Riscaldamento globale:
problematicità e tenuità dei dati
Sommario:Greta- gli scienziati- l'uomo comune -variazioni climatiche: che sappiamo- l'allarme- conclusioni
GRETA
La
giovane svedese ha avuto un immenso impatto sulla opinione pubblica
nel porre la questione del riscaldamento globale. Qualcuno si è
posto il problema di chi sia veramente, chi siano i genitori, chi
la guida o se preferite, manovra, e cose del genere Ma mi sembrano
retroscena complottisti che non hanno alcuna importanza: Greta è
solo una icona di una grande battaglia a livello planetario, molto
efficace, a quanto sembra, se alcuni mettono in relazione la sua
azione al discreto successo dei partiti verdi nelle ultime elezioni
Quello che conta veramente è capire se l allarme sulle emissione di
cui si fa portavoce sia fondato o meno Questo è il problema, non
altro
GLI SCIENZIATI
Un fatto oggettivo si presenta all’opinione pubblica : una parte di scienziati, la maggioranza, ritiene che le ricerche dimostrino scientificamente (si intende : come certezza) l’origine antropica del global worming mentre un’altra , una minoranza, afferma il contrario
vedasi ad esempio l’appello:
https://it.sputniknews.com/opinioni/...are-il-clima-/
Quindi se alcuni scienziati ( la maggioranza, ) ritiene plausibile scenari catastrofici, altri (diciamo una minoranza ) invece dicono che non possiamo saperlo ( non che non avverranno): per semplicità diciamo catastrofisti e negazionisti ma per pura comodità espositiva perchè i termini sono oltremodo impropri.
Se non entriamo nel merito delle prove scientifiche il discorso si sposta sul terreno molto scivoloso della attendibilità degli scienziati
E’
vero che i negazionisti (diciamo cosi) non sono in genere
climatologi di professione: ma è proprio quello che viene detto
nell’appello dove si rileva che i catastrofisti sono persone
impegnate in organismi che hanno sostanzialmente il fine di
convincere la opinione pubblica mentre quelli che si mostrano
scettici vengono emarginati o comunque ne escono Ora io non penso
propriamente a interessi personali che pure possono esserci ma
ognuno di noi quando crede in una tesi è portato a valutare tutti i
fatti in base a quella convinzione
Il fatto che i negazionisti non propongono schemi e ipotesi
alternative è del tutto logico: i negazionisti pensano che non
abbiamo conoscenze sufficienti per comprendere le cause dei
cambiamenti climatici
L’UOMO COMUNE
La
conseguenza logica per l uomo non scienziato è che non ci sono
certezze in merito Il comune cittadino non è in grado di valutare
il merito delle teorie scientifiche in discussione Anche se avesse
letto qualche libro o fatto qualche esame universitario sul clima
sarebbe solo il parere di uno che ha letto qualche libro o fatto
qualche esame, e anche se fosse uno scienziato sarebbe solo il
parere di uno dei tanti scienziati che si sono espressi
Ma il comune cittadino è chiamato a decidere, attraverso il voto.
della fondatezza di teorie che non è in grado di valutare Niente di
nuovo, a ben vedere : avviene sempre cosi per tutti i fatti
politici in cui gli elettori decidono di cose di cui sono
incompetenti D’altra parte quando vi è una certezza non occorre
scegliere : la scelta presuppone una incertezza
Il
problema non è quindi il merito scientifico della questione ma il
dissenso degli scienziati
Ma d’altra parte la scelta deve essere pure ragionata
Allora che fare? Alcuni dicono: per precauzione meglio pensare alle
catastrofi, se non verranno meglio ancora (principio di precauzione)
Si fa l’esempio della assicurazione contro l incendio: anche se
esso. presumibilmente, non avverrà mai comunque è meglio assicurarsi
ma si può obbiettare: se il prezzo è tanto alto che si rischia di
perdere anche la casa allora meglio correre il rischio
Cosa Greta ci chiede che per evitare un pericolo ipotetico di cui
non abbiamo certezza? Cosa dobbiamo fare ? Che significa fermare il
CO2? Dicono che gli accordi di Kioto che già non vengono rispettati
non sono assolutamente sufficienti: cosa la gente è disposta a fare?
