Pubblicato in APPUNTI , dicembre 2009 HOME
Il FARAONE
NELLA BIBBIA E NELLA STORIA
Giovanni De Sio Cesari
I racconti biblici vengono percepiti dalla cultura moderna in modo molto diverso da come potevano essere intesi in quella medioevale o antica:lo spirito critico moderno, il progresso delle scienze storiche pone problemi non eludibili: essi devono essere affrontati con franchezza dal pensiero religioso che fa riferimento al messaggio della bibbia ( cristiani, ebrei, islamici) altrimenti diventano clamorose smentite di quelle religioni nel loro complesso.
Fra gli infiniti esempi che si possono fare scegliamo l’episodio famoso del Faraone che trattiene gli ebrei.
L’uomo medioevale o antico, di fronte al racconto biblico di Mose e del Faraone, restava colpito dalla grandezza di Dio che si era manifestata con tanta evidenza .
L’atteggiamento dell’uomo moderno è molto diverso perche egli ha tante conoscenze storiche che il suo antenato medioevale non aveva e, soprattutto, ha una sensibilità etica e sociale molto diversa.
Vediamo l’ aspetto storico
I primi studi di egittologia nell’ 800 erano pure spinti dal desiderio di conoscere la versione egizia di quei lontani avvenimenti
Nessuna conferma è stata mai trovata. La storia egizia sembra del tutto ignorare quell’episodio. Il termine stesso di Faraone non esiste nell'antichità: è stato messo in relazione con "phara", (casa): è come se uno definisse Obama imperatore o governatore: il fatto che chi scrive ignora il titolo del sovrano egizio significa che ha una idea molto vaga degli avvenimenti.
Questo non significa necessariamente che tutto l’avvenimento sia una pura invenzione: potrebbe essere vero,almeno sostanzialmente. Qualcuno sostiene che il Giuseppe della bibbia possa essere rintracciato in un periodo più antico di quello comunemente creduto, si sono date molte spiegazioni scientifiche più o meno attendibili o fantasiose delle famose piaghe d’Egitto: si tratta comunque di ricostruzioni estremamente problematiche e non possono date per semplici e scontate.
Comunque sono racconti che vanno interpretati secondo la mentalità e le conoscenze del tempo: non possono essere accettate come se fossero descrizioni storiche moderne. Ad esempio non viene indicato il nome del sovrano, nessun precisa indicazione del tempo , dei luoghi (in quale città era il faraone?) della consistenza degli ebrei. definiti una moltitudine (quanti? mille persone o centomila?).
Anche poi la visione politica degli avvenimenti pare tutto altro che scontata come sembrava nel medioevo. Il Faraone aveva uno stato da gestire: se un gruppo di operai dei mattoni diceva che se ne doveva andare perche un suo misterioso Dio cosi gli aveva ordinato, cosa pensate che avrebbe logicamente potuto rispondere il faraone? Era forse un malvagio, un tiranno se impediva una tale partenza? Le azioni del Faraone era coerenti con la politica come era concepita nel suo tempo: sarebbe stato davvero strano che avesse acconsentito alle richieste ebree
Dal punto di vista etico poi , se la colpa era del Faraone, perche le piaghe si abbattono su tutto il popolo innocente (allora in Egitto non c’era democrazia, come ora, d‘altronde) fino alla morte dei primogeniti: che c’entravano quei poveri ragazzi ?
Tutti la vicenda è altamente problematica per un moderno perche conosciamo molto più cose e soprattutto perche abbiamo una mentalità diversa
Con questo, preciso, non si vuole entrare nel merito della questione se il racconto biblico sia da rigettare o meno
Vogliamo solo evidenziare il fatto che il racconto del Faraone non può essere modernamente accettato allo steso modo in cui veniva accettato nel medioevo o nell’antichità.