Vecchi e tristi Giovanni
De Sio Lunedi,
22 marzo 2010
In Italia il tasso di natalità è molto basso il più basso del mondo o
almeno uno dei più bassi. Le conseguenze prevedibili sono evidenti: la
più impellente è che nel rovesciamento della cosi detta scala delle
età, sarà difficile che le giovani generazioni possano farsi carico
delle pensioni di una massa sempre maggiore di anziani .
Ma questo è solo un aspetto particolare: in effetti se la popolazione
invecchia abbiamo un declino generale della nazione che diventa una
nazione vecchia e triste come gli italiani furono definiti.
Ed è del tutto improponibile l’idea che lo squilibrio della scala delle
età possa poi essere corretta con gli immigrati
Il problema da porsi è perchè il nostro tasso di natalità sia cosi
basso. Non si può pensare che a un certo momento gli italiani,
soprattutto le italiane, abbiamo smesso di amare i bambini. Certo le
condizioni generali della società moderna sono molto meno favorevoli
alla natalità. È un fatto facilmente riscontrabile in tutte le società
moderne ma altrove il tasso di natalità ( o se si preferisce di
denatalità) viene mantenuto in limiti accettabili
E’ chiaro che le cause del declino sono di carattere economico sociale.
Manca in Italia una politica efficace di appoggio alla famiglia: le
ristrettezze economiche, le esigenze sempre crescenti spingono, in
mancanza di aiuti concreti, le coppie italiane ad avere sempre meno
figli e e sempre più tardi.
La Francia è stata storicamente la prima nazione a praticare il
controllo delle nascite fin dai secoli scorsi. Attualmente però la
Francia ha preso coscienza del problema e con una accorta politica
economica e sociale ha riportato l’indice di natalità a livelli,
diciamo, accettabili
In Francia infatti sono previsti molti aiuti efficaci e concreti in
occasione della nascita di bambini. Ci sono indennità, assegni familiari
e agevolazioni fiscali di ogni genere. Importante è che essi:non siano
ancorate a livelli di reddito bassi come avviene in Italia: riservare
le provvidenze solo a quelle famiglie che si trovano appena appena al
livello di sopravvivenza è inefficace: le provvidenze certo non possono
bastare mentre le coppie che si trovano a un livello appena un pò più
elevato finirebbero che il cadere al livello della sopravvivenza con la
nascita di figli: quindi comprensibilmente se ne astengono.
Molto efficace in Francia è anche le misure per i bambini in età
prescolare con la istituzione di baby sitter del vicinato: donne cioè
in genere mature ed esperte che, in cambio di un salario statale, si
prendono cura dei bambini dei vicini a casa propria quando le loro madri
sono impegnate: una alterativa efficace ai nidi di infanzia che non
sempre offrono la garanzia di rapporto diretto e personale: una figura
di una “madre di giorno” ( tagemutter, si dice in tedesco) Naturalmente
non è che si può convincere una coppia ad avere figli promettendo loro
qualche compenso monetario se non vogliono se non se la sentono. Ma in
genere le coppie naturalmente secondo la legge fondamentale della vita
intendono avere dei piccoli, grande e universale gioia di ogni famiglia
senza la quale la famiglia stessa in effetti non esiste pienamente
Bisogna semplicemente spianare una strada che appare troppo difficile e
lo stato ha il dovere etico, prima ancora che la convenienza sociale,
a farlo:
Ma purtroppo tutti in Italia parlano della famiglia, siamo conosciuti
all’estero per eccessivo familismo ma se tutti sono d’accordo
teoricamente ad aiutare la famiglia in realtà veramente e concretamente
non si fa quasi niente di veramente efficace
Forse sarebbe bene mettere l’esigenza in primo piano nelle elezioni di
ogni tipo invece della scandali e dei problemi giudiziari dei
candidati: purtroppo forse e vero che stiamo diventando un popolo
vecchio e triste
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