Pubblicato in " Appunti " settembre 2015 n 9 ,anno XII HOME
Giovanni De Sio Cesari
Rifugiati e migranti
Le differenza fra rifugiato e e migrante è cruciale e spesso viene invocata sia da chi vorrebbe aprire le porte ( sono rifugiati!) e sia da chi vorrebbero chiuderle ( sono clandestini !) Ma il problema non viene spesso impostato correttamente, a volte pare qusi che i rifugiati sono i buoni da accogliere e i migranti i cattivi da respingere
Sinteticamente: i rifugiati hanno bisogno di un sistemazione piu o meno temporanea, i migranti di inserirsi in un altro paese, praticamente di un posto di lavoro che non riescono piu a trovare nel loro paese. Le due cose possono coincidere in una stessa persona: si cerca di migrare perchè non si vuole più essere rifugiato
I rifugiati quindi si installano nei paesi confinanti a quello dove è in atto una guerra (o altra calamità) in campi a parte, senza mescolarsi alle popolazioni locali e l’aiuto internazionale assicura i minimi vitali ( vitto, riscaldamento, assistenza medica di base ecc). Nei paesi piu poveri può accadere che gli stessi cittadini locali si infilano nei campi profughi perchè quel minimo vitale ( per di più gratis) per loro è gia una bella meta (si è visto in Ciad e Sudan ) ll paese ospitante, al limite, puo averne anche qualche vantaggio economico perchè su di esso alla fine finisce una parte delle somme stanziate per gli aiuti internazionali
Nessun dubbio che la marea che rischia la vita su fragili battelli e attraversa drammaticamente i balcani è formata da migranti anche se una parte di essi sono anche rifugiati. I rifugiati potrebbero stare nei campi in Turchia, Giordania e Libano, al limite chiedere aiuti piu adeguati : ma non è questo quello che vogliono
I migranti cercano lavoro in un altro paese, sia per un certo periodo determinato e piu comunemente per stabilirsi definitivamente. I migranti possono essere un grande vantaggio , una necessita per lo sviluppo economico dei paesi più prosperi.
Tendono ad prendere i lavori meno graditi e redditizi lasciando quindi ai locali i compiti piu ambiti con evidente vantaggio reciproco. Gli immigrati sono un aspetto importante del benessere del popolo ospitante
La Germania non sarebbe cosi prospera senza gli immigrati e lo stesso si puo dire per il settentrione italiano e l’immigrazione meridionale. Gli USA sono una paese tutto di migranti che hanno dato sempre maggiore sviluppo all’economia nazionale, anche tenendo conto che sono persone molto motivate al successo.
Nascono pero problemi di integrazione per differenze culturali, etniche, religiose: anche al nord i meridionali trovarono non poche difficolta : ma si tratta di problemi diversi : la base necessaria è quello dell’inserimento lavorativo
Alla fine dell 800 i nostri emigranti in America erano accolti malissimo: si pensi ( è cosa poco nota) che perfino nelle chiese cattoliche (tenute dagli irlandesi ) non erano graditi e finivano con il riunirsi nei sottoscala: perfino nelle chiese cattoliche, figurarsi altrove. Pero appena arrivati sulle banchine del porto trovavano quelli che offrivano loro del lavoro: poi veniva anche l’integrazione.
Il problema nasce se l’immigrazione va oltre, molto oltre, le necessita e le possibilità del paese ospitante: In linea generale i paesi dell’Occidente, anche America e Australia, non hanno piu lo sviluppo del passato e quindi non possono assorbire gli immigrati che l’esplosione demografica ha moltiplicato oltre misura
Questo è il dramma dell’immigrazione moderna
Nel ventennio fra i990 il 2010 in Italia abbiamo assorbito oltre 5 milioni di immigrati: ora con una drammatica crisi occupazionale non possiamo piu e infatti i migranti non ci pensano proprio a fermarsi da noi
Il primo ministro finlandese ha annunciato di voler ospitare una famiglia di rifugiati in una sua casa e il papa ha chiesto a tutte le parrocchie di fare altrettanto: molto bene. Però il problema non è quanti rifugiati puo ospitare la Finlandia o le parrocchie ma quanti posti di lavoro possono offrire ai migranti: temiamo che ne l’una ne le altre hanno posti di lavoro da offrire.
