Pubblicato in Italianotizie 02/05/22 Home
La guerra in Ucraina vista dall’Occidente
Giovanni De Sio Cesari
La guerra in Ucraina ha aperto sfondi da Guerra Fredda: sembra quasi che si rinnovi lo scontro che per 40 anni a ha visto la contrapposizione a livello mondiale fra un mondo comunista guidata dalla Russia e un mondo capitalista ( libero, se preferite ,) guidato dagli USA) che si è combattuta in tutto il mondo con milioni di morti (la guerra non fu fredda dovunque)
C’è chi vede nella guerra in Ucraina una minaccia della Russia a tutto l’Occidente e chi, al contrario, una minaccia americana alla Russia per cui in fondo gli aggressori stranamente non sarebbero i Russi quanto gli americani
A noi sembra che ne l’una nel l’altra interpretazione abbiano una qualche base nella realtà e, a ben vedere. motivi veri di uno scontro epocale non sembrano affatto sussistere
Vediamo la minaccia Russa
C’è chi pensa che la Russia, se non sarà fermata in Ucraina, continuerà la aggressione anche contro l ‘Europa, si proietta su ogni compromesso, ora possibile, l’ombra di quell’ accordo di Monaco che, mostrando la debolezza dell’Occidente, incoraggiò la Germania Nazista a scatenare in seguito la II Guerra Mondiale (ammesso che poi sia storicamente vero)
Ma niente può far pensare che la Russia possa mai uscire dai confini che furono della ex URSS per aggredire l‘Europa. Innanzi tutto non ne ha assolutamente la forza militare come appare del tutto evidente dalla difficolta che incontra nella attuale campagna militare.
Soprattutto non si vede poi perchè mai dovrebbe imbarcarsi in una cosa del genere Bisognerebbe vedere la guerra come uno scontro fra liberta e dittatura come ai tempi del comunismo. Ma l situazione è del tutto diversa: il comunismo era qualcosa che per sua intima natura doveva espandersi in tutto il mondo, non era concepibile solo in alcuni paesi, se non in linea provvisoria: capitalismo o comunismo in tutto il mondo: questo era la questione.
Ma
attualmente la Russia ( o la Cina o l’Egitto o la Turchia) o Putin o nessun
altro dittatore al mondo pensa di soffocare la democrazia nei paesi
occidentali: non pensano nemmeno lontanamente di potervi imporre dittature o
democrazie autoritarie: sarebbe una evidente sciocchezza.
Siano noi occidentali che vogliamo che la democrazia, i diritti umani, la
parità dei sessi, i diritti degli omosessuali cioè che il nostro modo di
pensare si affermi in tutto il mondo perché pensiamo che noi siamo la
civiltà superiore che deve diffondersi nel mondo Nel resto drl mondo ci si
accontenta di mantenere i propri principi di vita .
D’altra parte non è che l Occidente entri in conflitto con ogni e qualunque
dittatura , o paese illiberale. Anzi volendoci affrancare dal gas russo ci
rivolgiamo a paesi del Medio Oriente e dell ‘Africa che certo non sono più
liberali della Russia.
Il conflitto Russia Ucraina non puo considerarsi uno scontro fra
democrazia piena e democrazia autoritaria. Ne gli Ucraini ne i Russi lo
considerano tale.
Nell’anniversario del 25 aprile si è cercato di assimilare la lotta degli
Ucraini a quella partigiana con diverse sfumature politiche. Ma la lotta
partigiana era guerra contro il nazi- fascismo, era combattuta non contro i
tedeschi in quanto tali ma perché nazisti che a loro volta era appoggiati
dagli italiani fascisti. Era lotta fra sistemi di governo, che qui invece
c’entrano ben poco.
Non è nemmeno poi tanto vero che ci sia una piena democrazia in Ucraina. Le
classi dirigenti sono estremamente corrotte, le elezioni poco attendibili.
