Pubblicato in " Appunti " agosto 2018 anno XV n 8 HOME
IL RINNOVAMENTO DEL PARTITO DEMOCRATICO
Giovanni De Sio Cesari
IL RINNOVAMENTO DEL PARTITO DEMOCRATICO
Sul crollo elettorale del PD si parla della mancanza di coordinazione, di forma partito, di congresso, di rapporto centro periferie, del carattere autoreferenzIale di Renzi: ma si tratta di aspetti secondari: basta notare che tutti questi aspetti sono ancora più marcati nei partiti vincitori delle elezioni
La vera causa mi sembra invece la poca chiarezza delle scelte: l elettore comune. non capisco cosa sceglie il PD:
· sul tema dell’immigrazione : dobbiamo chiudere le frontiere rigidamente ( Menniti) oppure i rifugiati hanno diritto all’accoglienza, abbiamo bisogno di immigrati per motivi anagrafici e/o economici ?
· Sul tema della globalizzazione: dobbiamo muoverci verso una maggiore regolamentazione di essa o verso un maggiore apertura ?
· Sul tema della UE: dobbiamo opporci energicamente alla politica economica attualmente dominante in essa (cambiar verso alla UE) o dobbiamo adeguarci maggiormente ?
· Sul tema della povertà: abbiamo un piano per contrastarla o dobbiamo solo aspettare che la risalita del PIL la faccia regredire?
Attualmente essa pare divisa fra due componenti: una diciamo tradizionalista che ripete gli stessi schemi e gli stessi slogan come se il mondo fosse quello di 30 o 50 anni e una seconda componente che ha abbracciato in toto e acriticamente un radicale liberismo : nell’uno e nell’altro caso è destinata all insuccesso. Nel primo caso perche fuori della realtà, nel secondo perche la gente sceglie sempre l originale (liberista) e non l imitazione (socialista )
Certamente la sinistra deve rinnovarsi se non vuole sparire
Mi sembra che due punti fondamentali vanno attualizzati : i ceti rappresentati e l internazionalismo (e quindi i migranti )
I CETI RAPPRESENTATI
Il socialismo aveva come base gli operai perche il socialismo è nato come reazione all’estrema miseria degli operai dell 800 che quindi dovevano costituire il motore del cambiamento. Con il tempo, però, per operai si è inteso più ampiamente i lavoratori dipendenti meno qualificati e meno pagati contrapposti ai padroni e a quelli che guadagnano molto (alcune professioni e dirigenze) Ma le condizioni degli operai ( in senso generale) ) sono vistosamente migliorate e la frattura attuale è quella fra garantiti e non garantiti, fra quelli che mantengono ancora le vecchie garanzie e quelle che non le hanno più Gli operai di ieri corrispondono quindi ai precari, ai working poor, a quelli a rischio povertà, ai nuovi poveri Per esemplificare. quelli che corrono in bicicletta con qualunque tempo, senza limiti di orario per portare a case pietanze preconfezionati e non hanno garanzia di nessun genere (malattia, maternitò, ferie: non pensiamo solo ai salari ) La sinistra. diciamo cosi, tradizionale ( e i sindacati ) si riferisce alle condizioni degli operai dei dipendenti cioe dei garantiti La sinistra invece deve mettere al centro il problema dei non garantiti Attualmente mi pare che non se pone proprio il problema nella convinzione che solo lo sviluppo di per se puo risolvere il problema : ma non è cosi e comunque non è mai stata la soluzione proposta dalla sinistra : perche allora l elettore non dovrebbe preferire la destra economica liberista
in particolare la condizione degli ultimi è la prova della validità di tutto un modello : una società in cui la povertà aumenta va verso la catastrofe per tutti, L elettore della sinistra ritiene fondamentale il ruolo dello stato nella promozione sociale, nella progressività fiscale, sugli ammortizzatori sociali , altrimenti voterebbe la destra, naturalmente
Il fatto è che nel quadro economico attuale il mercato domina del tutto la politica alla quale resta solo l ordinaria amministrazione ( un po come ai sindaci rispetto allo stato) Come è possibile la progressività fiscale se le grandi imprese scelgono paesi più convenienti , se i ricchissimi possono trasferirsi fiscalmente all’estero, se qualunque impresa può delocalizzare dove trova condizioni piu favorevoli , se i capitali vagano liberamente per il miglior profitto , se gli aiuti di stato sono vietati
Quando si è cercato di tassare le barche di lusso i proprietari le hanno s trasferito in Dalmazia: se tutto questo, ed moltissimo altro. è possibile allora bisogna tassarle meno degli altri , se non vogliamo perdere tutto
Predomina anche nella sinistra l idea che vi sia una sola politica economica possibile e le alternative sono solo errori e ignoranza Una specie di assolutizzazione delle politiche ora predominanti . Se alcuni cittadini sono in situazioni terribili ( si riconosce che ci sono ) non si può fare niente o poco Una specie di hegelismo economico o meglio di marxismo alla rovescia Ma non è vero: vi sono e vi sono sempre state molte alternative come avviene sempre nelle cose umane Nessuna delle regole che osserviamo viene da qualche divinita o da un oscuro fato o semplicemente dal concatenarsi degli eventi : abbiamo sempre delle scelte come è dimostrato dalle tante scelte diverse che hanno fatto comunità , popoli e civilta diverse
Sarà senza altro vero che l italia non è mai stato un paese liberista
Pero in questo modo l Italia ha avuto uno miracolo economico che considerando i punti di partenza puo considerarsi superiore a quello tedesco I giapponesi hanno fatto ancora meglio con un sistema da clan feudale, cosa che noi considereremmo una arretratezza medioevale
