RAZZISMO IN ITALIA
Indice: COSA E' IL RAZZISMO - LE RAZZE- RAZZE PURE -MUTAMENTI STORICI -CONCLUSIONE
COSA E' IL RAZZISMO
Per antica tradizione culturale gli italiani sono poco inclini al razzismo, molto meno di altri popoli occidentali . Ricordiamo ad esempio che anche nelle avventure coloniali cantavano “faccetta nera” con grande rammarico dei gerarchi fascisti: si inneggiava alla liberazione dei negri ( che poi negri non erano ) in spirito di fratellanza e si sognavano amori interraziali. Poi quando venne l ‘ora ancora più buia delle leggi razziali contro gli ebrei gli italiani di ogni tendenza politica e culturale (anche i fascisti) si prodigarono dovunque per salvarli. Eppure in Italia come un pò in tutto il mondo occidentale negli ultimi anni è riapparso l ‘allarme razzismo che sembrava ormai sepolto nel passato
Ma bisogna intendersi cosa si intenda per razzismo
La quasi totalità di quelli che sono accusati di razzismo si limitano a grossolane battute, come negli stadi, non hanno idea chiara di cosa si intende per razzismo. Molto raramente si trova qualcuno che effettivamente lo sostenga con consapevolezza di quello che significa: Il razzista viene considerato uno stramboide, non viene preso sul serio
Il razzismo non è l ovvia
constatazione delle diversità culturali, delle diversità delle religioni
/ateismo, degli interessi economici e politici, tutte cose che talvolta
purtroppo generano conflitti anche devastanti
Il razzismo è la teoria che alla base delle differenze delle culture vi siano
fattori genetici
Chiariamo che per cultura
si intende la mentalità prevalente e mai di tutti : l’appartenenza a una
cultura ma non ci dice nulla su un singolo appartenente ma solo della media
statistica
Esemplificando : In Italia prevale la cosi detta liberta sessuale ma non tutti
sono ad essa favorevole (si pensi al mondo cattolico ) , in Arabia prevale la
cultura islamica ( anche fra non credenti) ma ci sono pure alcuni ostili
all’islam fino al fanatismo
Ciò che distingue il razzista quindi è che egli pensa che la mentalità sia influenzata in modo significativo dalla ereditarietà genetica Se ad esempio il figlio di un delinquente delinque il razzista crede che ha ereditato geneticamente , il non razzista che deriva dall’educazione
Agli effetti pratici la
differenza fra razzisti e non razzisti potrebbe pure essere di scarsa
importanza, solo teorica: siamo tutti d accordo che la mentalità dei congolesi è
diversa da quella degli Svizzeri: che importanza può avere se essa è dovuta ai
geni ereditari o alle vicende storiche Potrebbe ridursi a una questione fra
esperti
Allora perchè tanto allarme contro i razzisti che sono insultati, dannati,
criminalizzati e ognuno si sente in dovere di combatterli? Il fatto è che il
razzismo ha portato nel recente passato a tragedie spaventose. Quello rivolto
contro gli ebrei ha portato alla Shoa, allo “spazio vitale” dei nazisti al
proposito di sterminare o asservire i popoli slavi (la terribile guerra all est
) , quello contro i negri ha giustificato prima la schiavitù e poi la
segregazione razziale ed emarginazione . Queste e altre tragedie si presentano
alla mente del comune cittadino che sente quindi il dovere morale di opporsi
Io credo pero che dannare moralmente i razzisti finisce con il favorirli I pochi
razzisti in buona fede credono di avere trovato la verità e che per questo sono
