Messaggio di Bin Laden dell’ottobre 2004
A cura di Giovanni De Sio Cesari
La stampa italiana e, a quanto ci risulta la stampa dell’Occidente, non ha pubblicato per intero il messaggio di bin Laden del 29 ottobre limitandosi a stralci più o meno ampi. Il testo è pubblicato invece dalla emittente al-jazeera in lingua inglese anche se ci sembra che sia una traduzione non molto accurata che non renda quindi esattamente il tono del messaggio originale. Riportiamo il testo traducendo dall’originale inglese di Al jazeera :
MESSAGGIO DI BINLADEN DEL 29 OTTOBRE 2004
Per iniziare: la pace sia su quelli che seguono la Guida ( il Profeta.) Popolo degli Stati Uniti, questo mio discorso è per voi e riguarda il modo migliore per prevenire un’altra Manhattan e tratta della guerra delle sue causa e dei suoi risultati Prima incomincio col dirvi che la sicurezza è una indispensabile pilastro della vita umana e che uomini liberi non lasciano la loro sicurezza contrariamente alle pretese di Bush che noi odiamo la libertà
Se è cosi allora spieghi perchè non abbiamo colpito , ad esempio , la Svezia. E noi sappiamo che coloro che odiamo la libertà non hanno animi intrepidi come quei 19 ( dell11 settembre 2001) , possa Dio avere misericordia di essi. NO, noi combattiamo perchè siamo uomini liberi che non riposano sotto la oppressione. Noi vogliamo ristabilire la libertà delle nostre nazione e come voi non volete la distruzione delle nostre nazioni noi non vogliamo la distruzione delle vostre.
Ma sono stupito di voi. Anche se siamo al quarto anno dopo gli eventi del 11 settembre, Bush ancora è impegnato nella distorsione,nell’ inganno e nel nascondere a voi la vera causa e quindi ci sono ancora i motivi per una ripetizione di quello che è già ha accaduto. Così io dirò a voi la storia dietro a quegli eventi e vi dirò la verità circa i momenti in cui la decisione è stata presa affinché voi la prendiate in considerazione. Dico che Allah sa che mai era venuto in mente a noi di attaccare le torri Ma dopo che diventò insopportabile e che fummo testimoni della oppressione e della tirannia della coalizione di America/Israele contro la nostra gente nella Palestina e nel Libano, quell’idea è venuto alla mia mente.
Gli eventi che hanno interessato la mia anima in un momento difficile sono cominciati in 1982 quando l'America ha permesso agli Israeliani di invadere il Libano e la Sesta flotta americana li hanno aiutati in questo E il mondo intero ha visto e sentito ma non è intervenuto.
In quei momenti drammatici e difficili a descrivere le idee sono maturate nella mia anima e alla fine hanno prodotto un intenso sentimento di rifiuto della tirannia ed hanno fatto nascere una risoluzione forte per punire gli oppressori. E cosi, avendo visto quelle torri abbattute nel Libano è entrato nella mia mente che dovremmo punire gli oppressori allo stesso modo e distruggere le torri in America affinché assaggino anche loro quello che noi abbiamo assaggiato è cosi si trattengano da uccidere le nostre donne e i nostri bambini. Non abbiamo difficoltà a trattare della amministrazione di Bush alla luce della rassomiglianza con i regimi dei nostri paesi, la metà dei quali è retta dai militari e l'altra metà dai figli dei re e dei presidenti.
La nostra esperienza con loro è lunga ed e due i tipi di governo sono caratterizzati da orgoglio, arroganze,avidità ed appropriazione indebita di pubblica ricchezza. Questa rassomiglianza è cominciato dopo le visite di Bush Senior nella regione in un momento in cui alcuni dei nostri compatrioti sono stati abbagliati dall'America sperando che queste visite avessero un effetto positivo sui nostri paesi. Tutto è stato corrotto da queste monarchie e regimi militari ed sono diventati avidi negli ultimi decenni di sottrarre nella loro posizione la ricchezza pubblica della nazione senza controllo o contabilità.
