AFGANISTAN (1747-1978)
Dalla formazione dello Stato al colpo di stato comunista
iGovanni De Sio Cesari
( http://www.giovannidesio.it/
)
Indice:Introduzione Formazione dello Stato Il grande gioco Il disastro inglese Il protettorato inglese Indipendenza e modello turco Fra URSS e Occidente Il tentativo di modernizzazione
Da un secolo e mezzo l'Afganistan è entrato nell'immaginario occidentale: nell'immaginario, è vero, ma non nella conoscenza : i suoi territori hanno fatto da sfondo alla nostra immaginazione ma noi non conosciamo quasi niente di quel paese. Da quando nel 1843 un intero esercito inglese fu annientato fra i suoi monti (forse il peggiore disastro della storia coloniale ) la letteratura dell'Ottocento vi ambientò i suoi romanzi di avventura (Kipling, Salgari) e poi il cinema nel '900 ne riprese i temi (Il principe Assim, La carica dei 600, I lancieri del bengala), infine l'intervento sovietico (Rambo III), il governo talebano , l'attacco all'America, l'intervento degli Usa: tutti parliamo dell'Afganistan sotto l'urgere della attualità ma ben poco sappiamo della sua storia in particolare di prima che il colpo di stato comunista lo portasse all'attenzione dei media. Si stenta perfino a trovare a trovare fonti, per lo meno in lingua italiana.
Noi identifichiamo questo paese come il paese dei fondamentalisti islamici: ma l'Afganistan è ANCHE questo ma non SOLO questo :vi è anche un Afganistan che cerca la modernità. La tragedia afgana è nata proprio dallo scontro fra questi due mondi.
In questo articolo diamo un profilo essenziale degli avvenimenti dalla formazione dello Stato fino al colpo di stato comunista del 1978.
Il territorio fu quindi conteso fra India, Persia e popolazioni provenienti dal nord (Turcomanni e Mongoli).
La formazione dello stato è piuttosto recente e avviene alla meta del XVIII secolo.
Nel 1747 un capo locale, Ahmed Sha già a capo di un buon numero di cavalieri fu scelto come guida dai capi delle tribu Pashtun . Egli adottò il titolo “durr-i-durrani (perla delle perle) forse perché era uso dei suoi cavalieri portare un orecchino o forse ,come riportano altre fonti, in seguito a un sogno:il clan fu poi conosciuto con il nome di Durrani che è stato portato fino ai nostri giorni.
Ahmed Sha dapprima conquistò Kabul ed Herat e poi man mano le terre che costruiscono l’odierno Afganistan strappandole a potentati locali e a stati confinanti. Si rivolse quindi verso l’India combattendo contro mussulmani, indu e siks. Vinse la grande battaglia di Panipat (centomila combattenti) contro i Marhatta e arrivò fino a saccheggiare Delhi. Si costituì quindi un vasto dominio comprendente la maggior parte degli attuale Afganistan e Pakistan e parte dell’India. Tuttavia il dominio formato solo dalla forza militare non resse a lungo e i suoi domini si ridussero alla fine alle regioni dell’Afganistan di cui pertanto fu chiamato il “padre “.
L’Afganistan pertanto è costituito da quello che era rimasto dei suoi domini e non costituisce una entità etnica. In esso convivono molte etnie diverse che si estendono anche nei paesi confinanti. La etnia più numerosa e dominante e che costituì lo stato è quella dei Pashtun. Si tratta di uno dei popoli dell’india che vive anche nell’attuale Pakistan. Anzi alcuni gruppi vivono in estate nell’Afganistan e svernano invece in Pakistan. I Pashtun sono divisi in vari sottogruppi e in clan spesso rivali l’uno dell’altro.
La seconda etnia per quanto riguarda il numero è costituita dai Dari: si tratta in effetti di Iraniani .Le altre etnie principali sono:
Tagiki: di origine anche essi iraniana ma stanziati da lungo tempo nell’Asia centrale ,parlano un dialetto antico della Persia.: la maggioranza dell’etnia si trova nella repubblica ex sovietica del Tagikistan
Usbeki e Turcomeni:popolazioni di origine turcomanna (della stesso ceppo dei Turchi) e residenti in maggioranza nelle rispettive repubbliche ex-sovietiche.