perseguitati da un oscuro complotto, dalle lobby dominanti e sciocchezze del
genere come avviene analogamente per i cosiddetti negazionisti della Shoa . In
realtà si tratta di teorie prive di ogni e qualsiasi base , contraddetti dalla
più semplice conoscenza storica
L idea che si è italiano per fatti genetici è una fantasia di pochi stramboidi che non ha nessun riscontro nella quasi totalità degli italiani Certo ognuno puo pensare quello che vuole pure che gli extraterrestri ci controllino telepaticamente
Nessuno mette in dubbio che caratteri somatici appariscenti ( colore della pelle) e meno appariscenti (gruppo sanguigno, resistenze a certe malattie,) variano da un luogo all’altro della terra: il razzismo consiste nella confusione che si fa fra eredita genetica ed eredita culturale. nella errata convinzione che la prima condizioni la seconda:
Spesso si dice che a
parole nessun è razzista ma nei fatti tutti sono razzisti
Si fa l esempio delle famiglie che non vorrebbero che la figlia sposasse un
immigrato Questo è vero ma non perche questo fatto sarebbe un attentato alla
integrità della razza e simili sciocchezze ma perchè si ritiene, a ragione o a
torto, , che la diversità di mentalità renda il matrimonio più difficile come
poi la esperienza dimostra Soprattutto gli immigrati sono dei poveracci con
scarse prospettive Se per caso si trattasse di un ricco emiro l’atteggiamento
delle famiglie sarebbe ben diverso. Si sa che le ragazze si infatuano
facilmente ma i genitori fanno fuoco e fiamme se si mettono con un incapace, un
perditempo, un drogato o un immigrato senza prospettive : il razzismo non
c’entra niente
Lo stesso discorso vale per l’insofferenza ormai esplodente in Italia contro gli
immigrati, come è stato detto dei penultimi contro gli ultimi. Si vede
nell’immigrato quello che ottiene sussidi, case, aiuti e lavoro che sono negati
agli italiani, Il fatto è che una società con tanti poveri e disoccupati e poor
working non può accogliere masse di gente in cerca di lavoro. Ma pure qui
nessuno pensa alla eredita genetica: è una guerra fra poveri
In Italia quasi nessuno crede alla purezza della razza o che la commistione
genetica sia la fine di una etnia: sono idee che appartengono solo a infime
minoranze che io definisco benevolmente di stramboidi ma che sono generalmente
derisi, emarginati, considerati immorali e addirittura criminalizzati tanto che
il termine stesso di razzista diventa un insulto
LE RAZZE
Alle scuole elementari si
insegnava che esistono i bianchi, i negri e i gialli; non è mica vero.
Prescindiamo dal fatto che noi non siamo bianchi, i cinesi non sono gialli (ma
che sciocchezza) e solo i neri sono neri. Esiste, in effetti, una specie di
continuum in cui schematicamente e del tutto arbitrariamente possiamo
distinguere le razze E come se dicessimo che esistono solo gli alti e i bassi:
no, esistono di tutte le stature Per esempio sono neri non solo i negri africani
( sudanesi e bantu) ma un po meno anche le stirpi dravidiche del’ India, gli
abitanti della Melanesia , gli aborigeni australiani, i Nubiani sono scuri ma
non tanto, gli svedesi più chiari dei siciliani, i malesi non sembrano ne cinesi
ne europei ne negri, gli indiani d’America somigliano un pochino ai cinesi ma
solo un pochino Si inventano razze come gli ebrei e gli arabi ma sono
indistinguibili fisicamente da altri europei, abiti a parte.