Così ha trasmesso la dittatura e la soppressione delle libertà a suo figlio e essi lo hanno chiamato atto patriottico sotto il pretesto della lotta al terrorismo. Inoltre Bush ha sanzionato l'installazione dei figli come governatori dello stato e non ha trascurato la abilità nella frode nella elezioni in Florida in un momento difficile. E per ricordarlo , eravamo stati d'accordo con il Comandante-Generale Muhammad Ata, Allah abbia misericordia di lui, che tutti le operazioni avrebbero dovuto essere effettuati in 20 minuti prima che ne avessero notizia Bush e la sua amministrazione.
Non è mai successo che il comandante in capo delle forze armate abbandonasse 50.000 dei suoi cittadini nelle torri gemelle ad affrontare quei grandi orrori da soli in un momento in cui la sua presenza sarebbe stata più necessaria. Ma è sembrato a lui che occuparsi di parlare con un ragazzina della sua capra era più importante che occuparsi di quanto avveniva con gli aerei contro i grattacieli e abbiamo avuto tre volte il tempo necessario per eseguire l’operazione . Tutta la gloria è dovuta ad Allah “
In effetti nel messaggio bin Laden non dice nulla di nuovo che prima non abbia ampiamente detto. Come concordano i commentatori non dovrebbe avere nessun impatto sulle elezioni americane non tanto perchè essa non possa influire sul voto degli elettori americani quanto perché le eventuali influenze tendono a neutralizzarsi scambievolmente. Potrebbe giocare, per esempio, a favore di Bush il ripresentasi di un nemico che è un incubo per gli Americani ma questo viene controbilanciato dal fatto che non si è ancora riusciti a eliminarlo. Kerry potrebbe essere favorito dal fatto che bin Laden non sembra preferirlo a Bush ma danneggiato dal fatto che una sconfitta di Bush sarebbe in qualche modo una delegittimazione della politica americana di questi anni.
Qualche osservazione sul testo
LIBERTA’ si respinge come una menzogna l’affermazione di Bush che gli attentati siano stati fatti per odio alla libertà tanto e vero ad esempio la Svezia non è stata attaccata ( una curiosità: bin Laden trascorreva le vacanze proprio in Svezia). Si rivendica invece con forza l’amore della liberta da parte dei suoi seguaci. Occorre però comprendere il significato che bin Laden da al termine “ libertà”: certo non si tratta di una sua improvvisa conversione alla libertà democratica al modo occidentale. Si parla invece della libertà dei mussulmani , cioè della indipendenza del “dar al islam “( mondo dell’islam) dai non credenti (occidentali). Soprattutto si intende la “liberta” secondo l’ordine islamico: non è libertà agire contro i principi dati una volta per sempre da Dio al Profeta ma la vera libertà consiste nell’affidarsi alla volontà di Dio ( che è il significato proprio del termine ”islam”). D’altra parte concetti del genere erano del tutto comuni nella nostra civiltà fino a qualche secolo fa e non solo. Il messaggio però non spiega naturalmente il concetto e lascia persistere l’ambiguità
RESPONSABILITA non si afferma propriamente che abbia pianificato l’attentato del 11 settembre ma se ne assume pienamente la responsabilità politica lodando senza riserva le persone che lo hanno attuato.
GIUSTIFICAZIONE MORALE. L’uccisione di innocenti americani viene giustificato come un atto di difesa, nato dalla esperienza dei bombardamenti avvenuti a Beirut durante l’invasione israeliana appoggiata dagli USA. Una risposta quindi ma, nel complesso, anche misurata, non paragonabile al numero di vittime fatti dagli occidentali e/o israeliani che per bin Laden non appaiono distinguibili. Gli attentati insomma vengono visti come l’ ”aviazione dei poveri”
GOVERNI MODERATI Quelli che in Occidente vengono definiti governi moderati vengono considerati come governi militari e dinastie di re, corrotti, assimilabili a quelli occidentali. In verità non sarebbe contrario alle tradizioni islamiche che i governanti siano capi militari o principi di stirpe anzi ciò avviene regolarmente nella storia islamica che non conosce dei governi propriamente civili come nelle democrazie occidentali. Evidentemente, ma non viene chiarito, la illegittimità sta nella corruzione e nel non seguire la via indicata da Dio ( in arabo shari’ah) e non dalla mancanza di legittimazione popolare attraverso un voto come concepiscono gli Occidentali: anche in questo caso si gioca sull’equivoco come nel caso della libertà.
