Pubblicato in " Appunti " ottobre 2020 anno XVII n 10 HOME
SCELTA E INDOTTRINAMENTO
Giovanni De Sio Cesari
La pandemia del covid 19 ha posto in rilievo il rapporto fra libera scelta e norme collettive: non pochi hanno visto nelle disposizioni anti covid un limite inaccettabile alle libertà individuali se non addirittura un pretesto per instaurare uno stato autoritario. Ci sembrano delle obiezioni prive di fondamento Se ognuno di noi puo scegliere liberamente l ‘ambito di rischio di infettarsi tuttavia dobbiamo tener presente che ciascuno poi porta l infezione agli altri e quindi sceglie anche per gli altri. In termini più semplici e banali: se il nipote infetta il nonno che muore sarà pure del nipote la libera scelta ma intanto il nonno è morto. Possiamo pure parlare di responsabilità morale del nipote ma non è che con questo si risusciti il nonno.
Ma nella pandemia abbiamo un caso limite ma da questo possiamo riflettere su tante altre libere scelte
Ad esempio nel mondo moderno si è affermato l’idea della cosi detta liberta sessuale : se due persone almeno maggiorenni ( ma pure minorenni) vogliono fare sesso è una scelta in cui la società non deve intervenire ma il fatto è che poi le conseguenze ricadono poi su nuovi nati che avrebbero tutti il diritto di essere accolti da una famiglia stabile in grado affettivamente e ed economicamente di prendersene amorevolmente cura La povertà materiale e affettiva riguarda soprattutto nel nostro mondo le famiglie single
E più in generale qualunque azione noi compiamo, che non sia proprio banale. si riversa sempre sugli altri: anche scegliere di andare al lavoro con auto proprio o con mezzi pubblici ha tante conseguenze sulla collettività anzi su tutta l umanità se consideriamo i problemi ecologici
E allora ci chiediamo se _ciascuno di noi
ha il diritto di scegliere anche per gli altri?
Certo che siamo responsabili moralmente delle nostre scelte: ma il problema è se
una società può ammettere che ciascuno scelga a sua giudizio
Sono problematiche molto complesse ma noi siamo sicuri ingenuamente che le
soluzioni della nostra cultura siano quelle ovvie e giuste
Dobbiamo pure infatti notare che l idea che
ognuno scelga liberamente secondo il suo personale convincimento è una idea
della nostra cultura: nel passato invece le scelte erano considerate collettive:
era tutta la comunità, nel suo insieme, che sceglieva, non il singolo
Anche l idea, che a noi sembra cosi ovvia, che la colpa sia personale è una
acquisizione moderna mentre nel passato sembrava naturale che le colpe e i
meriti dei padri ricadessero sui figli e sui discendenti
Nella bibbia ad esempio le benedizioni e le maledizioni del Signore valgono non
tanto per la persona ma per tutte la discendenza fino alle ultime generazioni:
il peccato originale ne è l’esempio più eclatante
D’altra parte è poi vero che noi possiamo scegliere liberamente senza condizionamenti della società ? E un punto molto importante
Viene sostenuto che bisogna distinguere la educazione e l indottrinamento : la vera istruzione da gli strumenti per pensare, l indottrinamento ti dice che pensare
la idea che la società ( e quindi lo stato,
la scuola, le varie istituzioni) non debbano dirti cosa pensare è cosa molto
teorica. Prescindiamo dal fatto che anche gli strumenti del pensare non sono
neutri: se diamo spazio solo alla esperienza empirica in realtà tagliamo fuori
la spiritualità che trascende da essa. Ma è veramente possibile e augurabile che
la società non dia anche i contenuti del pensiero, i valori essenziali ? Non mi
pare che la società, la scuola debba essere indifferente al militarismo: non
dare il moschetto ai bambini come il fascismo ma nemmeno inculcare che la guerra
è male, non insegnare che gli ebrei sono la infezione del mondo ma nemmeno dire
che sono uomini come altri e cosi via
In realtà dobbiamo renderci conto che ogni nostro discorso presuppone quello che
è si dice un meta discorso. Ogni discorso che noi facciamo sulla religione, sul
sesso, sulle uguaglianza sulla giustizia e sulla politica presuppone sempre un
meta discorso di cui spesso non abbiamo nemmeno coscienza cioé un insieme di
valori, concezioni, modi di vedere che noi assorbiamo sin dall’infanzia insieme
al latte materno, come si dice, pittorescamente ma efficacemente
Se fossimo nati negli anni 20 ci avrebbero dato in mano un moschetto e ci avrebbero detto che la cosa più nobile e bella è morire per la patria . Ma alla nostra generazione hanno insegnato che la guerra è sempre e comunque male che va evitata il più possibile ( se non proprio sempre e comunque )
Facendo un esempio al femminile
Oggi generalmente le ragazze non mantengono più la loro verginità fino al
matrimonio Certo è una scelta personale Tuttavia si consideri che un tempo
esplicitamente o implicitamente , in ogni modo, da ogni parte, a ogni passo le
ragazze sentivano che la verginità era cosa grata a Dio e agli uomini, che
perderla era una vergogna per se e per tutta la famiglia, che gli uomini la
avrebbero disprezzata , e non avrebbe potuto avere un vero amore . Ora invece
sente da tutti che rifiutarsi al rapporto significa essere persona con problemi,
un po deviata.
Qualcuno oggi potrà scegliere anche che la guerra e la verginità sono cose belle buone e doverose ma la maggioranza si conformerà a quello che per mille vie ha ascoltato
Gli esseri umani sono animali culturali: hanno innate le capacita di comprendere ma la stragrande maggioranza delle cose che conoscono e in cui credono sono derivate dal mondo a cui partecipano. Inevitabilmente sono portati a credere poi che le loro concezioni sono quelle vere o comunque superiori
Non esiste un sistema oggettivo per accertare che una certa ideologia sia vera e giusta o meno: in realtà siamo noi che giudichiamo se si tratta di indottrinamento o educazione secondo il nostro punto di vista ( che può essere o non essere quello di chi sta educando/ indottrinando)
Noi della nostra generazione chiamiamo indottrinamento l’esaltazione fascista della guerra e l’esaltazione della pace come educazione ma i nostri avi avrebbero pensato il contrario
Il punto allora è se quelle che viene
insegnato sia vero e giusto (educazione) oppure falso e ingiusto
(indottrinamento) ma chi stabilisce ciò che è vero o falso, giusto o ingiusto ?
Siamo noi che giudichiamo
Qualcuno definisce indottrinamento se fatto in cattiva fede , educazione se
fatta in buona fede. Prescindiamo dal caso in cui chi indottrina lo fa per
interesse personale ma dice cose vere e giuste. Ma è difficile pensare che
Hitler non fosse convinto di della superiorità ariana , o che San Pietro non
fosse un vero credente o che bin Laden non fosse veramente convinto del jihad e
cosi via.