Pubblicato in " Appunti " agosto 2020 anno XVII n 8 HOME
Il ricorso alla fiducia
Giovanni De Sio Cesari
Grandi discussioni e polemiche suscita il ricorso sempre più frequente, diventato ormai una regola, alla fiducia nella votazioni del parlamento sui provvedimenti del governo. In sostanza il governo pone il parlamento di fronte alla alternativa di approvare cosi come è il provvedimento del governo oppure provocare la crisi del governo con probabile ricorso alle urne e perdita pertanto del seggio che la maggiore parte dei parlamentari non a riavranno più ( che pure è cosa da non sottovalutare)
Su un piano puramente formale il ricorso alla fiducia è tutto legale e non potrebbe essere diversamente: nessuno si sogna in Italia di violare le forme della costituzione, sarebbe inconcepibile Ma il problema si pone invece sul piano non formale ma sostanziale della costituzione: su questo piano pare evidente che con questa prassi la funzione del parlamento del fare le leggi è svuotata: per questo Cassese e tutti gli altri strillano all’attentato alla Costituzione
Ma sul piano sostanziale e non formale
dobbiamo prendere atto che su molti punti ormai nella realtà effettiva e nella
prassi consolidata molti dettati costituzionali sono ormai superato Nel caso
specifico dobbiamo prendere atto che nelle democrazie moderne (e non solo
italiana) il ruolo del parlamento di fare le leggi in pratica è stato superato :
le leggi le fa il governo e il parlamento si limita ad approvarle. La vera
funzione del parlamento si limita a dare la fiducia, in pratica ad eleggere il
governo
Io come pochissimi altri seguo a volte in auto radio radicale : quando
trasmette le sedute parlamentare si vede la inutilità dei quei discorsi perché
si sa già che sempre e invariabilmente opposizione e maggioranza sono
rispettivamente contro o a favore del provvedimenti governativi Non si pensa
minimamente che quei discorsi possano convincere qualcuno di diverso parere. Si
vede proprio come sul caso del processo a Salvini lo stesso parlamento si
pronuncia in modo opposto perchè è cambiata la maggioranza.
A questo si aggiungano le migliaia di emendamenti proposti : ci vorrebbero anni
solo per discuterli veramente. D’altra parte nessuno imputa la responsabilità
delle leggi al parlamento ma tutti sempre al governo Nessuno dice che il
parlamento ha modificatolo lo statuto dei lavoratori e concesse i famosi 80
euro ai lavoratori ma tutti lo riferiscono in positivo o in negativo a Renzi,
nemmeno al suo governo, proprio a lui personalmente
Il fatto è che vi è stato un mutamento profondo del funzionamento della democrazie che le costituzioni non registrano formalmente
Il mutamento è nella composizione del
parlamento, Nell’800 si eleggevano i notabili, come si diceva allora in senso
non dispregiativo : in ogni distretto si presentavano dei personaggi che si
dichiaravano vagamente di destra, sinistra o centro , poi quelli eletti si
regolavano secondo il loro parere: il parlamento effettivamente era il centro
del potere
Poi nel 900, sull’esempio dei socialisti, si crearono i partiti organizzati e
disciplinati che raccolgono il consenso con i propri programmi. Non ho nemmeno
idea di quale persona io abbia contribuito a eleggere ma ho votato per un certo
partito che poi sempre più spesso è rappresentato dal suo leader ( Berlusconi,
Renzi, Salvini ecc).effettivamente Il partito finisce con l’ essere il vero
depositario del potere
Le leggi costituzionali come quelle
ordinarie o internazionali sono applicate nella misura in cui sono realmente
applicabili: come dicevano i latini: ad impossibilia nemo tenetur ( nessuno è
tenuto a fare l impossibile)
Molti pensano che basta fare un bella legge senza considerare la sua reale
applicabilità e poi gridano che la legge non è stata applicata
E’ quindi fuori dalla realtà riservare effettivamente al parlamento il potere legislativo come vorrebbe la costituzione : Cassese e i tanti professoroni se ne facciano una ragione
Anche se il parlamento in pratica non ha
più la funzione di fare le leggi non significa che non serve a niente. Senza il
parlamento dovremmo dare il potere a una sola persona eletta direttamente per
tutto il mandato senza alcun controllo : diciamo una dittatura temporanea che
potrebbe diventare poi perpetua