Pubblicato in " Appunti " ottobre 2019 anno XVI n 10 HOME
La politica dei vaffa
Giovanni De Sio Cesari
Io credo che non si possa discutere sensatamente di politica come se si fosse a un derby Lazio Roma con opposte tifoserie, dicendo che quello è un cazzaro, un traditore, quell’altro un deficiente, che si sono i piddioti, il merdume, gli approfittatori e i poltronisti e cosi via
Consideriamo pure che i politici . Salvini come
Berlusconi , Renzi e tutti gli altri hanno o hanno avuto milioni di voti :
considerarli solo degli sciocchi e/o imbroglioni significa dire che milioni di
italiani che non pensano come noi siano degli sciocchi e/o degli imbroglioni (
mentre quelli che pensano come noi sono onesti e/o intelligenti)
La cosa non è solo offensiva, contraria alla democrazia che si fonda sulla
liberta di pensiero ma anche e soprattutto stupida. Ciascuno ha le sue ragioni,
vede la realtà in un certo modo, fa proposte che presenta come giuste per la
collettività, ogni cosa può essere vista sotto prospettive diverse: considerare
la nostra come l’unica possibile mi sembra una affermazione infantile
Ognuno sostiene le sue idee, come è ovvio, ma non significa che tutti gli altri
siano degli imbecilli e/o imbroglioni
Ciascuno di noi può pensare quello che vuole
senza che la cosa abbia grande rilevanza. Ma se un personaggio viene seguito da
milioni di persone allora si pone il problema di capirne il motivo. in che modo
interpreta le esigenze, i sogni, le paure e quanto altro delle masse Alla fine
il personaggio può anche essere pure una persona mediocre, magari inconsapevole
, gretto che pensa solo al suo piccolo interesse ma quello che muove le masse
sono sempre grandi cause
Esemplificando: il fascismo non nasce perchè un tizio chiamato Mussolini
comincia a dire un sacco di sciocchezze e falsità ma vi sono profonde cause
storiche, sociali, culturali, economiche che in tutto l’Occidente portarono al
sorgere dei fascismi Passando al presente se Salvini porta una partito dal 5% al
35% in qualche anno ci saranno pure delle cause profonde e generali : non si può
spiegare la cosa dicendo che si tratta solo di un pagliaccio che dice
sciocchezze, anche se la cosa fosse vera
Questo modo di parlare si è diffusa anche nella stessa classe politica , Grillo e Salvini sono solo gli esempi più pittoreschi
Io credo che lo sviluppo abnorme della tendenza
al vaffa vada ricercata in un fenomeno storico recente Un tempo la gente
pensava che il politico doveva essere persona di competenza e quindi colta, con
esperienza, con lunga carriera politica
Di fronte pero alla crisi generale della società, alla inversione della
secolare tendenza allo sviluppo per cui ogni generazione si aspettava maggiore
prosperità della precedente la gente, come avviene sempre in politica, ne ha
dato tutta la colpa alla classe dirigente
E’ nata allora la strana idea che la casta sia tutta corrotta ed incapace contrapposta al popolo tutto onesto e competente per cui essere un politico di professione colto e con grande esperienza viene caratterizzato come uno della casta quindi un corrotto e un incapace . Essere incolto, rozzo, senza esperienza pare invece caratterizzare come uno del popolo e quindi onesto e capace.
