Pubblicato in Italianotizie 14/03/22 Home
LA FOLLE GUERRA IN UCRAINA
Giovanni De Sio Cesari
Gravità del conflitto
Unanime è la condanna della Russia come aggressore: non si può che essere d’accordo anche se qua e la compaiono dei distinguo. Ma a noi sembra che tale condanni si basi quasi esclusivamente su un fatto formale: è la Russia che ha invaso lo stato sovrano della Ucraina in violazione di ogni legalità e convenzione internazionale: nessun dubbio
Tuttavia a nostro parere il vero problema è che questo atto sconsiderato può essere il detonatore di infiniti nazionalismi e irredentismi che possono divampare in tutto lo spazio geografico e culturale della ex URSS ed ex impero russo.
innescando tragedie simili a quella della
Bosnia ma dalle proporzioni infinitamente più ampie. Anche a Sarajevo da
sempre avevano convissuto senza problemi mussulmani, croati e serbi prima
che per un nazionalismo sconsiderato tutto prendesse fuoco
Io direi che con la dissennata dissoluzione dell’URSS è stato veramente un
miracolo che non siano esplosi i conflitti etnici se non ai margini ( Azeri,
Armeni, Georgiani, e la tragica Cecenia)
L’URSS, come la
Russia zarista, era un enorme paese in cui convivevano mescolate etnie
diverse. Nel momento in cui, nel 91, ogni repubblica ha proclamato la sua
indipendenza (come era previsto teoricamente dalla costituzione del 1924)
ogni repubblica ha popolazione mista con in genere una minoranza fra un 1/3
e 1/4 di russofoni mentre la Russia ha più o meno la stessa minoranza di
altre etnie. In questo contesto, quindi, lo scoppio dei nazionalismi, degli
irredentismi rischia di diventare una catastrofe senza fine. Ad esempio in
Estonia si è imposto la lingua estone ( cioe il finlandese) che per i russi
è quasi impossibile da imparare per cui furono discriminati ed emarginati :
ma l Estonia faceva parte della UE e non successe niente.
Sarebbe saggio quindi, che ogni repubblica, benchè indipendente comunque
avesse buoni rapporti con la Russia come lo era anche per la Ucraina prima
della Rivoluzione Arancione e soprattutto dopo i fatti del Maidan di Kiev
nel 2014.
Per quanto riguarda la legalità la storia è una infinita sequela di patti
violati e non per la malvagità di alcuni ma per le esigenze della politica
stessa. La legalità avrebbe bisogno infatti di una autorità che la faccia
valere ma a livello internazionale non c’è purtroppo nessuna autorità in
grado di farla valere: il tentativo dell ONU è miseramente fallito.
Non è stata la volontà di rispettare la legalità o i patti a far cessare le
infinite guerre che hanno per secoli insanguinata tutta l’Europa ma il
sorgere di un nuovo modo di pensare dopo i disastri delle due guerre
mondiali
Si dice che “pacta servanda sunt” ma questo vale solo “sic stantibus
rebus”: se la situazione cambia il patto non conta piu
Nel 1991 si era
parlato negli accordi di Minsk di Comunità degli Stati Indipendenti: cioè
ogni stato era si indipendente ma faceva parte di una comunità : un po come
il Commwelt britannico , o la UE
Si è mantenuto il principio della Comunità degli Stati Indipendenti? Sembra
proprio di no
Vediamo di chiarire meglio la situazione della Ucraina della quale in effetti nel mondo occidentale si conosce ben poco.
