RISPOSTA ALLA LETTERA DEL MULLAH OMAR
Salam aleik ( la pace sia con te) , Mullah Omar
Gira per il web una tua lettera che sotto ti riporto: al leggerla sono sobbalzato sulla sedia, non per le cose che dici, cose d’altronde dette e ridette da anni, non vale nemmeno più la pena di parlarne ancora, ma perchè ho constatato che anche tu hai ceduto alle lusinghe del Grande Satana : mi pare evidente.
Nella tua lettera non c’è una parola, una citazione una riferimento religioso: non è certo proprio di un madhab (maestro) come te. che conosce tutto il Sacro Corano a memoria, che si destreggia fra Hadith (racconti del Profeta) distinguendo fra i deboli e i forti. Io so che tu sei un nemico della mia civiltà, per te libertà, laicismo, democrazia e soprattutto parità dei sessi sono haram ( probito), più precisamente ancora nifaq (ipocrisia) e solo il murtadd (apostata) puo accettarle
Tu hai fatto distruggere gli apparecchi TV, hai vietato gli aquiloni e prescritto che le donne non devono far rumore quando camminano : ma ti comprendo: non ha detto forse il Profeta (SallAllahu 'alayhi waSallam, pace e benedizione di Allah su di lui) : “E (le donne) non battano i piedi così da mostrare gli ornamenti che celano. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare” (Sura XXIV An-Nûr La Luce)
E’ volontà diretta di Allah, che c’e da discutere. Perchè che importa il giudizio umano se Allah, il misericordioso, si è degnato di manifestarci la sua volontà divina? Come giustamente si legge in Al-`Aqida Al-Tahawiy y (professione di fede di Tahawiy): “chiunque non sia soddisfatto dell’accettazione , troverà che il suo desiderio lo allontana da una comprensione pura della vera unità di Allah, da una chiara conoscenza e da una corretta credenza”
Ma ora sento che tu volevi consegnare il tuo fraterno amico ed ospite Osama bin Laden ai suoi nemici: sarai d’accordo che non è un azione degna di Al-islamiyyun (veri mussulmani ) e poi tu un pashtun: che se un nemico che ha ucciso tuo padre viene a chiedere ospitalità, tu dividi con lui il cibo e l’acqua, secondo l’antica e nobile usanza.
E poi che sono questi discorsi di afgano o arabo : sono distinzioni che fanno i kafirum (i miscredenti) : per te l’unica comunità legittima è quella della umma (comunità dei fedeli ) e il modo si divide in dar el islam ( terra dei mussulmani) e dar el harby, (terra della guerra) vi è un unica sharia’ah (via) che devono seguire tutti, non importa se arabi, Pashtun, americani e malesi
Avevo stima, diciamo pure ammirazione per te , un nemico si della mia civiltà , ma un uomo sincero, di fede. Scusa, ma mi hai molto deluso,te lo debbo dire . Mi sembri proprio quello che gli occidentali che nulla sanno dell’Islam si immaginano che sia un mussulmano, una vera caricatura
E poi quel saluto finale cosi banale, un “cordiali saluti”: ma lascia che usi io un bel saluto come si deve per uomini di fede
As salamu alaykum wa Rahmatullahi wa Barakatuh..
(Possa la pace di Dio discendere su di te e la sua misericordia e la benedizione)
Lettera del mullah Omar" letta da Travaglio nel programma di Santoro:
Chi
scrive è il mullah Omar. Ho 44 anni, 4 mogli, vari figli, sono di Kandahar,
dunque non sono arabo: sono afghano. Nella mia vita ho fatto un po' di tutto: il
combattente, il politico, la guida spirituale, di nuovo il combattente. Ho
conosciuto i più grandi eserciti del mondo: a 20 anni combattevo l'Armata rossa
(ci ho rimesso letteralmente un occhio della testa), ora combatto gli Stati
Uniti, gli inglesi e i loro alleati della Nato. Solo che, quando combattevo i
sovietici, a voi occidentali piacevo tanto: le armi ce le passavate voi. Ora,
comprensibilmente, non vi piaccio più. Eppure sono rimasto lo stesso.
Conosco Bin Laden dai tempi dell'invasione sovietica, quando anche lui vi
piaceva parecchio. Ma non abbiamo niente in comune: lui è un arabo, un califfo
saudita pieno di petrodollari. Ci aiutò contro l'Armata rossa e dopo ci diede un
sacco di soldi per costruire strade,ponti, scuole e ospedali. Per questo era
molto amato dagli afghani e quando entrai in Kabul, nel 1996, lo lasciai lì. Ma
nel `98 fu accusato di aver ordito gli attentati alle ambasciate Usa in Kenya e
in Tanzania, e la sua presenza in Afghanistan divenne un problema. Anche perchè
Clinton cominciò a bombardare nel mucchio, nella zona di Khost, pensando che lui
fosse lì: invece morirono centinaia di civili. Tra il mio governo e Clinton ci
fu una trattativa: ma sì, risulta dai documenti del Dipartimento di Stato, anche
gli americani trattavano con i talebani. Avevano il mio numero. Mandai il mio
braccio destro Wakij Ahmed a Washington, a incontrare due volte Clinton: il 28
novembre e il18 dicembre `98. Clinton voleva che ammazzassimo Bin Laden, o
almeno lo espellessimo. Espellerlo non potevamo: era troppo popolare.Offrimmo di
fornire le coordinate del suo nascondiglio, così che gli Usa potessero centrarlo
a colpo sicuro. Purchè la smettessero di bombardarci. Clinton, inspiegabilmente,
rifiutò.