A quanto si sa i nostri antenati erano neri: migrando in tutto il mondo si sono
adattati all’ambiente assumendo alcuni caratteri particolari come avviene per
tutte le specie viventi in una lotta dura per la vita: si dice selezione
naturale Ma siamo tutti uomini e infatti siamo tutti interfecondi: la
distinzione è solo culturale ed è molto importante: quelle fisiche sono
marginali
Teniamo anche presenti i
tempi storici e quelli biologici
I primi uomini uscirono dall’africa diciamo 100 mila anni fa Si sono spinti fino
all’estremo nord, hanno riempito l’Europa, l’Asia e, attraversato lo stretto
polare, la Americhe fino all’estremo sud, hanno attraversato i mari e
colonizzato tutte le isole dal pacifico , si sono spinti fino alla remota
Australia In questi tempi hanno acquisito solo insignificanti differenza fisiche
Noi conosciamo e consideriamo di questa storia solo, diciamo, un tre mila anni
diciamo solo il 3 % . un tempo brevissimo I boscimani che si aggiravano qualche
secolo fa agivano grosso modo come i germani che si aggiravano nelle foreste
europee qualche millennio fa. In fondo le differenze culturali sono di ben poco
tempo rispetto a quelle genetiche
Negli ultimi anni si sono
sviluppate molte ricerche di carattere genetiche anche per i popoli e razze:
questo è il secolo della biologia.
Il fatto che esistano o meno dei caratteri genetici comuni, delle parentele
genetiche fra questo o quel gruppo non implica nulla. Non ci dice affatto che la
mescolanza delle razze sia preferibile o meno alla purezza : e dove si
ricaverebbe una cosa del genere
Soprattutto non sono stati identificati dei geoma che predispongono all’islam ,
al cristianesimo o al buddismo, o che predispongano alla libertà, alla
tolleranza o al fanatismo, oppure alla liberta sessuale o alla stretta
regolamentazione di essa. La esperienza storica invece ci mostra, al di la di
ogni dubbio, che questi caratteri si trovano tutti in tutti in popoli in tempi
diversi : le parentele genetiche, anche se esistono, non implicano nulla sul
piano culturale
Alcuni rilevano che nei
test alcuni popoli ( quelli piu progrediti) raggiugono un quoziente
intellettivo mediamente più di altri popoli quelli meno avanzati (soprattutto
sui neri, si dice ) Questo è vero ma il significato dei test è universalmente
riconosciuto da oltre 50 anni Non misurano la intelligenza ma certe capacita:
quelle che noi elaboriamo misurane le capacita necessaria nella istruzione
superiore dell’Occidente Per questo nei nostri paesi c’è differenza fra quelli
che provengono da ambienti culturalmente elevati e da quelli carenti. Ovviamente
i boscimani riescono molto male nei test pensati per europei istruiti: ma gli
europei istruiti morirebbero subito nel Kalahari, Se si elaborassero test utili
per sopravvivere nel Kalahari i boscimani riuscirebbero molto meglio degli
europei istruiti . Io so risolvere difficili equazioni ma non saprei trovare l
‘acqua nel Kalahari nemmeno se l’avessi a pochi metri. Non sono più o meno
intelligente dei boscimani: ho solo capacita diverse
Anche nelle scuole non si parla più di intelligenza ma di risorse scolastiche,
nelle università di inclinazioni accademiche
Nessuno dubita che un negro ha la pelle nera a differenza di un italiano che la ha bianca Quello che invece quasi tutti giustamente dicono è che questa differenza è solo marginale, non implica di per se nessuna conseguenza culturale: Balotelli è un padano di cultura anche se ha la pelle nera
RAZZE PURE
Razze pure non ne esistono; ne favoleggiava Hitler parlando della purezza della razza germanica ( la belva bionda . a volte si diceva) ma lui stesso non aveva quei caratteri.