Ci fu la Rivoluzione Arancione per abbattere il governo legale, poi nuove
discusse elezioni e i nuovi governanti litigarono fra di loro: l’anima della
rivoluzione, Julija Tymošenko, ( che per caso conobbi direttamente senza
sapere chi fosse) fu addirittura incarcerata con accuse ridicole. Poi nel
2014 altri scontri sanguinosi a Maidan ( piazza) di Kyiv con caduta del
presidente eletto ( ora tenuto in riserva dai Russi), nuove elezioni con
presidente che si comportò malissimo e alla fine nel 2019 fu eletto un
attore, Zelenki solo perché era del tutto fuori dal mondo politico ( una
specie di Grillo ucraino)
Se la guerra russo ucraina non può essere vista come un conflitto fra dittatura e democrazia come se fosse una riedizione del conflitto comunismo- liberismo nemmeno pare abbia qualche fondamento la teoria opposta di una aggressione USA alla Russia
Mi pare una idea strana pensare che il conflitto attuale sia colpa dei soliti americani . In realta l Ucraina dal 2005 sta chiedendo e cercando di entrare in Europa e quindi nella sfera occidentale ed è sempre stata respinta. Magari al limite potremmo dire che è colpa degli Occidentali perché se la avessero accolta non ci sarebbe stata l invasione attuale, non il contrario
E vecchio ritornello dell’anti americanesimo che le colpe sono sempre degli americani: poichè il male viene sempre e comunque da quei cattivoni degli americani, allora la ragione non può essere che del loro avversario, in questa occasione di Putin
In realtà la Rivoluzione Arancione non fu un colpo di stato ordito dagli
americani ( alla Pinochet) ma una rivolta spontanea di folla che si
riversarono sulla piazza (Maidan ) di Kiev per cacciare i dirigenti filo
russi nella speranza di entrare in quella Europa nella quale i loro migranti
avevano trovato tanto benessere. Solo in seguito la nuova dirigenza fu poi
eletta democraticamente. Tuttavia l Occidente non ha mai voluta l Ucraina
nella UE e tanto meno nella NATO.
Io ho sempre detto agli amici ucraini che il loro era un sogno che non si
sarebbe avverato perché gli occidentali non li avrebbero accolti, come
infatti è avvenuto negli ultimi 6 anni e sono restati soli contro i Russi
In Occidente mi pare che gli unici che esprimono un appoggio a Putin siano invece i residui dell’anti-amricanesimo del secolo scorso: ma nel resto del mondoquesta teoria è maggioritaria.
Io
non credo molto alla faccenda di missili. Gia la Estonia a pochi km di
Piedtroburgo e nella NATO, Polonia e Turchia sono ai confini russi,
sommergibili nucleari sono dappertutto: non credo affatto che poi farebbe
grande differenza se fossero schierati anche in Ucraina: nessuno pensa
seriamente a una guerra nucleare. Il problema mi pare invece che Ucraina e
Russia sono culturalmente etnicamente molto vicine, fanno parte della stesso
mondo per cui una occidentalizzazione della Ucraina potrebbe estendersi
anche alla Russia. Secondo me sarebbe un bene per la Russia ma Putin è di
diverso parere
Gli ucraini sono da secoli considerati russi a prescindere da qualche
rigurgito autonomista. Dopo la caduta del comunismo invece si sono
considerati nazione a parte, distinta da quella russa : è’ una scelta che
hanno fatto
La aggressione sovietica ha sancito, rafforzato, direi ingigantita questa scelta che pare essere riversata anche sugli abitanti russofoni dell’Ucraina.
A me pare allora che sia un conflitto che nasce dall’esplodere dei nazionalismi, pericolo estremo che può estendersi a tutta la ex URSS come avvenuto in Serbia con conseguenze catastrofiche
La
sconsiderata mossa di Putin ha poi sollevata tutta la opinione pubblica
occidentale Non si tratta di un condizionamento dei mass media al
servizio dei solito complotto americano.
E una strana idea che se tutti sono favorevoli a un qualcosa ciò dipende dal
fatto che sono tutti succubi di qualcosa altro E come dire che se tutti
vogliono il benessere allora dipende dal condizionamento del potere o delle
multi nazionali
In tutto l Occidente la opinione pubblica è massicciamente pro ucraina il che non significa che abbia ragione. Solo pochi sono favorevoli a Putin il che non significa che hanno torto Sta di fatto che i governi democratici appoggiando l Ucraina seguono la opinione quasi unanime degli elettori: che abbiano torto o ragione è altro problema
Diciamo che il governo americano secondo la tradizione propria del partito democratico tende a porsi come paladina dei diritti , in questo caso della Ucraina, ha già una rivalità in Medio Oriente in cui i Russi un po dappertutto tendono a soppiantare la influenza USA. Soprattutto hanno poco da temere sul lato economico
I governi europei invece molto più realistici seguono con poco entusiasmo la linea oltranzista degli USA per i contraccolpi economici e politici dello scontro con i russi. Appaiono allora più guardinghi ed esitanti ma tuttavia seguono il più potente alleato e le rispettive opinioni pubbliche perché poi ci sono le elezioni