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Problemi e società

Il terzo sesso

Giovanni De Sio

Lunedì,22 febbraio 2010
Nel passato non c’erano dubbi: la omosessualità era, se non propriamente un vizio, almeno una anormalità quindi da punire o almeno da curare: non c’erano dubbi
Ma modernamente si è imposto invece una visione opposta: gli omosessuali sono assolutamente normali come gli eterosessuali: sono semplicemente in minoranza, è vero, ma hanno diritto come tutte le minoranze a potere esprimere e ad agire secondo i propri principi purchè non facciano male agli altri. Quindi reato grave la pedofilia ma l’omosessualità, almeno fra maggiorenni, è un fatto assolutamente normale che non deve essere discriminato in nessun modo ma accettato completamente e senza riserve . Chi non accetta una tale tesi viene definito omofobico cioè affetto esso stesso da una specie di malattia mentale. Gli anormali insomma non sono gli omosessuali ma chi crede che lo siano degli anormali.
Si paragonano anche gli omosessuali a minoranze etniche o culturali come se fossero ebrei nella Germania nazista o negri nella Virginia del passato Senza volere assolutamente discutere nel suo complesso il problema della omosessualità vediamo quanto fondamento possano aver teorie del genere di quelle esposte
In natura esistono maschi e femmine nella specie umana,come in tutte le specie più evolute. La differenza è data dagli organi della riproduzione ben distinti tali che i maschi hanno la funzione di dare semplicemente il proprio seme ma sono le femmine che possono poi generare. Non esistono in natura quindi individui che hanno ambedue gli organi o organi indifferenziati: non esiste un terzo sesso: o si è maschi o si è femmine anche se vi sono rari casi di malformazioni.
La natura pero non provvede solo ai cosi detti caratteri primari ( gli organi della riproduzione) ma anche ai cosi detti caratteri secondari che costituiscono segnali naturali di identità e attrazione
Tutti gli organi però sarebbero del tutto inefficaci alla riproduzione se non ad essi non si accompagnasse un istinto, che nella specie umana diventa una tendenza psicologica essenziale: i maschi sono attratti sessualmente dalle femmine e viceversa:senza una tale attrazione non vi sarebbe la riproduzione, Conseguentemente non si può dire che la tendenza verso individui dello stesso sesso sia un fatto “normale”:non può che essere un disordine della personalità per cui a una presenza di organi di un sesso si accompagna una attrazione sessuale non funzionale ad essi. Possiamo poi discutere se dipende da fatti fisiologici e psicologici, come essi possano poi combinarsi, ma parlare di “normalità” è del tutto improponibile
Ancora più fuorviante il paragone delle discriminazione razziale; un negro ha caratteri somatici diversi dai bianchi ma si tratta in ambedue i casi di variazioni dell’unico tipo umano: la pelle nera non è affatto un disfunzione ma un adattamento a diverse condizioni esattamente normale come la pelle bianca e a nessuno verrebbe in mente che si possa “curare” Ora, senza dare nessun giudizio sulla complessa questione della omosessualità, ci pare del tutto irragionevole escludere a priori che si possa intervenire in queste situazioni con interventi psicologici o medici Di fronte alla sterilità o anche semplicemente alla impotenza o alla frigidità cerchiamo la causa ed eventualmente la cura. Ma se n maschio o una femmina ( non esiste il terzo sesso) non volge la funzione che gli è propria perche ha una attrazione diversa da quella prevista chiaramente dalla natura: perche un soggetto del genere non può essere in qualche modo aiutato a ritrovare la propria funzionalità? Non è questo un pregiudizio infondato?
D’altra parte anche se si grida che uno omosessuale è uguale a tutti gli altri egli non ha la più importante e naturale aspirazione umana: quella di perpetuare la propria vita attraverso quella dei propri i figli, la maggiore e più importante aspirazione umana

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