Harry Potter: un
pericolo?
A
cura di Giovanni De Sio
Cesari
IL
PROBLEMA EDUCATIVO
Il
fenomeno Harry Potter solleva polemiche e discussioni anche in riferimento a una
presunta condanna del papa che ha ridestato sopiti spiriti anticlericali
,laicisti o sinceramente antireligiosi. Ma a
parte considerazioni di carattere propriamente religioso appare però
importante considerare il problema dal punto di vista educativo.
L’impatto
sulle generazioni più giovani è effettivamente enorme : i ragazzi non
distinguono agevolmente fra ciò che è fantasia e ciò che è realtà E
d’altra parte il mondo nel quale vivono, sia pure riconosciuto di fantasia,
presenta uno orizzonte spirituale fatto di valori, credenze,
atteggiamenti che influenzano profondamente l’infanzia e quindi anche tutta la
vita dell’uomo perchè , come diceva giustamente Montessori, “il
bambino è il padre dell’uomo ”.
La
letteratura cosi detta di evasione (e più modernamente il cinema) ha sempre
agito profondamente nella formazione della cultura degli uomini
quanto e forse più della cultura propriamente detta impartita nelle scuole,
nelle chiese o nella famiglia: basti ricordare, a pure titolo
esemplificativo, gli episodi letterari dei romanzi di cavalleria che
travolsero la mente di Don Chisciotte o i romanzi rosa che determinarono
la rovina della povera signora Bovary.
Nella
generazione precedente le guerre stellari sostituirono gli antichi
saghe del west e tutto un mondo diverso apparve alle nuove generazioni:
sparirono frecce tomawak e colt e con esse il mondo avventuroso e
individualista della Frontiera e anche il mito dell’America,
dell’individualismo, della guerra come scontro cavalleresco di uomo contro uomo
Astronavi
e robot presentarono invece una realtà diversa tecnologica in cui lo scontro si
disumanizzava in nemici extraterrestri o robotici. I nemici di di Jeeg Robot non
sono più essere umani ma meccanismi infernali che vanno distrutti
più che uccisi e sono mossi da mostri che nulla hanno di umano: non sono
più indiani o pirati che per quanto malvagi o semplicemente nemici non
per questo cessano di essere umani.
Da
qualche anno il mondo delle avventure per i ragazzi pare spostarsi ai luoghi del
magico, del soprannaturale : Harry Potter non è un caso a parte, una
eccezione ma si inscrive in un ampia produzione popolare per ragazzi che
si manifesta in libri e filmati di enorme successo.
Il
fenomeno quindi evidentemente va analizzato attentamente e non si
può pensare semplicisticamente che in fondo ritratta solo di
divertimento, della libertà della fantasia a cui non bisogna porre limiti e
termini.
IL
SUCCESSO
Harry
Potter è innanzitutto una serie di libri iniziata negli anni 90 . in seguito
trasformati in film. L'autrice Joanne
Kathleen Rowling ha pubblicato il primo della serie nel 1997:
all'inizio ebbe un successo molto modesto: le cose cambiarono però quando,
per un contratto con la casa produttrice di Smarties, ne furono
allegati in regalo alcuni capitoli alle
confezioni.
Nel
1998 il fenomeno esplose dapprima in Inghilterra e poi in tutto il mondo
avendo uno incredibile successo di pubblico non solo per quanto riguarda le
vendite ma anche per l'attesa enorme che ogni nuovo episodio suscita fino ai
limiti della esaltazione isterica collettiva conosciuta precedemente
sola per alcuni divi dello spettacolo.
Negli
USA
la casa cinematografica Warner
Bros acquistò i diritti cinematografici del volume e nel novembre 2001,
con la regia di Chris
Columbus, la storia di Harry Potter- interpretato dall'attore Daniel
Radcliffe - conquistò l'intera platea mondiale.
Si
calcola che é stato tradotto in 40 lingue, distribuito in 200 nazioni , in Usa
una ricerca ha accertato che oltre la meta dei ragazzi fra i 7 anni e e 17
anni ha letto almeno uno dei libri.
Una
accesa polemica è nata anche sulle concezioni religiose e
ideologiche dell'autrice: in una conferenza stampa ella ebbe a fare affermazioni
"forti" sul fatto che i suoi libri aiuterebbero i bambini a liberarsi dal
Cristianesimo: per altro, però. ella ha anche affermata che, pur non
essendo praticante, tuttavia ha un retroterra e una educazione cristiana
che non rinnega nei suoi principi etici generali.