Dal punto di vista
del diritto la Russia ha invaso uno stato sovrano, l Ucraina, non c’è
dubbio. Ma l Ucraina è sempre stata russa, , un terzo dei suoi abitanti sono
russi, tutti gli ucraini parlano anche il russo , moltissimi ucraini abitano
in Russia, ci sono tantissimi matrimoni fra russi e ucraini per cui in
effetti si pone quasi come una guerra civile
Il rapporto è simile a quello fra Spagna e Catalogna
Le origini del conflitto
La Ucraina richiama la sua identità alla Rus di Kiev, uno stato fondato da avventurieri vichinghi nel IX secolo. In seguito questa entità entro in crisi e fu travolta nel 1240 dall’invasione dei mongoli di Gengis Kan e tutto il territorio fu per secoli tributario dei tatari ( noi diciamo tartari) cioè di popoli islamici residui dell’impero mongolo. Nel ‘500 il granducato di Mosca si rese indipendente e per secoli si è espanso fino a raggiungere l estensione dell’immenso impero dello zar dallo stretto di Bering alla Polonia, dalla Finlandia al Kazakistan
L’ Ucraina fu
contesa fra Polacchi, e tatari e varie fratellanze cosacche fino alla meta
del ‘600 quando l Ataman Bohdan Khmel'nytsky firmò il trattato di Pereyaslav
in seguito al quale si ebbe l'annessione dell' Ucraina all'impero dello Zar
(questi fatti sono lo sfondo storico dal romanzo di Sienkiewicz e del
relativo film “Col ferro e con il fuoco “)
Invece la parte
occidentale, la Galizia ( oblast di l’viv attualmente) fu polacca fino alla
fine del 700, austriaca fino al 1918, torno alla Polonia fino alla II guerra
mondiale quando divenne russa per la prima volta
L’attuale Ucraina comprende, poi anche territori abitatiti da russofoni,
circa un terzo della popolazione
Esistono quindi tre ucraine: la Galizia (nome desueto, intorno a Leopoli) greco-cattolica che è sempre stata nell’orbita occidentale ( polacca e austriaca) ed entrata nell Urss solo nel 1945, la parte centrale (Minsk) ortodossa e facente parte della Russia dal 600 e inoltre una ampia zona da sempre russofona ( il Donbass ne è solo una parte) Inoltre Kruscev aveva aggiunta la Crimea per continuità territoriale ma che non c’entrava niente storicamente o etnicamente
Aggiungerei pure che poi non e facile distinguere russi e ucraini visto che hanno formato un unico stato da 350 anni. Tutti gli ucraini parlano anche il russo, i russi che abitavano l ucraina non parlavano ucraino ma negli ultimi anni lo parlano (lingua della scuola). Quindi in pratica tutti gli abitanti dell’Ucraina sono bilingui La differenza è la lingua che parlano nell’ambito familiare: in fondo è come con i nostri dialetti
Fino al 2005 i governi ucraini erano decisamente filorussi o avevano almeno ottimi rapporti. La emigrazione ucraina verso i paesi dell Occidente, molti in Italia, ha portato però la popolazione a orientarsi verso gli occidentali ed è prevalsa l idea che entrare nell Unione Europea avrebbe potato la Ucraina allo sviluppo e benessere che gli emigrati avevano trovato in Occidente.
Abbiamo cosi nel 2005 la Rivoluzione Arancione, un moto spontaneo di popolo che ha portato la Ucraina a chiedere sempre più insistentemente ma vanamente di far parte della UE
Sono cosi sorti i problemi di rapporto con la Russia che in qualche modo ritiene di svolgere un ruolo egemone nelle repubbliche ex sovietiche. e si dice minaccia dall’allargarsi della UE e della Nato
Si è parlato molto di missili troppo vicini alla Russia ma ci sono gia in Estonia a pochi chilometri da Pietroburgo, Polonia e Turchia sono ai confini russi, sommergibili nucleari sono dappertutto: non credo affatto che poi farebbe grande differenza se fossero schierati anche in Ucraina: nessuno pensa a una guerra nucleare. Il problema mi pare invece che Ucraina e Russia sono culturalmente, etnicamente molto vicine, fanno parte della stesso mondo per cui una occidentalizzazione della Ucraina potrebbe estendersi anche alla Russia Secondo me sarebbe un bene per la Russia ma Putin è di diverso parere. Si noti che l’ Ucraina-stato è molto piu vasto della Ucraina nazione , si estende per una immensa fascia fra la Russia e il mar nero, tutta una zona che veniva percepita come Russia meridionale
Nel 2014 fu il punto di rottura: con violente dimostrazioni che presero il nome della Maidan ( : in ucraino: piazza) di Kiev ( o Kyiv in ucraino) la dirigenza che voleva mantenere buoni rapporti con la Russia fu defenestrata nella speranza di entrare nella Unione Europa. In seguito la nuova dirigenza fu poi eletta democraticamente Tuttavia l’Occidente non ha mai accettata l Ucraina nella UE e tanto meno nella NATO.