BUSH si fa qualche riferimento propriamente alla condotta personale di Bush : si riprende l’episodio nel quale il presidente americano continuò a presenziare una manifestazione scolastica durante l’attacco o un suo intervento poco corretto nelle attribuzione di voti in Florida. In verità ci sembrano episodi minori e ci meravigliamo che bin Laden dia una qualche considerazione ad essi. Forse intendeva squalificare il suo avversario o forse un tentativo di influenzare negativamente il voto repubblicano: In ogni caso ci sembra una caduta di stile : non si possono citare piccoli episodi di in una scritto che vuole avere un respiro mondiale.
Noi riteniamo pero che il maggior interesse della messaggio ridiede nella confronto con quella di tre anni fa all’indomani dell’attacco alle torri gemelle. Lo riportiamo in seguito.
Messaggio di bin Laden del 7 ottobre 2001
"Ecco l'America colpita da Dio onnipotente in uno dei suoi organi vitali, e i suoi edifici più grandi sono stati distrutti. Rendiamo grazia a Dio. L'America è stata riempita di orrore da nord a sud, da est a ovest, e ringraziando Iddio ciò che ora assaggia l'America è solo una copia di ciò che abbiamo assaggiato noi. "La nostra nazione islamica ha assaggiato le stesse cose per oltre 80 anni, umiliazioni e disgrazie, i suoi figli uccisi e il loro sangue versato, i suoi luoghi santi dissacrati.
"Iddio ha benedetto un gruppo di musulmani, l'avanguardia dell'Islam, perché distruggessero l'America. Che Iddio possa benedirli e garantir loro un posto in paradiso, giacché lui è il solo in grado di farlo. Quando costoro si sono erti a difesa dei loro figli deboli, dei loro fratelli e delle loro sorelle di Palestina e altri Paesi musulmani, l'intero mondo si è adirato, con gli ipocriti che hanno seguito gli infedeli.
"Un milione di bambini innocenti stanno morendo nel momento in cui parliamo, uccisi in Iraq senza alcuna colpa. Non udiamo alcuna denuncia, non vediamo nessun editto da parte dei principi ereditari. In questi giorni i carri armati israeliani imperversano in Palestina, a Ramallah, a Rafah, a Beit Jalla e in molti altri luoghi della terra d'Islam, e non udiamo alcuna voce che si alzi e reagisca. Ma quando la spada si è abbattuta sull'America dopo 80 anni, l'ipocrisia ha sollevato la testa piangendo i killer che hanno giocato con il sangue, l'onore e i luoghi santi dell'Islam. "Il meno che si possa dire di questi ipocriti è che sono apostati che seguono la via sbagliata. Hanno dato appoggio al macellaio contro la vittima, all'oppressore contro il bambino innocente. Chiedo aiuto a Dio contro di loro e chiedo a lui di farceli vedere in ciò essi si meritano.
"Dico che la questione è molto chiara. Ogni musulmano dopo questo evento deve battersi per la sua religione, dopo che i massimi rappresentanti degli Stati uniti, a cominciare dal capo degli infedeli Bush e il suo staff si sono dati delle arie con i loro uomini e i cavalli, coloro che hanno persino indotto i Paesi che credono nell'Islam a rivolgersi contro di noi - il gruppo che si affida a Dio Onnipotente, il gruppo che rifiuta di essere sottomesso nella sua religione. "Hanno raccontato al mondo falsità, che stanno combattendo il terrorismo. In un Paese all'altra estremità del mondo centinaia di migliaia di persone, giovani e vecchi, sono stati uccisi e loro dicono che questo non è un crimine mondiale. Per loro non è una questione netta. Un milione di bambini sono stati uccisi in Iraq e per loro non è una questione netta.