Ma poi a pensarci bene perche mai l italia che è un paese orientato a sinistra avrebbe dovuto abbracciare il liberismo e ancora è piu singolare mi pare ad esempio il rimprovero al PD di non essere genuinamente liberista: e perche mai dovrebbe esserlo? E vero che Berlusconi ne parlava sempre : ma ogni tentativo confusamente liberista è stato sempre bloccato dalla Lega e da AN forze di destra non liberista
INTERNAZIONALISMO
La sinistra ottocentesca si caratterizzà per l internazionalismo proletario. L idea era che tutti i lavoratori del mondo avrebbero dovuto unirsi contro i capitalisti che riuscivano a mantenere il loro potere solo e soprattutto spingendo i popoli gli uni contro gli altri, una specie, si direbbe, di distrazione di massa. L idea a volte ha funzionato ( comintern ) a volte no ( Prima Guerra Mondiale) perche comunque i contrasti fra nazioni, fra civiltà, fra economie esistono effettivamente e non sono una invenzione dei malvagi capitalisti Una seconda e più importante componente dell internazionalismo è stata l’idea che il capitale, le grandi multinazionali hanno una dimensione sovranazionale e quindi più facilmente possono eludere ogni controllo politico e sfruttare i popoli più poveri : i no global di Genova ad esempio Si creerebbe un immenso esercito di riserva composti da miliardi di africani, asiatici e sud americani Contro il grande capitale i popoli dovrebbero unirsi
Ora vediamo il mondo attuale; l idea che le borghesie e i capitalisti spingano i popoli l uno contro l’altro appartiene al passato ( ammesso pure che fosse vera nel passato,) La dimensione globale del capitale invece si è effettivamente attuata con una ampiezza mai vista prima ma soprattutto si è affermato un mercato globalizzato che rende vano ogni e qualunque intervento dello stato che agisce a livello locale Il mercato (liberismo) ha stravinto sulla politica (socialismo ) In teoria possiamo pensare a uno stato o un ordinamento a livello mondiale ma questo è impossibile almeno per le prossime generazioni: nessuno puo pensare seriamente che gli operai cinesi o africani abbiano gli stessi salari e condizioni degli europei Una azione dello stato a difesa dei lavoratori ( che è la essenza del socialismo) è possibile solo se in qualche modo si ripristina il sovranismo L’intenazionalismo di sinistra diventa allora la possibilita degli stati di guidare l economia
GLI IMMIGRATI
Ì’afflato internazionalista ha reso piu sensibile la sinistra al mondo dell immigrazioni che appaiono come i poveri da sostenere in qualche modo Tuttavia due considerazione
I migranti non sono affatto i poveri del loro mondo come lo erano i nostri in America. Rappresentano quella che potremmo definire una ceto medio locale che ha una certa disponibilità di danaro (il viaggio costa molto) e intraprendenza soprattutto Nel momento in cui lasciano il loro paese lo impoveriscono soprattutto del capitale umano di persone capaci
Nei paesi occidentali inevitabilmente contribuiscono a fare concorrenza ai piu poveri fra di noi, ai precari e quindi contribuiscono al benessere dei piu ricchi ma inevitabilmente riducono il benessere di piu poveri
Alla fine sono l altro aspetto della globalizzazione: le merci sono prodotte all’estero dai più poveri con poveri salari, i poveri vengono da noi e le producono con salari piu bassi dei nostri Nell’uno e nell’altro caso il risultato è che i più poveri fra noi stanno peggio e i più ricchi meglio
CONCLUSIONE
Il fatto è che molti non hanno compreso che i movimenti cosi detti populistici hanno ragioni sociali profonde e pensano solo che sono frutto di errori, ignoranza, stupidita
A me pare che non si riesce a capire quello che effettivamente sta succedendo, un fatto senza precedenti in tempo di pace La povertà tradizionale è sempre esistita ed è ineliminabile ; i pittoreschi barboni, i fuori testa, i drogati e simili Possono costituire diciamo un quarto di tutti i poveri Ma restano allora oltre quattro milioni di nostri connazionali che stentano anche a comprarsi sufficientemente da mangiare e che appena 15 anni fa non esistevano
Tutto questo non nella arretrata Eritrea ma in un paese ricco come l Italia in cui i ristoranti sono sempre pieni, con centri commerciali affollati, con infinite case vacanze
In certi giorni evito di passare per il centro storico della mia citta tante è la folla di turisti, cioe di famiglie che possano permettersi di spendere qualche migliaio di euro per una vacanza Eppure ci sono milioni di persone che mancano dei pochi euro che servono per nutrirsi e debbono avere aiuti alimentari: non si vedono, di loro poco o niente si parla . Ogni giorno sentiamo dello zero virgola qualcosa delle borse, della produzione del PIL e poi infinite altre cose. ma nessuno presenta gli indici di quanti ogni giorno sono aumentati i nuovi poveri
Il mondo sta cambiando profondamente, in meglio o in peggio chi sa . il cambiamento puo essere guidato da gente impreparata, da improvvisati politici come Salvini, Di Maio o Trump oppure da gruppi politici organizzati e competenti A mio parere il PD dovrebbe impersonare questa seconda alternativa
SE il PD malgrado i suoi esponenti capaci e preparati ha perso e il M5S ha stravinto malgrado la assoluta impreparazione dei suoi esponenti è perchè i secondi hanno almeno percepito il problema e i primino
Quello che puo fare la sinistra per non sparire è recuperare la sua ispirazione, porsi il problema dei piu poveri e proporre soluzioni più ragionevoli ed effiaci di quelle dei partiti populisti : non si tratta di rincorrerli o di contrastarli ma di sfidarli