Intervento ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI : gennaio 2010 Home
MARX: SCIENZA E SCIENTISMO
Giovanni De Sio Cesari
Marx qualificò il suo pensiero come scientifico in opposizione a quello degli innumerevoli socialismi del suo tempo che, a suo giudizio, invece sarebbe stati invece utopistici
I termini però “scientifico” aveva in Marx, in accordo con il suo tempo, un significato diverso da quello ch noi comunemente attribuiamo ad esso nel nostro tempo. La sua assunzione non critica porta a fraintendimenti: non intendiamo in questa sede entrare nel merito della giustezza o meno dell’affermazione di marx ma semplicemente chiarire cosa egli intendesse effettivamente dire.
Marx usava il termine “scientifico” per indicare quello che noi modernamente intendiamo per “scientista”: ma si tratta di una distinzione elaborato nel ‘900, ignota ai tempi di Marx
Galilei aveva affermato che attraverso la scienza (della natura) l'uomo arrivava a verità certe e definitive come quelle che conosce Dio: solo che Dio conosce tutto e immediatamente ma l'uomo solo una parte e attraverso la ricerca: quindi le verità scientifiche sono certe ma particolari e si esclude la possibilità di raggiungere una legge ultima che potesse spiegare ogni cosa che era stato invece il sogno degli alchimisti che cercavano il segreto ultimo della realtà, la panacea, la pietra filosofale
L'idea che la scienza desse la verità,
anche se in campi particolari, si sviluppò con i progressi stessi delle scienze
naturali, in particolare, con la legge di Newton tanto che Kant concludeva che
(solo) la fisica è possibile come scienza intendendo per “fisica” la “scienza
naturale” e “scienza” come conoscenza certa e definitiva: quindi in termini
moderni affermava ”solo la scienza della natura è certa e definitiva “
Nel positivismo l'idea di scienza si allargò ai campi umani fra cui quello
politico. Si pensava di poter trovare una legge fondamentale nel campo
dell'uomo come era stato. nel campo della fisica, quella della gravitazione. In
questo contesto nacque la psicologia scientifica, la pedagogia scientifica. la
sociologia scientifica e anche le dottrine politiche socialiste e liberiste
assunsero il carattere della scientificità
Fra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900
furono teorizzate la relatività particolare e la relatività generale, la
nuova matematica, la nuova fisica: allora apparve chiaro e indubitabile che le
scienze sono caratterizzate proprio dal fatto che le sue leggi sono solo
ipotesi superabili e mai verità definitive. Si riaffermò anche il carattere
sempre parziale delle verità scientifiche che si era già definito con la
scienza galileana ma che il positivismo sembrava volesse superare: si definì
invece “scientismo” l’idea che le verità della scienza fossero certe e
definitive e,soprattutto, globali.
Propriamente lo” scientismo” quindi, si
caratterizza in quanto propone verità ultime e definitive e sopratutto
globali, del "tutto". mentre la scienza propone teorie sempre non definitive e
soprattutto sempre parziali, mai del "tutto"
Ad esempio l'evoluzionismo dal punto di vista scientifico è una teoria non definitiva, si riferisce “solo” all'adattamento delle specie viventi ma dal punto di vista “scientista” invece e' una verità indiscutibile che riguarda il "tutto" " la realtà in tutti i suoi aspetti, la società, la storia la religione l'arte ecc
Le scoperte scientifiche misero in crisi
definitivamente lo scientismo che comunque sopravvive ancora oggi, soprattutto
pero a livello popolare
Passando a Marx: sostenne che il suo socialismo era veramente scientifico ( e non quello degli altri) perche aveva trovato la legge fondamentale nella dialettica materialista: infatti questa si presentava come verità certa e definitiva e soprattutto globale, spiegava tutto: arte, filosofia religione economia e persino le scienze naturali stesse erano subordinate ad essa
Ovviamente Marx non si definì mai “scientista”: non avrebbe mai potuto farlo perche la parola (e soprattutto il concetto) non esisteva al suo tempo: ma il significato che Marx dava alla parola "scientifico" equivale a quello che modernamente diamo alla parola "scientismo "
Questo fatto non deve essere visto come un limite di Marx , come una mancanza di senso critico: anche Galilei e Newton furono scientisti nel senso sopra delineato ma questo non diminuisce il loro genio : si tratta di una acquisizione culturali non ancora presenti nei loro tempi
Nel molto variegato movimento marxista la distinzione fra “scientismo” e “scientifico” fu pure presenta in molti esponenti più moderni: pero il marxismo come movimento politico di massa fu sempre caratterizzato dalla una assoluta certezza “scientifica” (noi diremmo “scientista ”) che tutta la realtà era spiegabile con la legge della dialettica materialista e che lo sbocco della storia sarebbe stato il comunismo