare lavoro dignitoso e regolare
Tuttavia nella realtà effettiva gli immigrati irregolari ci sono, vivono
in mezzo a noi a volte da molti anni, da decenni qualche volta, e non
possiamo fingere che non ci siano semplicemente perche legalmente non
“dovrebbero” esserci. Non possiamo allora negare cure mediche propri ad
essi che sono fra i più poveri e i più bisognosi. Anche se non possono
essere iscritti regolarmente al Servizio Sanitario Nazionale bisogna
pure in qualche modo occuparsi della loro salute. Va notato che poi
l’aggravio delle spese è oltremodo modesto: si tratta, infatti, di
persone giovani quindi raramente bisognosi di cure che in massima parte
riguardano poi i parti e i bambini piccoli che saranno poi i nuovi
italiani del domani anche perchè il decremento demografico degli
italiani è preoccupante . Si può anche pensare che alcune malattie
potrebbero poi essere trasmesse alla popolazione italiana DOC : si pensi
se i bambini degli immigrati non fossero regolarmente vaccinati.
Ma a prescindere da questi rilievi finanziari e pratici non è nè umano
nè tanto meno cristiano rendere la loro vita più difficile, “essere
cattivi”. come infelicemente si espresse un ministro, nella speranza
che essi decidano di andare via: non lo faranno comunque, anche perche
spesso non hanno un posto dove tornare perché hanno impiegato tutte le
loro risorse per venire in Occidente. Noi dobbiamo restare sempre un
paese civile che ha il fondamento della propria cultura nel messaggio
cristiano: e come è scritto nei vangeli
“fui ammalato e mi visitaste. allora anche questi gli risponderanno,
dicendo: "Signore, quando mai ti abbiamo visto ammalato e siamo venuti a
trovarti? Allora risponderà loro: "In verità vi dico che quando l'avete
fatto a uno di questi minimi, l'avete fatto a me"
E gli extracomunitari di qualunque colore, cultura e religione
sono sempre l’immagine del Cristo
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