Poi i nostri rapporti peggiorarono ancora, ma non certo per il burka alle donne
o per le tv distrutte o per le statue del Buddha polverizzate: fu perché
rifiutai di affidare la costruzione del mega gasdotto dal Turkmenistan al
Pakistan all'americana Unocal. Gli americani se la legarono al dito, anche
perché nell'Unocal erano impicciati Dick Cheney,
Condoleezza Rice e l'attuale presidente afghano Hamid Karzai. Ora fingete di
scandalizzarvi tanto per l'oppio: ma nel '98 e nel '99 proposi più volte
all'America e all'Onu di bloccare la coltivazione del papavero in cambio del
nostro riconoscimento. Risposero picche. Nel 2000 bloccai unilateralmente la
coltivazione del papavero, tra le proteste di centinaia di migliaia di
contadini: ma il Corano vieta di produrre e consumare droga, e per me il Corano
è una cosa seria. Risultato: il prezzo dell'oppio salì alle stelle. Un danno
terribile per le grandi mafie del narcotraffico mondiale. Sarà un caso, ma meno
di un anno dopo ci avete attaccati. Ora, nell'Afghanistan "liberato" e
"democratico", si produce più oppio di prima: produciamo l'87% dell'oppio
mondiale.
Dopo l'11 settembre gli americani ci han chiesto di nuovo di consegnare Bin
Laden. Abbiamo chiesto le prove del suo coinvolgimento. Non ce le han date. Noi
non abbiamo dato Bin Laden. E ci hanno attaccati. Anche se non c'era un solo
afghano nei commandos delle Torri gemelle, né un solo afghano è stato mai
trovato nelle cellule di Al Qaeda: c'erano sauditi, egiziani, giordani,
tunisini, algerini, marocchini, yemeniti. Non afghani nè iracheni. Eppure avete
invaso proprio l'Iraq e l'Afghanistan. Avete mai pensato di bombardare la
Sicilia per cinque anni per stanare Provenzano? Eppure quello era latitante da
43 anni, Bin Laden solo da un paio. Noi non siamo un popolo di terroristi. Le
prime autobombe sono esplose nel 2006, dopo 5 anni di occupazione. Un po' perché
questi 5 anni hanno sconvolto e imbarbarito le nostre tradizioni. Un po' perché
molti terroristi vengono da fuori. Un po' perché coi russi, almeno, riuscivamo a
fare la guerra: le loro truppe erano sul campo. Con gli americani è impossibile:
li vediamo sfrecciare sui loro B52 a 10 mila metri d'altezza. Un anno fa un
Predator americano, senza pilota né equipaggio, ha bombardato il piccolo
villaggio pachistano di Domadola, al confine con l'Afghanistan, pensando che io
e Al Zawahiri fossimo lì. Ha ucciso 18 civili, tra cui 8 donne e 5 bambini.
Nessun americano, per il semplice motivo che gli americani non c'erano: il
Predator era telecomandato da una base del Nevada, dove il pilota dirigeva le
operazioni via satellite. E' la "guerra asimmetrica", che è a costo zero, almeno
per voi. Non per il nostro popolo.
Badate, non voglio certo fare il santerellino. Io sono un guerriero feroce e
fanatico. Ma leale. Finchè ho avuto il controllo della situazione, non abbiamo
avuto sequestri di persona: una volta che una giornalista inglesepenetrò nel
nostro paese travestita da uomo, fu trattata bene e, accertato che non era una
spia, rilasciata senza contropartite tre giorni dopo. Che mi dite invece dei
vostri agenti che, nella libera Milano, han sequestrato un imam per mandarlo in
Egitto e farlo torturare? Dite che teniamo le nostre donne troppo coperte. Può
darsi. Ma voi esagerate nell'altro senso: possibile che da voi una donna, per
andare in tv, debba mettersi in costume da bagno, magari col crocifisso tra le
tette? Non avete un posto più decente per mettere
il figlio del vostro Dio?E' vero, non riconosco lo Stato laico e la separazione
tra religione e politica. Ma proprio voi venite a dare lezioni? Mi risulta che
anche da voi molti politici prendano ordini da capi religiosi, tra l'altro
residenti in uno Stato straniero.
Ora vi devo salutare. Ma consentitemi di ringraziarvi per il servigio che,
involontariamente, avete reso a me e ai taliban: nel 2001, quando ci avete
cacciati da Kabul, stavamo sulle palle a gran parte degli afghani.Ora che gli
afghani vi hanno conosciuti e han visto all'opera il cosiddetto presidente
democratico Karzai, siamo
diventati popolarissimi. Tant'è che io continuo a girare in bicicletta e in
sidecar. Sulla mia testa c'è una taglia da 50 milioni di dollari, ma nessuno ha
mai pensato di tradirmi per intascarla. Vi lascio con un pensiero di un vostro
santo, che dovreste conoscere bene, Agostino da Ippona. E' tratto dal De
Civitate Dei: "Una volta fu portato al cospetto di Alessandro Magno un famoso
pirata fatto prigioniero. Alessandro gli chiese: `Perchè
infesti i mari con tanta audacia e libertà?'. Il pirata rispose: `Per lo stesso
motivo per cui tu infesti la terra; ma poiché io lo faccio con un piccolo
naviglio, sono chiamato pirata; poichè tu lo fai con una grande flotta sei
chiamato imperatore'".
Meditate, infedeli, meditate.
Cordiali saluti, il Mullah Omar