Pubblicato in " Appunti " aprile   2015 n 3 ,anno XII       HOME

 

 

PRIMATO DELL’ESECUTIVO

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 

 

Da parte di molti si lamenta il prevalere dell’esecutivo sul legislativo, del fatto che il parlamento, in sostanza, è chiamato sempre più spesso solo ad approvare quello che ha deciso  il governo senza poterlo effettivamente valutare e modificare

 Il concetto è sostenuto da molti costituzionalisti:  ad esempio in un recente intervento Zagrebelsky  scrive:

Viviamo un tempo esecutivo. “L’esecutivo” vorrebbe tutto. “Il legislativo” e “il giudiziario” dovrebbero essere nulla. Se vogliono contare qualcosa, sono d’impiccio. Il loro dovere è di adeguarsi, di allinearsi, di mettersi in riga. L’esecutivo deve “tirare diritto” alla meta, cioè deve “fare”, deve “lavorare” (e più non domandare). Il legislativo e il giudiziario, se non “si adeguano”, costringono a rallentamenti, deviazioni, ripensamenti, fermate: cose che sarebbero normali e necessarie, nel tempo degli equilibri costituzionali; che sono invece anomalie dannose, nel tempo esecutivo.

Il tempo esecutivo è anche, e innanzitutto, un tempo in cui la politica è messa in disparte. Chi parla di politica è sospettato d’ideologia

 

Certo pare un pò singolare  lamentarsi della eccessi di fretta  che si avrebbe nel governare  l’Italia se si pensa che  Renzi annunciava  le riforme in cento giorni, poi è passato a mille giorni, dopo 365 giorni  qualcosa è stato  avviato  ma niente ancora è  operativo, anche  Italicum e jobs act sono sempre di da venire Eppure Zagrebelsky  dice che questo è “ la politica al tempo dell’esecutivo”

In realta dal punto di vista teorico le osservazioni del Zagrebelsky sono  fondate : basta constatare  il  prevalere dei decreti legge che dovrebbero riguardare casi eccezionali e il ricorso continuo ai voti di fiducia . 

Ma i difensori della costituzione sembrano credere  che le istituzioni  funzionino effettivamente cosi  come prevede la costituzione e paiono  ignorare come   funzionino nella realtà . Zagrebelsky sembra credere che il parlamento sia una accolta di sagge persone scelte direttamente dagli elettori che esaminano  attentamente il pro  e contro di ogni legge: lasciamo quindi che svolgano il lavoro  assegnato dalla costituzione e non gli diamo quindi fretta che è contraria al ben  fatto.

Il problema è che viene ignorato come effettivamente funzionino le istituzioni che spesso è molto diverso  quello disegnato teoricamente  Ma in tutte le faccende umane il piano teorico, pure esso importante, è spesso diverso dall’andamento reale delle cose.  Per esemplificare: un tempo solo agli uomini era riservata la iniziativa di fare la corte alle ragazze ma solo in teoria: erano le  ragazze che con qualche sorriso, qualche lacrima e qualche battere di ciglia muovevano il mondodell’amore. Come si  diceva:  la donna sceglieva l’uomo che la avrebbe  scelta.

Un doppio  piano  lo si trova nel funzionamento delle istituzioni e della politica.

Osserviamo il funzionamento  reale dei parlamenti non solo in Italia ma in tutte le democrazie occidentali

 

Il parlamento non funziona come una commissione di esame o un consiglio di amministrazione  in cui ognuno esprime il suo parere personale, in cui si discute veramente del merito della decisione  SE cosi fosse  non avremmo una maggioranza e una minoranza prefissata  ma queste si formerebbero  ogni volta su ogni singola decisione. I parlamentari invece parlano e votano secondo le disposizioni del partito: in pratica quelli della maggioranza sono tutti favorevoli alle decisioni  del governo e le minoranze tutti contrari . Nessuno esprime  realmente il suo parere personale. In pratica le discussioni interminabili, le commissioni e sotto commissioni non esaminano niente, non danno pareri veri: fanno solo esercizio di retorica e di propaganda. A questo si aggiunga le migliaia di emendamenti che rendono impossibile ogni dibattito che abbia un minimo di serietà: se si volessero discutere pacatamente e attentamente ad uno a uno le migliaia di emendamenti che su ogni legge vengono presentati la nostra vita sarebbe troppo breve per approvare un sola legge.