Hazara: di origine mongola
Tuttavia va considerato che malgrado le differenze linguistiche tutti gli abitanti dello stato condividono la stessa cultura, la stessa religione, lo stesso modo di vivere
Lo stato costituito da Ahmed Sha aveva un carattere che poteva essere paragonato agli stati feudali dell’occidente medioevale. In effetti il potere centrale era limitato e lontano e il potere effettivo restava sempre ai potentati locali che riconoscevano più o meno genericamente il potere del re, potere la cui effettiva forza era legata anche alla sua personalità e prestigio
Tutti i sovrani dell’Afganistan appartennero sempre alla famiglia del fondatore al del clan degli Abdigali: si nota però che non esisteva il principio noto in occidente come “legittimismo” per cui alla morte del sovrano gli succede il figlio maggiore o in mancanza il parente più prossimo secondo regole precise e inderogabili. Come nell’Europa barbarica o nell’Impero Romano la successione non segue regole precise, generalmente il re stesso designa il successore ma questo comporta spesso faide all’interno della famiglia reale e il pericolo di guerre civili a ogni successione.
Dopo la morte del fondatore gli eredi non furono all’altezza del compito e l’Afganistan si dissolse in infinite entità locali più o meno in lotta fra di loro anche se tutti riconoscevano teoricamente il potere reale. Il re in effetti riusciva a controllare soltanto Kabul e il suo territorio.
Nel 1809 ci fu un primo trattato con gli europei, precisamente con gli inglesi che dominavano l’India . Nei decenni che seguirono L’Afganistan entrò allora in quello che fu detto " il grande gioco” fra Russia e Inghilterra durata per buon parte dell’’800. La Russia infatti si spingeva alla conquista di tutta l’Asia centrale mentre l’Inghilterra invece estendeva il suo dominio su tutta l’India: ciascuna delle due potenze sospettava che l’altra potesse inserirsi nella propria sfera di influenza : l’Afganistan per la sua posizione geografica veniva ad essere la chiave del conflitto in quanto, come abbiamo gia notato, solo attraverso questo paese è possibile passare dall’Asia centrale all’India. Le diplomazie dei due paesi pertanto ritenevano essenziale il controllo dell’Afganistan e lottarono a lungo indirettamente per esso per oltre 50 anni. La tensione venne meno dopo il congresso di Berlino del 1878 quando poi le due sfere di influenze si precisarono restando ben distinte ,nell’Asia centrale per la Russia e nell’India per gli Inglesi e l’Afganistan divenne uno stato cuscinetto.
Dost Mohammed fu sconfitto e fuggì nell’Asia Russa a Bukara. Sujia fu incoronato a Kabul e parte dell’armata inglese ritornò in India
Qualche anno dopo il resto della guarnigione inglese iniziò il ritiro. Nel gennaio del 43 l’esercito si apriva faticosamente il passo fra i monti innevati quando venne assalito :16.000 uomini, 4.000 soldati inglesi e indiani e 12 mila altri addetti al campo furono massacrati . Si dice che solo un certo dott Brydon riuscisse a salvarsi e a raggiungere Jalalabad. In effetti pochi altri ancora si salvarono e restarono prigionieri e ostaggi dei vincitori. Fu uno dei maggiori disastri di tutta la storia coloniale dell’Inghilterra , Quando questi avvenimenti furono conosciuti in Inghilterra e in Occidente nell'immaginario collettivo entrò il mito dei guerrieri afgani, della loro ferocia o della loro invincibilità, mito che ritroviamo nella letteratura dell'800 o anche nel cinema del 900
In effetti si trattava di un infortunio ,come spesso si verificarono nelle guerre coloniali: gli inglesi,che in effetti erano solo 4.000 mila combattenti ,furono presi assolutamente alla sprovvista fra monti innevati ,impossibilitati a una efficacia difesa: tuttavia la risonanza dell'avvenimento fu enorme e la sua eco arriva fino i nostri giorni.