Ad esempio: noi diciamo arabi quelli che parlano arabo: in realtà dall’Arabia si mossero eserciti che in quei tempi erano formati da poche migliaia di uomini che conquistarono il M . O Si mescolarono con i residenti che erano Assiri, Egizi, Fenici, Greci, Romani ( italici) , Vandali e tanti altri Si è arabo quindi perchè si condivide una lingua e una cultura non perchè si è geneticamente arabo Gli antichi germani ci appaiono come un popolo puro non mescolato semplicemente perchè, essendo essi barbari, non ci hanno tramandato le vicende che portarono alla loro formazione Sappiamo pero che in tempi storici furono mescolati con Celti, slavi, romani (mediterranei), anche con i mongoli (unni, avari ungari ) che arrivavano dalle steppe asiatiche
La cultura della Germania deriva da quella romana: fino al 1700 il latino era la lingua colta della Germania ( Kant scrisse in tedesco ma solo le opere della maturità, quelle giovanili in latino ) Spesso tedeschi e inglesi si sono posti come i veri eredi dei latini e greci molto più che italiani e greci moderni E con ragione
Consideriamo poi che i nostri progenitori furono una mescolanza di italici, Etruschi Greci e altri ancora, a cui si aggiunsero poi gente da ogni parte portati come schiavi (Spartaco era un trace) e come liberi immigrati ( fra cui Pietro e Paolo) Tutti questi furono i romani (Roma fecit urbem orbem cioè trasformò il mondo intero in Roma) Quando i barbari travolsero l impero, i Romani da dominatori del mondo divennero i servi della gleba ( un volgo disperso che nome non ha , diceva Manzoni) Ma poi si ebbe il risveglio dell’anno mille e le grandi cattedrali e poi nel Rinascimento gli italiani ebbero un primato di civiltà ma nel 600 la decadenza che dura tuttora.
E chiaro che sarebbe una assoluta sciocchezza dire che il mescolamento di popoli diversi sia un male ( i romani lo erano) o che la costanza del patrimonio genetico (dall’alto medio evo ad oggi quasi inalterato) abbia una qualche rilevanza nel sorgere e tramontare delle civiltà
Se volessimo indicare una
capitale degli USA e del mondo pensiamo a New York; chi sono gli abitanti : solo
per il 2% discendono da i coloni inglesi : tutti gli altri da altri europei, ,
da negri africani, da ladinos (cioe amerindi ) da asiatici ( vedi
https://it.wikipedia.org/wiki/New_York
Dire quindi che la mescolanza razziale porta alla decadenza è una evidente
sciocchezza. Potremmo continuare a lungo : troveremo sempre che il razzismo è
sempre una evidente sciocchezza ma non lo sono le differenze culturali religiose
economiche ecc
MUTAMENTI STORICI
Dal punto di vista della esperienza storica è facile notare che i fondamenti del razzismo sono delle assolute sciocchezze che non reggono e a un esame generale delle umane vicende Per questo il razzismo è quasi sparito, non le tensioni fra popoli e culture, che è altra cosa
Noi ora vediamo masse di arabi che vorrebbero immigrare nei paesi germanici , come nella terra sognata. Tremila anni fa i loro progenitori ( Hittiti, Assiri Egizi Fenici ) avevano creato magnifiche civiltà mentre i progenitori degli attuali tedeschi vagavano nelle foreste . Basta questo a mostrare come una presunta influenza genetica è una assoluta sciocchezza
Se consideriamo i popoli
della America latina vediamo che in alcune zone sono costituiti geneticamente di
amerindi con scarso apporto europeo (Messico). in altri di mescolanza fra
bianchi e neri ( Brasile,) in altri ancora ( Argentina ) solo quasi da europei.
Ma sono considerati tutti della stessa cultura ; sarebbe una sciocchezza
assoluta pensare che le differenze genetiche abbiano una qualche importanza
Se andiamo un po piu a nord troviamo gli USA il grande paese, leader del mondo
che è un insieme di migranti da tutto il mondo
Se i fattori genetici avessero una influenza noi italiani poiche da duemila
anni siamo una isola genetica dovremmo avere sempre la stessa mentalità cosi
come abbiamo gli stessi tratti somatici Ma non è vero : la nostra mentalità è
cambiata profondamente soprattutto poi in un brevissimo spazio di tempo dal 68.