Questa
questione ha alimentato il sospetto che i suoi libri non siano solo delle belle
favole ma che abbiano anche un intento ideologico nascosto molto meno
innocente.
SATANISMO
E GNOSI
Vediamo
ora le molte accuse rivolte alla saga di Harry Potter.
Tralasciamo
quelle generali , ma forse più importanti , dell'assenza di
valori religiosi, dell'etica alquanto disinvolta (spesso sono
presenti inganni, bugie anche la vendetta) insomma
tutte quelle caratteristiche comuni alla letteratura moderna
per i ragazzi che in genere non ha più il tono alto e severo della letteratura
di un tempo come il "Libro cuore" o " Piccoie donne".
L’accusa
più grave e specifica è quella di preparare una mentalità, una
premessa culturale nella quale poi possano fiorire i " satanismi" dei cui
orrendi misfatti la c la cronaca si deve occupare,
Ora
se un bambino comincia a vivere in un mondo di fantasia in cui la magia è
un fatto normale , un qualcosa che si impara a scuola come la matematica e
o le lingue poi gli sembrerà anche " verosimile" che si possano
evocare forze nascoste.
Qualcuno
nota pure che le indicazioni date nei rituali di Harry Potter non sono di
pura fantasia ma si richiamano a quanto effettivamente è diffuso nella
purtroppo diffusa moda dei riti satanici.
Si
è parlato anche di gnosi: l'idea cioè che nella natura esistano forze misteriose
che si possano evocare se se ne conosce il segreto. Un universo quindi non
puramente meccanico ( come nella scienza galileiana ) e neppure retto da Dio
come causa prima ( le due concezioni sono conciliabili) ma un mondo
dominato da forze oscure che si possono conoscere e
dominare.
Da
qui la preoccupazione forte in molti ambienti che la saga possa essere
estremamente pericolosa : non mancano anche richieste pressanti
perchè i libri siano esclusi e proibiti nelle scuole, questione
sulle quali in USA anche la magistratura comincia ad essere chiamata a
giudicare. Anche in Italia non manca chi invoca l'intervento della magistratura
in quanto l'esercizio della magia è vietato dalle leggi. A tali critiche si è
variamente risposto.
Si
è detto che è del tutto esagerato vedere nella saga un oscuro
intento anticristiano, che la magia pure presente rimane sempre su un
piano gioioso e fantastico, che nulla a che fare il sorridente Potter con
i cupi satanisti. Soprattutto si fa rilevare che in realtà è pur sempre il
bene incarnato secondo i tradizionali valori cristiani a vincere sul male , che
il lettore si identifica sempre con il bene e vede nel male l'avversario,
il nemico da combattere . Siamo quindi ben lontani dal satanismo che
invece capovolge i valori.
Si
contesta anche l'asserita corrispondenza delle descrizioni ai riti satanici
effettivamente diffusi.
Anche
l'idea di gnosi pare una forzatura e comunque resterebbe del tutto
estranea all'animo dei ragazzi che non la colgono affatto.
Nulla
quindi di pericoloso , anzi il richiamo ai valori e anche , non del tutto
secondario, l'invito a leggere in un mondo in cui la lettura perde sempre più
terreno rispetto ai mass media
POTTER
E LA MAGIA
Ma
il fenomeno di Potter non è isolato: ormai da molto tempo, come gia notato
p sopra, il mondo della magia occupa la fantasia dei nostri ragazzi.
Molti
pero vedono in Potter una angolazione particolarmente pericolosa che non
si troverebbe invece nelle altre opere. Si fa in particolar il paragone con il
"Signore degli anelli" In questo ultimo caso i poteri magici deriverebbero
sempre da una entità superiore, da Dio possiamo dire e pertanto il magico
non avrebbe quelle negatività che si ritrovano invece in Potter.