Io ho sempre detto agli amici ucraini che il loro era un sogno che non si sarebbe avverato perche gli occidentali non li avrebbero accolti, come infatti è avvenuto negli ultimi 6 anni e sono restati soli contro i Russi
Del tutto
improvvidamente in quella occasione si proclamò l Ucraina sola lingua
ufficiale che fu pretesto per la conseguente insurrezione del Donbass
abitata da russofoni e l’annessione della Crimea da parte della Russia poi
legittimata con un plebiscito popolare, annessione per altro mai
riconosciuta formalmente dalla Ucraina e dall’Occidente
Ricordo che a L’viv ( non so se in tutta l ucraina ) si proclamo il giorno
del russo in cui cioè tutti parlavano solo russo ma ormai era troppo tardi
Da allora la Ucraina è entrata in crisi, sopportato una guerra civile che si trascina da 6 anni con 14 mila vittime stimate impedendo alla già disastrata economia ucraina di svilupparsi, ne tanto meno di entrare in UE.
La nuova dirigenza poi diede pessima prova di se e quindi fu eletto un outsider, un attore Zelenski , un pò come il nostrano Grillo del M5S
L attuale
invasione è addossata universalmente tutta alla follia di Putin. Tuttavia
non si puo spiegare la storia dicendo che quello è pazzo, quell’altro è
scemo. Se un avvenimento accade è perchè vi sono le ragioni per cui accade
che vanno individuate e comprese. Tutto molto giusto: tuttavia a un certo
punto c’è qualcuno che prende una decisione, magari una folla, una nazione
intera. Ma la scelta può essere errata e in genere con il senno di poi si
capisce chi ha sbagliato. Ora anche se esistevano i motivi Putin ha fatto un
grave errore a scatenare questa guerra.
Presumibilmente Putin non pensava di conquistare l Ucraina ma solo di dare
un forte scossone, magari prendere Kiev e far fuggire il governo. Ma i fatti
hanno sorpreso non solo Putin ma un pò tutti: gli Ucraini che si battono
alla disperata, l’opinioni mondiale insorge, la Nato che offre armi, le
sanzioni che mettono in crisi la gia povera economia russe
Le guerre lampo non sempre riescono : conquistare tutta l Ucraina è cosa
troppo difficile, La storia è piena di errori. di cantonate, di previsioni
sbagliate., come lo è la vita privata
Soluzioni
Quello che maggiormente si deve temere è che cosi il conflitto possa andare avanti un tempo indefinito.
La pace è un
equilibrio difficile in cui si cerca di tener conto delle esigenze di tutti
e non sempre si riesce: nessun dubbio che l’aggressione sia dei Russi ma
possiamo arrivare alla fine del conflitto senza che Putin ottenga qualcosa ?
Questi sono i problemi da considerare, fermo restando che a violare la
legalità sia stata la Russia e solo la Russia
Si dice spesso che
non c’è pace senza giustizia ma non è vero. Ciascuno pensa che si trovi
dalla parte della giustizia ( lo pensava anche Hitler) e non c’è un criterio
unico per individuarla. Allora l’unica strada per la pace si trova con un
accordo, un compromesso fra le parti. Anche da noi ci sono alcuni che
pensano che Putin abbia ragione: se gli Ucraini pensano che devono fare
trionfare la giustizia che ritengono tutta dalla loro parte avremo guerra e
poi guerra e poi ancora guerra. Avremo tanti giovani soldati uccisi con il
pianto delle madri e delle spose, la fuga di gente terrorizzata , le citta
distrutte e cosi via. Se vogliamo evitare tutto questo dobbiamo cercare un
accordo, un compromesso, non chiederci chi ha ragione e chi ha torto perchè
ciascuno ritiene che ha ragione e l’altro torto.
Ci sono momenti nella storia in cui la guerra è inevitabile ma non è questo
il caso. Questa guerra è senza senso, chiunque la vinca non cambierà la vita
della gente Alla fine se per assurdo la Ucraina tornasse a far parte della
Russia la vita reale della gente dell’Ucraina non cambierebbe molto
Quando i tedeschi arrivarono a l’viv furono accolti come liberatori ma poi
rivelarono il folle piano di asservire gli slavi : in questo caso non c’era
altra soluzione della guerra . A Karkov (ora Karkiv per gli ucraini ) si
combatterono quattro battaglie nella II Guerra Mondiale con centinaia di
migliaia di morti ( forse mezzo milione) ma ora combattere per Karkov è una
inutile follia