Questo mi pare il punto
Un’azione seria e veramente efficace significa cambiare
drasticamente il nostro modo di vivere, fermare lo sviluppo? Per le
nazioni ricche e per i ceti abbienti la cosa è più facile che per i
popoli e i ceti poveri Il prezzo potrebbe essere molto, molto alto
Spesso si pensa che non usare petrolio o metano significherebbe solo
limitare i guadagni di alcuni super ricchi ( le famigerate
multinazionali) : allora sarebbe più ancora che un fatto morale un
semplice fatto di buon senso
Ma in realtà questo comporterebbe una difficolta insormontabile per
uscire dall’estrema povertà per la maggior parte dl mondo che ancora
ne soffre : senza i carburanti fossili a poco prezzo a disposizione
un miliardo e mezzo di cinesi sarebbero ancora nell’estrema miseria
dei tempi di Mao
VARIAZIONI CLIMATICHE : CHE SAPPIAMO
Senza entrare nel merito delle argomentazioni scientifiche cerchiamo di capire quale è il problema in questione
Sappiamo con certezza che sulla terra vi sono cambiamenti climatici. diciamo radicali. Abbiamo avuto fasi alterne di periodi freddi : glaciazioni e periodi caldi. Durante le glaciazioni i ghiacciai perenni si sono estesi fino a coprire gran parte dell’emisfero settentrionali fino ai laghi alpini ( che infatti sono di origine glaciali), nei periodi caldi ( interglaciazioni) le palme coprivano l’Inghilterra
Da notare che se siamo sicuri che le glaciazioni siano esistite realmente abbiamo solo ipotesi sulle loro cause : si ipotizzano variazioni del ciclo delle macchie solari, oppure lenti movimenti dell’asse della terra, oppure si fa riferimento invece a grandi eruzioni vulcaniche o anche a una combinazione di questi fattori e altri ancora . Tuttavia per quanto riguarda l’allarme del global worming è più importante è un altro fenomeno : nei tempi storici diciamo, circa tremila anni, ci sono state delle contenute oscillazioni del clima di cui abbiamo notizie da fonti storiche Esse si sono prodotte certamente senza l’intervento dell’uomo e quindi si può pensare che anche l’attuale mutamento climatico sia una normale oscillazione dovuta cause naturali e non a particolare azione antropica ( immissione di CO2 e altri gas ) per la combustione di carburanti fossili
Se in epoca storica ( un istante rispetto ai tempi geologici ) abbiamo avuto della fluttuazioni di clima certamente non imputabile alla azione dell’uomo perchè non potremmo trovarci di fronte a una di esse?
Vediamo alcuni casi
Si parla del sahara ( o meglio sahel) che dalle pitture rupestri preistoriche appare un ambiente di savane percorsi da grandi mandrie di erbivori e di loro predatori ( grandi felini) mentre ora è un luogo del tutto inospitale
Si ritiene che la formazione dell’impero romano fosse caratterizzato da un innalzamento delle temperature e si cita il fatto che Annibale non avrebbe potuto superare le alpi con gli elefanti se non avessero avuto un clima più mite La temperature si sarebbero abbassate poi nell alto medioevo ( il tempo della decadenza europea ) per risalire dopo il mille ( rinascita dell’anno mille) In quei tempi per esempio la Groendlandia (terra verde) fu colonizzata dai vichinghi dopo il mille e che vi resistettero fino al trecento quando non fu più possibile la agricoltura. Ma anche la storia generale dei vichinghi (che erano di base agricoltori ) si spiega con un clima più mite di adesso Si sa anche che fu possibile la coltivazione della vite in Inghilterra che poi fu abbandonata
Una variazione meglio conosciuta è quella che ha avuto il punto più acuto nel 1600 quando il Tamigi ghiacciava tanto da poter tenerci delle fiere ( come appare in quadri dell’epoca)
Tuttavia per tali oscillazioni abbiamo poi scarsa conoscenza delle loro entità e anche se ci sono state veramente: la gente non si accorgeva di queste variazioni e solo in tempi recentissimi abbiamo cominciato a indagare e da poco abbiamo strumenti precisi sparsi in tutto il pianeta per conoscere il clima