Non è vero che la cultura italiana sia una amalgama di culture diverse avvenuta
in tempi remoti, come diceva il manifesto della razza al tempo del fascismo La
nostra mentalità è cambiata tanto dai tempi dei romani, dal medioevo dal
Rinascimento e cosi via poi in modo davvero radicale negli ultimi 50 anni. Avere
schiavi per i romani era un vanto, innalzare roghi per gli eretici era molto
popolare fino al 1600 , appena 50 anni fa il requisito della verginità era
essenziale per le spose
Dal punto di vista genetico i romani ( gli italici) erano mescolanza di tanti
popoli di cui di alcuni non sappiamo quasi niente ( veneti, liguri). Ora quei
geni con il tempo non è che si sono persi o unificati come avviene per i fatti
culturali: sono sempre in noi che quindi geneticamente siamo un popolo misto
come tutti i popoli Il fatto che da molti secoli non ci sia stato altro apporto
genetico significativo , una isola genetica, ci dimostra quindi che questo non
c’entra nulla con la unita della nostra cultura : che la cultura cioe NON si
trasmette geneticamente
Se i fattori ereditari avessero importanza noi e gli arabi ( che arabi non sono) dovremmo avere civiltà sempre diverse nello stesso senso : ma non è vero,
Noi troviamo repulsioni verso le guerre religiose del M O ma nel cristianesimo le lotti interne sono state enormemente più feroci che nel mondo mussulmano: dalle dispute cristologiche , alle lotte per la iconoclastia, alle eresie medioevali, alla tragedia finale del Seicento. La liberta religiosa è nata proprio come reazione a quella orrenda vicenda La situazione si è ribaltata nei secoli a dimostrazione ancora una volta che sarebbe una assoluta sciocchezza attribuire il fanatismo religioso a qualche fattore genetico
Se cambia la mentalità ma i geni restano gli stessi vuol dire che non c ‘è relazione fra essi
CONCLUSIONE
Non esiste nessun elemento per dire che un certo patrimonio genetico determini
una cultura anzi, il fatto che essa varia enormemente da una epoca all’altra in
una stessa etnia (popolo, razza) dimostra il contrario
Per capire le
vicende del mondo dobbiamo tener presente che sono esistite ed esistono ancora
varie società secondo il modo di procurarsi da vivere- Un primo stadio è quello
dei raccoglitori, poi segue ortocultura e pastorizia ( nomadismo) poi le società
agricole, infine quella industriale
Noi parliamo di civiltà a partire dalle società agricola Questa si affermò
prima nel M O e in seguito in Europa, India, Cina ( Platone, Budda e Confucio
sono quasi contemporanei) Delle quattro civiltà agricole principali (Cina,
India, Medio Oriente (islamica) ed europea ) mediamente ( e solo mediamente) noi
siamo stati nel passato gli ultimi e la Cina la prima. Marco Polo non fu creduto
perchè parlava di cose troppo meravigliose per un europeo ( il suo libro fu
detto infatti Il milione ) Poi a un certo punto per motivi vari ma certamente
non genetici gli occidentali sono entrati nella società industriale e allora
hanno conquistato tutto il mondo (colonialismo) con irrisoria facilita Ma man
mano che altri popoli entrano nell’era industriale il primato viene meno Fra i
primi furono i Giapponesi che divennero da colonizzati, colonizzatori ( come gli
altri paesi industrializzati ) : ora la Cina e le altre tigri asiatiche fanno
progressi spettacolari
Fra qualche secolo del primato europeo resterà ben poco, presumibilmente.
Consideriamo pero che i sub sahariani fino al secolo scorso non erano nemmeno
entrati nella società agricole (solo orto colture e pastorizia se non
addirittura raccoglitori ) Per questo non hanno creato stati e civiltà e culture
superiori perchè queste cose avvengono solo nell’era agricola ( anche in Europa,
Cina india ecc ) Stentano ovviamente ad entrare nelle civiltà industriale
ma un giorno quando che sia potrebbero essere anche all avanguardia come è
avvenuto per i discendenti dei barbari germani