Ad esempio certamente Salvini è persona rozza e ignorante: basta vedere la differenza con il discorso del professore Conte. Tuttavia il fatto che parla come uno del popolo fa si che uno del popolo si identifica con lui mentre il forbito discorso di Conte crea un abisso con uno del popolo Lo stesso discorso vale per le grossolane battute urlate da Grillo
Questo modo di pensare in Italia è stata portato
all’estremo dai grillini che proponeva i politici come semplici portavoce degli
elettori e non come governanti
Per fortuna questa follia sembra essere dissolta nel M5S al primo sole della
politica
Vediamo alcuni luoghi comuni collegati ai vaffa
I politicanti sono attaccati alle poltrone ma importanti sono le cose da fare. il rimedio grillino sarebbe la regola dei due mandati al massimo Consideriamo innanzi tutto che chi fa politica desidera il potere: i San Francesco, i benefattori dell’umanità non fanno politica, non si presentano alle elezioni, non ambiscono a fare i sindaci o i deputati Consideriamo pure che fare politica è totalizzante, significa quasi sempre lasciare le altre occupazioni. Se Di Maio e gli altri grillini sono impegnati in otto anni di mandato politico più il tempo per arrivare a candidarsi, una volta terminato il loro ufficio politico che altro potrebbero fare ? La politica non può essere un lavoro a tempo precario: che senso avrebbe mandare a casa chi ha raggiunto una certa esperienza politica per rimpiazzarlo con altri senza esperienza: chiaramente è una follia
D’altra parte non c’è un contrasto di base fra potere e programmi e ideali politici: in politica per attuare un programma occorre raggiungere il potere: le famose poltrone sono la condizione sine qua non di qualsiasi azione di governo
Tutti i politici dicono cose non vere: dicesi
propaganda; Il politico non dice il vero e nemmeno quello che pensa ma quello
che giova alla sua causa cosi come fa un avvocato
Penso al caso estremo di un Togliatti che magnificava Stalin, eppure nessuno
come lui conosceva i suoi spaventosi crimini Ma non si puo liquidare Togliatti
dicendo che era un mentitore anche se è vero: bisogna considerare la
aspettative escatologiche che segnavano il comunismo del tempo
Chi aumenta le tasse non lo fa per malvagità ma
perche lo ritiene necessario anche a costo di diventare impopolare (si definisce
responsabile)
Non si può dire che alcuni sono progressisti ( inteso come il bene) ed altri
regressisti (inteso come il male) che alcuni sono per il popolo e altri invece
contro
Vediamo qualche caso specifico di attualità riferendosi a Salvini ma solo per fare un esempio, non intendiamo entrare nel merito politico
Si è parlato del tradimento di Salvini
Ma la categoria tradimento non esiste in
politica se non a livello propagandistico Nel medio evo vi era un giuramento di
fedeltà fra il signore e i vassalli e allora si parlava di fellonia: ma anche
allora la fellonia era prassi pressocchè generale. Ciascun politico segue gli
interessi che persegue : invece la differenza è fra interessi personali e quelli
generali o di ideali politici. Una cosa è il politico che per non perdere il
seggio passa da un partito all’altro, altro invece è rovesciare un governo
perchè si ritiene di poter cosi realizzare i propri iprogrammi politici
Nel caso in questione mi pare che Salvini sia nella seconda categoria mentre la
coalizione che si è formata per non votare sia mossa soprattutto dal timore
personale di perdere il seggio Ma è importante osservare che tutto questo non
significa necessariamente che una nuova coalizione fondata su interessi
personali sia necessariamente un male, potrebbe anche essere un bene
Si è detto che Salvini si è dimostrato un
pagliaccio nell esibire simboli religiosi in un manifestazioni politiche
Certamente è vero : nessuno pensa che sia un credente e in più direi che è
irrispettoso dei sentimenti religiosi di tanti italiani: nessun democristiano ha
mai fatto un gesto del genere
Pero, detto questo, non abbiamo certo risolto la questione. Dobbiamo innanzi
tutto considerare che i suoi atteggiamenti sembrano essere eccezionalmente
efficaci se in poco mesi raddoppia i suoi voti e chiederci perchè
Consideriamo poi che la religione come istrumentum regni, sfruttare cioè la
religione per il potere è cosa antichissima e costante tanto che Marx considerò
questa l’origine e l’essenza della religione. D altra parte molti personaggi
storic,i da Napoleone a Mussolini, pure non essendo credenti . ritennero
necessario un accordo con la Chiesa che fu essenziale al loro successo
Soprattutto per il caso Salvini ( e in genere il sovranismo ) bisogna
considerare un aspetto specifico, di grande importanza
Ogni religione è sempre due cose: una credenza (etica) e una civiltà (cultura)
che talvolta entrano in conflitto. I sovranisti fanno un punto di forza nella
difesa della nostra identità culturale e quindi si pongono a difesa delle
tradizioni cristiane mentre i credenti sono tolleranti e accoglienti. Accade
allora che siano i non credenti a volere il presepe a scuola e a non volere le
moschee mentre i veri credenti lo accettano.
Nel caso specifico il papa esorta all’accoglienza dei migranti in base all’etica
cristiana, mentre i non credenti li respingono in nome della difesa della
civiltà cristiana (ricordate pure la Fallaci)
Ora concludendo io penso che parlare di politica
significhi discutere di argomenti del genere e non limitarsi a deridere gli
avversari , parlando di pagliacci, lordume, di grullini, di pidioti e cose del
genere
Per parlare sensatamente occorre esaminare dei successi e degli insuccessi ,
delle cause, delle idee, dei modi L analisi politica è la critica storica
rivolta al presente: non si è mai visto uno storico che da del cazzaro a
Napoleone, del merdume ai liberali, della faccia di c. a Francesco Giuseppe