Pochi mesi dopo Sujia veniva ucciso. Alla fine del 42 un corpo di spedizione inglese rientrò in Afganistan, prese Kabul e liberò i pochi superstiti prigionieri e in questa occasione il gran bazar fu dato alle fiamme.
Tuttavia Dost Mohammed recuperò il trono senza che gli inglesi si opponessero. In seguito siglarono anche un trattato di amicizia e lo appoggiarono anche nella conquista di Herat che era stata presa dagli IranianiNel 57 poi gli Inglesi furono impegnati nella rivolta in India dei Sepoy che minacciò seriamente il dominio inglese in India.
Un esercito inglese di 40
mila uomini invase da tre direzione l’Afganistan e inutilmente Shere Ali cerco
un aiuto dallo zar e dovette rifugiarsi nel nord a Mazar el Sharif dove mori
poco dopo.
Di fronte all’avanzata degli inglesi il successore, suo figlio Yaqub firmò un accordo con gli inglesi accettando una specie di protettorato secondo il quale gli Affari Esteri erano amministrati dagli inglesi che occuparono anche alcune zone di frontiere ed ebbero la possibilità di aver guarnigioni in alcune località.
Dette impulso anche allo sviluppo tecnologico chiamando tecnici europei. Alla sua morte si vide anche il buon risultato che ascese al trono il figlio designato Habibullah senza che ci fosse la solita guerra interna fra gli eredi possibili. Il nuovo re segui la politica paterna.
Nella Prima Guerra Mondiale l'Afganistan si mantenne neutrale malgrado le opposte pressione della Turchia e dell’Inghilterra per entrare in guerra.
L'INDIPENDENZA E IL MODELLO TURCO
Habibullah mori assassinato nel 1919 senza lasciare un erede designato . Tuttavia il figlio Amanullah riuscì a prendere il trono con l’appoggio dell’esercito.
Innanzi tutto gli Afgani attaccarono di sorpresa gli inglesi e i Pasthun si unirono d ambedue i lati del confine nella lotta contro gli inglesi. La guerra si risolve rapidamente con la rinuncia degli inglesi del protettorato sull’Afganistan da parte dell’Inghilterra e quindi con la sua piena indipendenza.
Si crearono buoni rapporti anche con la Russia dove nel frattempo era scoppiata la rivoluzione bolscevica
La politica interna si ispirò al modello di Kemal Ataturk in Turchia.Questi trasformò la Turchia in uno stato moderno, laico, ispirato al modello europeo e insieme a un forte nazionalismo. La stessa politica fu perseguita in Afganistan. Il re dette impulso all’esercito nazionale abolendo gli eserciti tribali arruolandone gli elementi che lo desiderassero nell’esercito nazionale. Fu adottato il calendario solare occidentale,il sistema metrico decimale,fu istituita l’educazione nazionale per ambo sessi, fu incoraggiato l’uso degli abiti occidentali e scoraggiato l’uso del velo per le donne. Si mosse in direzione del laicismo, si limitò il potere dei capi religiosi. Si adottarono moderni codici penali, civili e commerciali. Ma il paese non resse all’irrompere di tante novità: l’Afganistan era ben più arretrato ed isolato della Turchia che aveva avuto pure secoli di vicinanza con gli Europei. Nel 1928 scoppio la rivolta a Jalalabad fra i Pashtun che marciarono sulla capitale. Molti soldati dell’esercito regolare disertarono e allora il re Amanullah abdicò e fuggì in Europa dove mori nel 1960 a Zurigo.Per un breve periodo di tempo, dal gennaio all’ottobre del 29 , il potere fu tenuto da Habibullah Kan, un tagiko che gli avversari per disprezzo chiamavano Bacha-is-aqqao (figlio di portatore d’acqua). Scoppio presto la rivolta dei Pashtun che rimise sul trono un membro della famiglia tradizionale, Nadir Sha, mentre Habibullah fu catturato e giustiziato
Il nuovo sovrano MUHAMMAD NADIR SHAH, (1929-33) abolì la maggior parte delle riforme del precedente e il potere dello Stato tornava ad essere debole rispetto a quello nuovamente in crescita dei clan e dei capi religiosi. Scoppiarono disordini e rivolte e i sovietici spesso attraversarono il confine per inseguire Usbeki in rivolta che trovavano aiuti presso i loro compatrioti dell’Afagnistan. Nel 31 fu promulgata una costituzione che istituiva una monarchia formalmente costituzionale: il potere però restava nella realtà ai poteri tradizionali del re ,della sua corte e dei clan. Si dette anche enfasi ai principi religiosi per placare i più intransigenti. Non si riuscì a formare un esercito nazionale efficiente : comunque fu fatto qualche progresso in campo economico. Il re fu assassinato nel ’33 da un componente di un clan rivale.
