Pubblicato in " Appunti "  marzo 2020   anno XVII  n 3  HOME

 

Cultura dell’odio

Giovanni De Sio Cesari

 

 

 

Da molti si dice  che Salvini promuova la cultura dell’odio con riferimento, in particolare, ai respingimenti in mare dei migranti Vediamo  la fondatezza di un tale giudizio 

 Sulla cultura dell’odio si può fare lo stesso discorso che sulla corruzione o la violenza C’è chi dice che la corruzione la ha portata Berlusconi, chi dice che la violenza nasce dal fascismo e chi che Salvini ha fondata  la cultura dell’odio. Ovviamente sono sciocchezze : l’odio come la corruzione o la violenza sono un aspetto della storia umana da sempre, non nascono da questo o quel personaggio
Possiamo invece fare un paragone fra periodi, parti politiche e personaggi : possiamo cercare di capire se uno di essi sia più corrotto o violento o di odio maggiore di un altro
Occorre un termine di paragone quindi: potremmo discutere  allora se il tasso di odio presente in Salvini sia maggiore o minore di quello di Grillo, Renzi o Berlusconi
Ma  soprattutto occorre spiegare cosa intendiamo per odio perché non è affatto scontato che esso sia sempre negativo
Io per esempio odio i pedofili e non me ne vergogno affatto. Si può odiare la ingiustizia , gli oppressori, gli sfruttatori, i lenoni e le guardie dei lager. Mica tutti condividono il principio ” che nessuno tocchi caino”, molti pensano che i caini vanno toccati e con violenza

Anche violenze sanguinose possono non essere considerate manifestazioni non tanto di odio quanto di amore.

I rivoluzionari  come i Brigatisti Rossi pensavano che la lotta armata fosse  un atto di amore verso i poveri, gli umiliati, i diseredati che li spingevano a lottare contro quelli che ne sono i responsabili individuati nei ricchi, nei poliziotti, nei fascisti.  nei borghesi Che poi questo nesso di causalità sia vero o falso è altro discorso.
Analogamente gli shaid che si fanno esplodere in mezzo alla folla dei malvagi peccatori credono di compiere un gesto di amore verso i veri e virtuosi credenti, un gesto  cosi nobile da meritare immediatamente il paradiso. Che poi quelli siano dei malvagi, che i credenti siano dei virtuosi e che esiste il paradiso  è altro discorso.

Si obbietta pero  che in effetti Salvini strumentalizzi certi fatti per creare odio che gli crei consenso. In altri termini , allora Salvini non crederebbe  affatto che gli immigrati siano un pericolo per la sicurezza e soprattutto che finiscano con il togliere il lavoro agli italiani più poveri e diseredati. Egli invece propaganda queste idee per crearsi consenso.
Ammettiamo che sia vero : il fatto però è che la gente ( molta gente) crede a queste cose altrimenti non gli darebbero consenso. Il discorso va quindi invertito: la gente da consenso a Salvini perché pensa che quello che dice sia vero Sarebbe errato dire che la gente pensa certe cose perché le dice Salvini: è il contrario Ma se la democrazia è governo del popolo (della maggioranza) allora Salvini esprime la democrazia

Non possiamo nemmeno dire che l’odio popolare sia una sua creazione: egli semplicemente lo condivide, al massimo lo usa

 


D’altra parte a respingere le migrazioni non è certo solo Salvini o la Lega: tutti i governi occidentali, senza eccezioni , li respingono. Anzi diciamo che l’Italia cerca di respingere i migranti in conseguenza del fatto che i paesi confinanti hanno chiuso le frontiere Fino a che è stato possibile che i migranti se ne andavano al nord  Europa alla spicciolata è stato possibile accoglierli e ripescarli dal mare. Non ha cominciato Salvini, ma i PD di Menniti e Gentiloni

Anche negli altri paesi vi è una vasta opposizione  ai respingimento. Ricordo prima di tutto le Ong straniere sparse nel mediterraneo. Merkel accolse in un sol colpo un milione di Siriani perché tutta la Germania si era commossa e in tanti tedeschi andavano a prenderli direttamente all’estero. Anche negli USA il muro di Trump ha tantissimi accaniti oppositori
Il fatto è che respingere i migranti è cosa drammatica che smuove le coscienze

Anche se si è convinti che non  si possono accogliere tutti quelli che vorrebbero venire: pero come fare a non soccorrere quei poveracci sui gommoni in mezzo al mare? Le migrazioni sono un tragedia dei nostri tempi: non c’è modo di respingerli senza dimenticare la umanità

 

Il problema della cultura dell’odio è altra cosa

Respingere i clandestini di per  se non significa cultura dell’odio. Pero dipingere ii migranti come tutti delinquenti, che vogliono tutti rubare e spacciare, che vogliono magari violentare le nostre donne porta a un odio verso di essi. In realtà si tratta di gente disposta a fare sacrifici immensi, a correre pericoli incredibili pur di prendere gli ultimi posti nella scala sociale occidentale, sperando in una migliore sorte per i propri figli- E quindi è un odio ingiustificato non come quello per pedofili e sfruttatori. Nella misura in cui Salvini partecipa a questa campagna di disprezzo parlando di crociere, di pacchia e simili scemenze egli condivide e alimenta una cultura dell' odio (ingiustificato , non moralmente accettabile)

Si parla spesso di buonisti e cattivisti ma  buonista non è sinonimo di buono. Pero nemmeno mi pare che buonista abbia un significato negativo di ipocrita. Buonista mi pare significhi che si attiene ai buoni principi ( accoglienza, uguaglianza, umanità) ma, eventualmente, senza considerare gli effetti reali Si oppone qualche volta il termine di cattivista, molto meno usato: si intende chi invece considera gli effetti reali per cui certe azioni che sembrano buone, in realtà causano sciagure. Chi raccoglie in mare clandestini  è un buonista perchè è mosso da pieta e umanità ( non è un ipocrita) ma non considera che in questo modo potrebbe incrementare l’immigrazione , impoverendo i più poveri degli italiani ( gli ultimi contro i penultimi. è stato detto), aumentare le sofferenze dei migranti stessi e alla fine anche il numero dei loro morti in mare.
I cattivisti ( come Salvini) invece pensano che bloccare la immigrazione faccia il bene non solo degli italiani poveri ma anche meno annegati
Analogamente l’inasprimento delle pene renderebbe secondo i cattivisti il paese piu sicuro , mentre per i buonisti renderebbe più difficile il recupero di coloro che hanno sbagliato
Io direi che buonista e cattivista  verrebbero  a indicare l’ idealista e il realista, ambedue convinti di essere nella ragione e anche nel bene