"Ma quanto poco più di una decina sono stati uccisi a Nairobi e a Dar es Salaam, l'Afghaninstan e l'Iraq sono stati bombardati e l'ipocrisia si è schierata al fianco del capo degli infedeli, il simbolo del paganesimo nel mondo moderno, l'America e i suoi alleati. "Io dico loro che questi eventi hanno diviso il mondo in due campi, il capo dei fedeli e il campo degli infedeli. Possa Iddio proteggerci da loro. "Ogni musulmano deve difendere la sua religione. Il vento della fede soffia e il vento del cambiamento soffia per rimuovere il male dalla penisola di Mohammad, la pace sia con lui. "E all'America e alla sua gente io dico poche parole: giuro a Dio che l'America non vivrà in pace finché la pace non regnerà in Palestina e finché tutto l'esercito degli infedeli non avrà lasciato la terra di Mohammad, la pace sia con lui".
I concetti espressi più o meno sono gli stessi. Notiamo però la differenza di stile. Nel messaggio dl 2001 prevale uno stile religioso ed escatologico mentre in quello recente vi sono i dovuti riferimenti religiosi ma il discorso si fa più terreno, più concreto ed immediato. Non si minaccia più all’America la terribile collera divina ma semplicemente si promette che non vi saranno più attentati se non vi saranno interventi americani. Non si parla più del terrore dell’America come il “grande satana” colpito dalle forze dei fedeli ma si fa un discorso di reciprocità: se gli americani vogliono la sicurezza anche i mussulmani la vogliono e quindi cessino gli attacchi dalle due parti.
Lo stesso video appare diverso: non più atteggiamenti militari e armi in vista ma un calmo e razionale diplomatico.
Cosa indicano queste differenze? Si può pensare che in questo video e bin Laden voglia presentarsi in modo più pacifico per influenzare le elezioni americane. Per quanto detto prima però ci pare improbabile: bin Laden conosce bene l‘America per pensare di poter veramente influenzare gli elettori americani e d’altra parte non si vede nemmeno perché egli poi dovrebbe preferire l’uno o l’altro dei candidati che fanno a gara ambedue per demonizzare la sua figura.
Crediamo invece che bin Laden percepisca la situazione venutasi a creare in questi tre anni. All’indomani del 11 settembre egli poteva pensare che effettivamente i mussulmani tutti si sarebbero sollevati contro gli Americani e, seguendo il suo esempio, infliggere tanti e tali attentati e danni all’America e ai suoi alleati in generale, da convincerli a lasciare ogni intervento nell’ambito del mondo mussulmano. In realtà gli USA hanno reagito con molta decisione e violenza ( per molti “troppa, eccessiva”). L’Afganistan è stato conquistato con grande facilità, come anche l’iraq , i membri di al-Qaeda catturati o dispersi e perseguiti dovunque.
In Occidente bin Laden ha minacciato continuamente cataclismi apocalittici ma, tranne che l’attentato di Atocha, nulla è successo. E vero che il terrorismo islamico è dilagato nei paesi mussulmani soprattutto in Iraq: ma in effetti senza alcuna speranza di vittoria. Anzi le stesse forze che in Iraq combattono gli occupanti americani ( come i seguaci di Moqtaba Sadr ), così come le organizzazioni palestinesi ( Hamas) scindono le loro responsabilità da quelli che si richiamano ad al-Qaeda. Ad esempio netta è stata la presa di distanza di Hamas dagli attentati di Taba rivolti contro Israeliani ma in territorio egiziano. Bin Laden è riuscito ancora a rimanere libero: ma ciò suggerisce il fatto che in effetti egli sia rimasto inattivo ben nascosto perché se effettivamente operasse sarebbe stato facilmente individuato.
Crediamo che la possibilità di successi per al-Qaeda siano ormai tramontate, se mai ve ne sono state . Tuttavia ciò non toglie la possibilità di clamorosi e tragici colpi di coda.
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