MOHAMMAD
ZAHIR SHAH, (1933-73)
Dal
33 al 53 il governo fu affidato agli zii del re.Ci si rivolse a tecnici
tedeschi, giapponesi e italiani per evitare
egli invadenti vicini inglesi e russi. Allo scoppio
della Seconda Guerra Mondiale, benchè l’Afganistan si dichiarasse neutrale
tuttavia Russi e Inglesi erano
preoccupati per la presenza di tecnici dell’Asse e intimarono il loro
allontanamento. L’Afganistan dichiarò illegittima la richiesta,
tuttavia la accolse per evitare di seguire la sorte dell’Iran che per aver
ignorato una simile richiesta era stata occupata da Russi e Inglesi.
La
guerra poi aprì in India una ampio mercato ai prodotti agricoli dell’Afganistan
Subito dopo la guerra gli USA finanziarono progetti di irrigazioni sostituendosi
praticamente agli inglesi nel
loro ruolo tradizionale.
La
fine del dominio inglese in India portava alla ribalta la questione dei Pashtun
che si trovavano ai due lati del confine e che provocò tensione e anche qualche
scontro fra Afganistan e il nuovo stato che si era formato: il Pakistan. Si trovò un accordo
per i confini ma restava sempre una tensione con il Pakistan
che spingeva inevitabilmente l'Afganistan
verso la Unione
sovietica
Si crearono scambi commerciali con petrolio e manufatti sovietici contro lana e cotone afgano. D’altra parte si cercava anche di bilanciare questi legami con rapporti con gli USA.
Si
cercò anche di modernizzare il paese appoggiandosi ai giovani educati in
Occidente Si convocò l’assemblea nazionale. Si tolleravano la attività dei
gruppi di opposizione.Il più importante di tali gruppi era costituito da
Wikh-i-Zalmayan fondata a Qandahar nel 47, un movimento giovanile che formò un
forum di discussione politica e culturale nei quale non mancavano critiche alla
monarchia e anche all’Islam stesso. I giornali erano critici con il governo e
chiedevano un sistema politico più aperto
Tutto
ciò porto alla ribalta i giovani e fu nominato primo ministro il cugino del re Mohammad
Daoud,
Nel
1959 nella celebrazione del quarantesimo
anniversario della indipendenza per sua disposizione le mogli dei ministri
apparvero senza velo: quando gli esponenti religiosi protestarono egli li sfidò
a citare un solo una sola sura del corano nella quale fosse espressamente
prescritto. Quando continuò la protesta egli ne
fece imprigionare alcuni per una settimana.
In
campo sociale ed economico si procedette con cautela e con qualche successo
Cercò
una equidistanza fra Russia e Stati Uniti sperando di guadagnare il più possibile dalla loro rivalità
Gli
USA desideravano che l’Afganistan entrasse nel patto di Bagdad (con
Turchia,Iraq, Iran e Pakistan) in funzione antirussa ma Daoud rifiutò. Tuttavia
gli aiuti Usa si interruppero solo nel campo militare nel quale invece entrarono i
Russi con materiali e assistenza.
Ma
la politica di Daoud fu travolta
dall’acutizzarsi della questione Pashtun
Nel
1958 prese il potere in Pakistan il
generale Mohammad Ayub Khan e le relazioni peggiorarono fino al limite dello
scontro armato. Le relazioni fra i due paesi furono interrotte e le frontiere
chiuse Gli Usa cercarono di mediare ma senza successo: fu impossibile vendere i
raccolti afgani e allora l'URSS si offri di comprarli.