 

Sarebbe impossibile  innanzitutto  che centinaia di persone ( da noi ben 630) potessero veramente discutere come fa una commissione di esame di 6 membri( gia cosi è difficile)

I parlamentari, in genere, non hanno alcuna competenza specifica sui provvedimenti che adottano: a livello generale, anche senza arrivare alle vette eccelse dei grillini, gia  le iene avevano mostrato l’infimo livello culturale di alcuni di essi

Le assemblea, quindi, in realtà non fanno le leggi ma  ratificano i provvedimenti del governo: se non lo fanno, il governo  cade a meno  che non  sia a carattere presidenziale 

Ii primato dell’esecutivo  dipende dalla  impossibilità dei parlamenti di fare realmente leggi: e questo avviene in tutte le  democrazie (reali) 

 

Per quanto riguarda la rappresentatività, nella realtà I parlamentari poi  non rappresentano personalmente affatto gli elettori: la maggioranza degli elettori non ha nessun idea di chi abbia eletto personalmente  e, anche quando si potevano esprimere preferenze, la stragrande maggioranza degli elettori non lo faceva  Gli eletti poi non rappresentano i propri elettori ma tutta la nazione ( divieto di mandato) e quando lo fanno  parliamo di clientelismo  (se non di voto di scambio)

 

Alla formazione dell’Unità il sistema elettivo era incentrato sui notabili ( che non era  termine negativo). In ciascun  distretto si presentavano le persone piu influenti, stimate che si dichiaravano abbastanza vagamente di destra o di sinistra ma poi agivano a proprio giudizio in parlamento. In seguito si delinearono i partiti:  il primo  e il modello  per tutti fu quello socialista in cui c’era una linea politica chiara e pubblica  che tutti i candidati si impegnavano a seguire. Attualmente l’elettore vota il partito e per esso spesso semplicemente il suo leader.

La gente se la prende  con Berlusconi se non si sono fatte le riforme, mica con l’impersonale parlamento: invece i ragazzi bocciati con la commissione e i condannati con i collegi giudicanti

 In effetti il ruolo nelle  democrazie parlamentari è quello di scegliere un governo, di controllare la sua attività e destituirlo  quando lo ritiene opportuno. E’ vero che la costituzione non si esprime in questi termini ma la sostanza reale è questa. 

 

Analogamente le democrazie storicamente costituite non danno all’elettore la facoltà di governare ma solo di scegliere periodicamente chi deve governare lasciando agli elettori solo un giudizio globale sui risultati che si sono avuti durante quella politica ( dire: “in conseguenza di quelle politica” sarebbe inappropriato )

 

A me pare che alcuni costituzionalisti dimostrano  di essere dei  professoroni nel significato  deteriore del termine,  di chi ha perso il contatto con la realtà perdendosi in un mondo fantastico che si è costruito 

La democrazia che viene delineata non solo non corrisponde a quella italiana  ( si capirebbe) ma nemmeno alle democrazie degli altri stati nel presente e nel passato, in questi 250 anni in cui la democrazia (reale, storicamente costituta) è stata quasi universalmente considerata la miglior forma  di governo ( o meglio la meno  peggiore).  Alla luce di una specie di repubblica platonica che viene definita  democrazia si vuole giudicare la vita reale delle nostre istituzioni senza tener alcun conto della realtà effettuale  che è invece il vero riferimento per chi fa politica. Ma il politico non viene giudicato da una commissione di esperti della costituzione ma dalla realtà effettiva.

 

Per cambiare  bisogna  rendersi conto della situazione reale, si deve immaginare una situazione che consideriamo migliore e quindi trovare  dei provvedimenti  che ci permettano di raggiungere la situazione  desiderata tenuto conto pero di tutte le  altre conseguenze che i provvedimenti possono comportare.

Alcuni paiono  ignorare completamente la situazione reale,  non danno  nessunissima indicazioni di provvedimenti  adottabili (  ne tanto meno delle loro conseguenze ) per raggiungere la situazione che  considerano  migliore

E come gridare che non ci deve essere la corruzione senza vedere se e soprattutto PERCHE esiste , senza indicare nessun provvedimento  e pensare che cosi la corruzione sparisca:

Non è che basta  immaginare il meglio ma è necessario rendersi conto della situazione reale da cui si parte e quale provvedimenti adottare