ALLARME SON FASCISTI?
Pier Luigi Zanata
ttp://pierluigizanata.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/politicasilenzifascismo_e_dintorni
Gli assalti di Azione studentesca, movimento di destra, alle sedi della Cgil possono essere considerati espressione di azioni squadristiche?
In Italia c’ e’ il pericolo di un nuovo fascismo?
Credo di si’.
Nell’ agosto scorso Beppe del Colle, di ‘’Famiglia Cristiana’’ parlo’ di un’ Italia a rischio fascismo. In un interessante confronto a cinque (Beppe Del Colle, Pancho Pardi, senatore dell’ IDV e promotore dei Girotondi, Walter Veltroni, segretario del PD, Paolo Flores D’ Arcais, direttore di Micromega, e Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24 Ore) pubblicato da Micromega, con il titolo ‘’Allarme son fascisti?’’, spiego’ di avere ripreso una frase di Pierre Hassner, di Esprit la rivista fondata da Mounier, nella quale diceva che sembra di poter dire che in Europa stia rinascendo il fascismo, ‘’sotto altre forme’’. ‘’Ho ripreso su Famiglia Cristiana – disse Del Colle – tralasciando il resto della frase di Hasner : Lo si vede nell’ autoritarismo di Putin e nel populismo di Berlusconi. ‘’Sotto altre forme’’ e’ un’ espressone di cui dobbiamo tenere conto. Perche’ certamente non si puo’ dire che Berlusconi sia un nuovo Mussolini, ne’ che aspiri a governare l‘ Italia con il manganello, non ne ha bisogno; ma con il suo populismo, come lo definisce Hassner, e’ uno strumento che puo’ facilitare un modo di governo decisionista plebiscitario. Certo – continuo’ - l’ immagine del partito di Belusconi, prima Forza Italia (nato sul clone di Publitalia) e adesso Popolo della liberta’ (nato sul predellino di un’ auto una sera qualunque) e’ difficile da incardinare in nuna storia politica occidentale tradizionale. Un partito che in una quindicina d’ anni ha tenuto un solo congresso, senza una sola voce difforme e con tutti i delegati in ginocchio davanti al leader. Difficile definire un simile partito in normali termini democratici: e dunque perche’ non chiamarlo sbrigativamente fascista, se pensiamo a come Mussolini veniva presentato dai federali del Partito nazionale fascista alle fole adoranti nelle adunate ‘oceaniche’’ in piazza Venezia’’.
Pancho Pardi in quel dibattito affermo' che ‘’Usare le parole fascismo e regime a proposito della situazione italiana attuale ha generato e genera sempre facili tendenze all’ equivoco. Dovrebbe essere chiaro che l’ uso di quelle parole non ha funzione analitica ma espressiva’’.
Dopo avere ricordato che Enrico Berlinguer uso’ la parola ‘’regime’’ per qualificare il governo Craxi, Pancho Pardi disse che se quello era regime potra’ a maggior ragione esserlo il governo di Berlusconi. ‘’Basterebbe una ragione sola: per avere reti televisive al suo servizio Craxi aveva bisogno di Berlusconi; Berlusconi ha bisogno solo di se stesso. Dove c’ erano due soggetti (sia pure con una pluralita’ ridotta dal loro essere stretti sodali) ora ne basta uno solo’’.
Pardi affermo’ di preferire il termine ‘’anomalia istituzionale’’ per la presenza al vertice del potere politico di un soggetto in eleggibile divenuto eleggibile solo perche’ eletto. Un soggetto che quando e’ all’ opposizione detiene il controllo di quattro telegiornali su sei e che quando e’ al governo li controlla tutti e sei.
Pardi sostenne che di fascismo si puo’ sospettare e ricordo’ che il cavaliere, gia’ monopolista televisivo ma non ancora politico, dichiarava di appoggiare Fini per la carica di sindaco di Roma, pochissimo tempo dopo che aveva celebrato il 70° della marcia su Roma a piazza Venezia con gagliardetti, camice nere, saluti romani e Eja, eja, alala’!
In quel dibattito Paolo Fores D’ Arcais disse ‘’Su fascismo come rischio del berlusconismo qualche fatto recentissimo. Il fascismo fece sparire dai giornali la cronaca nera, i fattacci, i delitti. Il berlusconismo sta realizzando qualcosa di piu’ e di peggio: dai giornali scompariranno tutte le notizie sui crimini di establishment (come e’ noto non si potra’ piu’ parlare dei procedimenti in corso fino a quando arrivano in aula), e anzi su di essi non si potra’ neppure indagare (cioe’ indagare efficacemente), poiche’ sara’ proibito lo strumento fondamentale delle intercettazioni. E scompariranno perfino i corpi di reato (la spazzatura in Campania non e’ affatto un problema risolto, ma e’ scomparso dalla tv, e finito anche in discariche illegali). Dei fattacci, naturalmente, intesi come delitti di Cogne e perugina, e massime ogni crimine commesso da un immigrato, si concionera’ invece a iosa in ogni Porta-a-porta, Vespa-a-vespa, e Mentana-a-mentana, oppio a buon mercato per distrarre gli italiani dai vizi del potere.
Ogni giorno tasselli veri e propri di fascimo si accumulano. A Micromega abbiamo preferito parlare di putinizzazione dell’ Italia, e continueremo a farlo per maniacale rigore filologico, ma e’ evidente che si tratta comunque della forma attuale e italiana di estinzione della democrazia e delle liberta’ liberali’’.
Il caso Famiglia Cristiana, secondo Ferruccio De Bortoli ‘’Ha dimostrato ancora una volta che espressioni non secondarie della maggioranza gradiscono una informazione schierata e ancillare e tollerano malamente i media indipendenti; appaiono ogni giorno piu’ refrattari al diritto di cronaca e di critica; scambiano frequentemente domande scomode ed richiamo ai fatti con pregiudiziali posizioni politiche contrarie’’.
Pur ritenendo sproporzionato il richiamo al regime sottolineo un pericolo reale ancora sottotraccia ‘’Quello di un conformismo rassegnato che puo’ trasformarsi in una febbre dell’ informazione, un ritirarsi silenzioso dagli argomenti piu’ spinosi, il comparire di un’ accidia investigativa’’.
Al tempo di quel dibattito a mio giudizio si era ancora in una fase di fascismo, regime strisciante, ora la destra, al potere, favorita dal populismo berlusconiano, dall’ idea di putinizzare la nazione, dall’ utilizzare la tv per narcotizzare l’ opinione pubblica con le fiction e poca realta’, con dibattiti urlati e digitalizzati nelle ripetitivita’ di slogan e pensieri deboli, sta passando all’ azione. In questo favorita dalle parole di Berlusconi all’ incontro dei giovani di An sulla memoria del fascismo.
Comunque sempre meglio preoccuparsi che sottovalutare.
E’ necessaria una energica ripresa di iniziativa civile. Bisogna evitare che il popolo italiano si consegni un’ altra volta inerme alla volonta’ di un uomo solo.