Essendo
ormai precipitata la situazione nel 1963 il re chiese le dimissione di Daoud.
Questi forse avrebbe potuto resistere grazie al controllo che esercitava
sull’esercito ma accettò di ritirarsi.
Il re cominciò a esercitare direttamente il potere nominando come primo ministro Muhammad Yousuf, un tecnocrate educato in Germania.
IL TENTATIVO DI MODERNIZZAZIONE
Il
nuovo governo ebbe subito una svolta e ristabilì relazioni diplomatiche e
commerciali con il Pakistan.
Nel
1964 fu preparata una nuova
costituzione e fu convocata una "loya jirgah" che includeva oltre i membri
tradizionali (capi clan e esponenti religiosi) anche membri dell’assemblea
nazionale, del senato ,della corte
suprema. 166 delegati eletti nelle province e 54 membri designati dal re,
in tutto 452 membri fra cui 6 donne.
L'assemblea approvò la nuova costituzione che fu proclamata dal re: in essa
veniva proibito ai membri della famiglia reale (compreso il re ) di partecipare
alla politica, i diritti individuali erano difesi fortemente a scapito di quelli
tribali. Fu stabilito che Afgano avrebbe indicato tutti i cittadini dello stato
mentre prima con il termine si indicava soprattutto i Pashtun
I
conservatori religiosi furono costretti ad accettare provvedimenti prima
considerati intollerabili L’islam fu proclamato “sacra religione dell’Afganistan”
ma un effetti sembrava che fosse stata messa in disparte come in reliquario.
Benchè un articolo affermasse che nessuna legge poteva essere proclamata che
fosse in contrasto con l’Islam tuttavia le leggi erano quelle dello Stato e la
Sharia poteva essere usata solo in mancanza di una legge specifica dello Stato
La
giurisdizione religiosa fu inglobata in quella civile che sostanzialmente
predominava sull’altra
Si
creò un parlamento bicamerale anche se il potere restava pero sostanzialmente ancora nelle mani del re
Nell’assemblea
vi erano tutte le tendenze di
destra, di sinistre, dei nazionalisti Pashtun ,dei religiosi mussulmani ,dei
sostenitori e dei contestatori del re
Il
re nominò primo ministro Mohammad Hashim Maiwandwal
Nel
gennaio del 65 fu fondato il Partito Popolare Democratico dell’Afganistan di
ispirazione comunista (PDPA scondo
le iniziali in inglese) da un piccolo numero di seguaci di Nur Mohammad
Taraki e di Babrak Karmal che
guadagnarono quattro seggi
parlamentari .Fu fondato anche il giornale comunista Khalq (le masse) Nel
'67
Il partito però si divise in due fazioni nemiche :il Khalq diretto da Taraki
e il Parcham di Karmal.
La divisione era più che altro personale ma si richiamavano a diverse prospettive: il primo propriamente alle classi lavoratrici e il secondo a una realtà più ampia includendo anche ambienti della classe media e inoltre si estendeva anche a non Pashtun
Il
Pacham fu favorito dal re che invece ostacolò il khalq
Nel 1969 il nuovo parlamento fu dominato dai conservatori ,uomini di affari e proprietari. Ci fu una generale stasi politica che creò un notevole scontento e lo stesso re fu accusato di non sostenere sufficientemente il suo primo ministro
In questa situazione di instabilità Daoud, preparò un colpo di stato
Nel 1973 mentre il re si trovava all’estero in Italia per cure mediche un gruppo di militari prese il potere quasi senza spargimento di sangue. E cosi dopo 226 anni la monarchia ebbe termine.
Daoud
l’anno dopo fondò un proprio "Partito della Rivoluzione Nazionale"
e comunque collaborò anche con i comunisti che ebbero posti chiave, Negli
anni seguenti, pur restando alleato con l’URSS tuttavia si forzò di
mantenere buoni rapporti anche con l’Occidente
vedi anche IRAQ