Pubblicato da www.americacallsitaly.org novembre 2006. HOME
Merola e napoli ( Giovanni De Sio Cesari )
MARIO MEROLA
da Repubblica del 13 novembre 2006http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/persone/mario-merola-ricoverato/ultimo-saluto/ultimo-saluto.htmlNapoli,
l'ultimo saluto a Merola
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From Wikipedia, the free encyclopediahttp://en.wikipedia.org/wiki/Mario_Merola Mario Merola (Naples, Italy, 4 June 1934 - Castellammare di Stabia, 12 November 2006) was a Neapolitan singer and actor, most prominently known for having rejunevated the traditional popular Neapolitan melodrama known as the sceneggiata.
He died on 12th November 2006, after a being in intensive care in San Leonardo hospital in Castellammare di Stabia (Naples), for breathing difficulties. which lasted five days. Naples, Italy and the world will remember this legend forever |
SCENEGGIATA Little-known abroad, but extremely popular in Naples, is the
local stage musical form called the Sceneggiata. The form has
been called "a musical soap opera" and generally revolves around
domestic grief, the agony of leaving home, personal deceit and treachery,
betrayal in love, and life in the world of petty |
Giovanni De Sio Cesari ( www.giovannidesio.it ) Grande cantante
Mario Merola, grande attore Toto, grande artista anche la Loren. Hanno
dato lustro a Napoli e pure io credo che essi .come tanti altri illustri
nostri concittadini, abbiamo contribuito a creare nell’immaginario
mondiale un mito di Cosi nelle” sceneggiate” di cui Mario Merola viene definito il “re” appare un popolo di sani e profondi sentimenti ma pure ignorante, tutto istinto ,incapace di contenersi, insomma semi barbaro. Ma nella realtà vi è a Napoli gente cattiva e gente buona, persone impulsive e persone riflessive come dappertutto in Italia e nel mondo. E pensare che ancora ci sia chi, come nelle opera più nota di Merola , o “zappatore” , si vergogna delle proprie origini contadine è fuori della realtà, a Napoli come in America: anzi la retorica del self made man è cosi forte che anche chi non le ha, si fabbrica “ origini povere” Anche Berlusconi ci ricorda a ogni momento che da giovane si guadagnava la vita cantando sulle navi o da bambino accompagnava la mamma alla ricerca dei prodotti più economici In un famoso film Totò e Peppino appaiono napoletani che vanno a Milano con pellicce da Siberia, prosciutti e provoloni al seguito e che chiedono “ per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?” Ed è cosi che allora gli “ altri” ci percepiscono. Non importa se invece quando io, napoletano DOC, viaggio porto con me le previsioni del tempo, ho carte e guide e sono io magari, come spesso mi è accaduto, a dare informazioni ai locali. Il mondo ci vede cosi,si è fatta di noi questa immagine cosi come i film western ci fanno pensare che gli indiani vadano ancora a caccia di inesistenti bufali e non che lavorino negli uffici o nelle fabbriche come qualunque altro americano.
II cinema e i mass media hanno accreditato l’immagine di una Napoli dal cuore buono. piena di forti sentimenti si, ma arretrata ignorante, semi-barbara. Ma Napoli non è cosi o almeno non è così più delle altre città. Da una indagine appena pubblicata si evince che un terzo dei vincitori dell’ultimo concorso in magistratura è laureata all’università Federico II di Napoli: un risultato veramente lusinghiero ma pure nessuno ne parla. Sono napoletani anche tanti giovani che lavorano impeccabili alla City di Londra e nei laboratori scientifici americani. Ma i mass media non si occupano che raramente di essi e il mondo ci vede come i protagonisti delle improbabili “sceneggiate” di Merola ma il termine “sceneggiata” a Napoli significa propriamente “ciò che appare falso ,non autentico” se un napoletano vi dice che state facendo una “sceneggiata” vuol dire che state fingendo, non che avete buoni sentimenti . |