Si parla spesso di rimuovere le cause
La prima causa è la terrificante esplosione demografica a cui si aggiunge grave arretratezza economica e qui e la anche guerre etniche e religiose Come potrebbero gli europei, già in crisi, rimuovere queste cause, se non riescono nemmeno a risolvere i problemi del sud di italia e della Grecia? Anche se le economie dei paesi di orgine cominciassero a svilupparsi rapidamente ( in effetti avviene gia ) non si arresterebbe il flusso di immigrati : immigrati provengono anche dalla Cina da 30 anni toccata dal miracolo economico.
Quello che possiamo fare è dare una qualche mancia a tiranni locali perche non li facciamo passare come fece Berlusconi con Gheddafi: ma ormai nemmeno questo è più possibile
Forse la Germania e i paesi del nord hanno la capacità e la convenienza di inserire nelle loro economie altri immigrati ma bisogna pure tener presente che. questo pero va a discapitato dei paesi comunitari o comunque europei. l problema è anche che se la Germania da lavoro a 800 mila profughi significa che altrettanti 800 mila fra polacchi ungheresi e balcanici e italiani non troveranno quei lavori
E significativo che nel momento stesso in cui Merkel annunciava di voler accogliere i rifugiati siriani e stato annunciato una forte stretta sulle immigrazione dai paesi balcanici: il prezzo dell’accoglimento dei rifugiati siriani cominciano a pagarlo i balcanici
Con questo io non affermo affatto che non si devono accogliere i profughi , che bisogna girarsi dall’altra aprte mentre affondano nel mediterraneo: se abitassi da Vienna sarei fra quelli che li vanno a prendere in Ungheria .
Pero teniamo presente i fatti : i giudizi di valore non debbono esser confusi con quelli di fatto Sono contrario a che le motivazioni etiche mettano in ombre i fatti.
Possiamo ignorare la realtà ma la realtà non ignora noi
Si è capito che tutta questa umanità dolente e fiduciosa è in cammino verso la Germania (e paesi del nord) e chiede ai paesi mediterranei e dei balcani solo il passaggio: che altro possono fare se non agevolarlo. Noi italiani li andiamo a prendere in Libia e li mandiamo al Brennero : come fermare questo fiume di gente: ci vorrebbero dei lager : e chi mai li aprirebbe?
Perchè poi i rifugiati siriani sarebbero diversi da iracheni, afgani, eritrei nigeriani, solo perche ufficialmente questi ultimi paesi non sarebbero in guerra civile? si pensa poi all’Iraq che si trova di fronte alla stessa IS
Perche allora non far venire in modo sicuro e legale i rifugiati siriani e di altre nazioni direttamente dai campi
A mio parere non esistono soluzione democratiche rispettose dei diritti e nemmeno semplicemente razionali. Per questo le cose vanno come vanno secondo il caso e le circostanze. Qui e la si innalzano steccati, qui e la si aprono strade mentre nella mente si stampano le immagini di un corpicino sulle spiagge dell’Anatolia che noi emotivamente identifichiamo con un nostro nipotino o figlioletto, e treni che risalgono i Balcani che ricordano la shoa e nell’azzurro battelli stivati all’inverosimili pieni di speranza e di morte
In realta la vera differenza sta nel fatto che alcuni sono riusciti ad arrivare a Vienna e nessuno si sente di mandarli indietro Allo stesso modo quelli dei barconi se non fossero salvati annegherebbero e nessuno si sente di permettere che avvenga una cosa del genere
D’altra parte come riportare indietro i rifugiati semplici? Ci sono accordi con qualche nazione , un piccolo numero puo essere rispedito indietro., Ma di fronte a centinaia di migliaia di persone, a milioni, come si fa a riportarli in paesi come Iraq o eritrea , non si vede come centinaia di migliaia di migranti possano esseri messi in centri che non siano lager da seconda guerra mondiale, ne come dare ad essi una sistemazione
Hanno sfidato deserti e mare non si fermeranno alle nostre frontiere