Pubblicato in Italianotizie 28/04/20-- Home
Il covid19 in africa
Giovanni De Sio Cesari
Sui media occidentali le vicende di quello che un tempo si definiva terzo mondo sono sostanzialmente sparite di fronte all’urgere dei dati sull’epidemie e, in seguito, sui grandiosi piani per ovviare ai disastri economici che essa lascerà
In realtà i conflitti continuano in Siria, in Afganistan, in Yemen e cosi via anche se pare che la pandemia abbia ridotto non solo ne notizie ma anche messa in sordina i conflitti stessi anche sul campo.
In particolare intono al covid19 in africa corrono le previsioni più diverse: c’è chi favoleggia di una immunità dei neri o, almeno di una maggiore resistenza, e chi prevede un cataclisma con milioni di morti In realtà del covid19 sappiamo ancora poco di scientificamente accertato. Non sappiamo come si trasmette, quanti sono in realtà i contagiati e nemmeno quante siano realmente le vittime, se con l’estate si attenuerà, se il vaccino sarà poi veramente efficace, Ci siamo tutti sbagliati, a cominciare dall OMS all ISS ai governanti un po tutti (e particolare Trump e Johnson), ai medici, agli ospedali dove è scoppiato il dramma del contagio di Bergamo ( almeno pare) fino al comune cittadino. In realtà noi non siamo nemmeno psicologicamente preparati in Occidente perché l’ultima pandemia, la spagnola, si è verificata cento anni fa quando la medicina moderna era ancora agli albori
Può darsi che fra qualche mese accuseremo i governanti di avere esagerato (speriamo di si ) oppure che questo è solo l’inizio di una tragedia dalle conseguenze incalcolabili e invidieremo questi mesi che ci sembreranno felici ( speriamo assolutamente di no )
Nessuno quindi ha elementi per poter prevedere quello che avverrà o sta avvenendo in Africa. Tuttavia possiamo fare qualche considerazione basandosi sul poco che sappiamo o ci sembra almeno di sapere
Diffusione dell’epidemia
Colpisce il fatto che mentre tutto l
Occidente sembra sprofondare nel terrore dei decessi e della conseguente
crisi economica, l’ Africa ha un numero imprevedibilmente limitato di
casi Come mai? Si può pensare (solo ipotesi senza alcun riscontro )
che in fondo questa pandemia potrebbe passare anche inosservata. In
Italia in media, muoiono 65.000 persone all’anno e 54.000 al mese:
qualche decina di migliaia in più per covid passerebbero inosservata se
non avessimo i mezzi per individuarli. Forse in certi paesi che hanno
comunque un tasso di mortalità naturale più alto e molto meno anziani
nessuno se ne accorge nemmeno.
Magari in Congo il tasso di contagiati è dieci volte il nostro ma non
fanno tamponi: e quindi non possiamo comparare i dati. Consideriamo che
in africa per la sola malaria, da noi praticamente inesistente, muoiono
intorno a 500 mila persona all’anno Ci sono poi le infezioni
intestinali, la malnutrizione e mille altri flagelli : il covid19 ha
una scarsa letalità che colpisce soprattutto gli anziani e non cambia
poi molto
I rimedi
Un secondo elemento da valutare è il rimedio L unico che finora si è trovato è quello dell’isolamento ( blockdown, come si dice) Ma esso è improponibile nella realtà africana: la popolazione, diversamente che nel passato, non si trova dispersa in piccoli gruppi su grandi distanze ma si concentra in megalopoli, anzi in baraccopoli sterminate nella quale non è possibile alcun isolamento. Inoltre sarebbe proprio contrario alla mentalità, allo stile di vita africano fatto di grandi nuclei familiari in cui convivono insieme varie generazioni in stretto contatto In africa non ci sono certo le RSA. D’altra parte la prima esigenza per la maggioranza è trovare quel poco che serve per sopravvivere ogni giorno: non possono permettersi di stare chiusi a casa ( che poi non hanno) attingendo ai risparmi (che non hanno) e attendere i sussidi statali che non arriveranno
Sistema sanitario
In realtà anche in Occidente esso è stato travolto non per carenze strutturali, come spesso si pensa, ma perché i posti di TI ( soprattutto i respiratori) erano sufficienti per le comuni esigenze ma non per una pandemia del tutto imprevista. E’ come se improvvisamente il numero dei cardiopatici diventasse cento volte quello comune: è chiaro che i reparti di cardiologia collasserrebbero. In africa i sistemi sanitari sono imparagonabili a quelli dell’Occidente, non in grado di fronteggiare efficacemente una cura lunga e complessa e costosa come richiede il covid
Economia
in realtà, poiché le misure preventive di isolamento non si possono prendere, la produzione può continuare più o meno come prima, senza particolari difficoltà Tuttavia in africa si riversano le difficolta dei paesi avanzati. Negli ultimi anni infatti i paesi africani, almeno alcuni di essi, hanno avuto tassi di sviluppo paragonabili a quelli cinesi di inizio millennio. Il bassissimo costo della manodopera, l’abbondanza di materie prima permette una notevole esportazione in Occidente ( e in Cina) . Ma ora questo volano entra in crisi per la difficoltà dei paesi importatori : si pensi al crollo del prezzo del petrolio per paesi produttori come la Nigeria, il crollo del turismo nei villaggi turistici per altri ( Malinda in Kenya)
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