Insomma
la magia ha fatto sempre parte dei racconti senza negare i valori etici e
religiosi: anche L'Orlando furioso e perfino la Gerusalemme Liberata sono
intrise di pratiche magiche ma non per questo sono state considerate opere
pericolose per i giovani . Cenerentola e Biancaneve sono anche esse
piene di magie ma nessun si sognerebbe di vietarle ai ragazzi. In Harry
Potter invece non è tanto il richiamo alla magia che è un aspetto del tutto
comune nel mondo del mondo della fantasia a preoccupare ma il modo
in cui il magico sarebbe richiamato: filtri magici dell'Orlando Furioso,
mele avvelenate come in Biancaneve o zucche che divengono carrozze come in
Cenerentola non mostrano affatto di richiamare forze oscure e
potenti della natura, non hanno nulla di satanico.
Si
nota poi che la magia di Harry Potter viene portata nel mondo di un collegio
inglese vecchia maniera ma comunque in un modo realistico mentre i'
Orlando Furioso, Cenerentola e anche il Signore degli anelli sono essi stessi
situati in un mondo del tutto fantastico che non può essere certo scambiato con
la realtà quotidiana.
Pure
in questo caso i sostenitori ritengono che si tratta di esagerazioni: i bambini
si rendono perfettamente conto che Harry Potter è un personaggio di pura
fantasia come Biancaneve , non scambiano certo la scuola di magia con quelle che
frequentano insomma hanno piena coscienza che si tratta di fantasia pura e
semplice.
LA
POSIZIONE DELLE CHIESE
Le
accuse piu dure sono venute da ambienti religiosi e in particolari dalle Chiese
Evangeliche d'America a orientamento cosi detto "fondamentalista".
Pure
però nell'ambito cattolico l'opposizione è si mostra molto forte ad
esempio fra i "papaboys" ci sono precise prese di posizione che
contrappongono frontalmente la saga di Harry Potter alla fede cristiana
considerando le due cose come assolutamente
inconciliabili.
E'
è nata poi una accesa polemica per un intervento dell'allora cardinale
Ratzinger, attualmente papa Benedetto XVI. Tuttavia la polemica su questo
ultimo fatto ci sembra eccessiva e strumentale Ricostruiamo i fatti .
Al
successo di Harry Potter molti educatori cattolici si mostrarono preoccupati:
tuttavia un importante esponente della Consiglio Pontificio della Cultura,
monsignor Peter Fleedwood ,nel febbraio
2003, in una intervista dichiarò di non vedere alcun pericolo
per l’educazione dei giovani in Harry Potter .
In
seguito a ciò nella stampa di lingua inglese fu riportato a grandi titoli
che il papa Giovanni Paolo II in persona avrebbe approvato il
personaggio di Harry Potter, notizia evidentemente falsa .
Una
saggista tedesca
Gabriele
Kuby scrisse un saggio invece sulla
negatività educativa del personaggio dal titolo :
Harry Potter - gut oder böse ( bene o male)
e
ne inviò un copia alla
Congregazione per la dottrina della fede di
cui era allora prefetto il cardinale Ratzinger. Ne ebbe nel marzo 2003
la risposta che riportiamo sotto nella sua interezza.
“Stimata e cara Sig.ra Kuby,
7
marzo, 2003
In
seguito alla richiesta di rendere pubblica la lettera giunse la
seguente risposta:
“Stimata
e cara sig.ra Kuby,
27
maggio
2003”
Nella
intervista in inglese trasmessa da Radio Vaticana il
14
luglio 2005
monsignor Fleedwood ribadisce la sua posizione favorevole al personaggio e
afferma che con ogni probabilità la risposta era stata
preparata da un collaboratore di Ratzinger e che comunque si tratta di una
lettera di cortesia, come si usa in questi casi, più che una vera e propria
presa di posizione . Si noti infatti che la Kubj veniva indirizzata a monsignor
Fleedwood e che la seconda lettera andò quasi dispersa.
Non
si tratta quindi assolutamente di una condanna del Papa come viene spesso
semplicisticamente riportato e nemmeno di una vera presa di posizione
dell’allora cardinale Ratzinger.
Tuttavia
vi è il timore negli ambienti religiosi che il fenomeno Harrt Potter possa
essere in qualche modo collegato alla " new age" a quel movimento che inclina
verso una religione cosi detta " naturale" a che vada al di fuori di ogni fede
rivelata o teologicamente definita. Si sa che questo fenomeno è in
ascesa e in rotta di collisione con la religiosità proposta dalla Chiesa.
Nucleo
culturale
http://www.nucleoculturale.org/
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