Il passaggio degli elefanti di Annibale delle alpi potrebbe essere avvenuto anche con tanta neve come gli storici descrivono. Il fatto di chiamare Groenlandia ( terra verde ) potrebbe essere stato solo uno spot pubblicitario di Erik il rosso per invitare i colonizzatori ad andarci. Il fatto che in Inghilterra a un certo punto non si coltiva più la vite potrebbe dipendere dalla concorrenza dei migliori vini francesi e cosi via
Meglio conosciuto la cosiddetta piccola glaciazioni del 600 perchè i dati si infittiscono ma pure qua i pareri sono discordi. Alcuni osservano che allora il Tamigi aveva diversa configurazione , che i ponti del tempo facilitavano la formazione del ghiaccio Osserverei pero che non è questione se il Tamigi ghiacci occasionalmente (anche l’Arno è ghiacciato occasionalmente in tempi recenti) ma che si tenessero fiere che implica tutto un altro clima e non solo la esistenza di un ponte o di un alveo più largo Nel 1956 nevico anche a Napoli ma non si videro i napoletani andare in giro in slitta come fanno in Siberia o in Canada Le fiere sul fiume ghiacciato significano che il clima della Londra del 600 doveva avvicinarsi a quello, ad esempio, della odierna San Pietroburgo: se si confrontano i dati medi si ha una differenza di 8- 10 gradi
L’ALLARME
qui il grafico fondamentale
Fa impressione nel grafico l’impennata degli ultimi anni che da l’idea di una drammatica evoluzione a cui quindi è urgente porre rimedio se si vuole evitare una catastrofe incombente
In realtà vediamo che significa : si mostra il fatto che in soli 40 anni la temperatura media è aumentata di 0,8 gradi mentre anche nell’era della piccola glaciazione del 600 la temperatura sarebbe scesa pure di 0,8 gradi ma in tempi molto più dilatati
Le varie righe che si sovrappongono indicano calcoli diversi per il passato ma che sostanzialmente dicono la stesa cosa
Si tratta comunque di meno di un grado in 40 anni , ma soprattutto siamo poi sicuri di questi dati ? Vediamo un pò
Il fatto che sembra più certo è che la temperatura media negli ultimi 40 anni sia cresciuta di 0.8 gradi Ma ne siamo poi cosi sicuri? Con le misurazioni moderne molto precise possiamo valutare le variazioni di singoli luoghi dove vi sono stazioni meteorologiche molto avanzate. Ma la temperatura media della terra è cosa molto complessa. Bisogna tener conto della temperatura dei territori desertici, delle foreste del Congo e del Mato Grosso, degli immensi oceani , delle cime delle montagne Magari si può pensare che in questi 40 anni le misurazioni sono molto più precise con l uso dei satelliti rispetto a 40 anni fa. La variazione magari potrebbe essere dovuta in parte proprio a questa Magari invece dell’0,8 potrebbe essere stata dello O,4 e allora non ci sarebbe più l’impennata che ci crea tanto allarme
Soprattutto però ci si domanda come è possibile stabilire, come indicato nel grafico, che in tempi storici le variazioni siano state inferiori a un solo grado: da questo nasce il timore che in solo 40 anni sono cresciuti 0,8, meno di un grado comunque,
come si fa a misurare con tanta precisioni decimi di grado nel passato storico
Come misurare le variazioni della piccola glaciazione del 600. Di quanti gradi medi era diminuita la temperatura per cui ghiacciava il Tamigi ( ma anche i canali olandesi e la laguna di Venezia)
Perchè se riteniamo che la temperatura fosse scesa di 3 gradi ad esempio oppure che la discesa fosse stata più rapida, allora l’allarme attuale che suggerisce la curva del grafico non sussisterebbe
Le variazioni possono essere valutate solo indirettamente dai cosi detti proxie :si tratta di anelli di crescita degli alberi, della crescita dei coralli di sedimenti marini e lacustri, di granuli di polline, di carote di ghiaccio, di fori di trivellazione Certamente hanno una loro rilevanza che nessuno nega. Ma davvero si è in grado di stabilire variazioni di temperatura della terra di decimi di grado? I climatologi dicono di si ma altri scienziati ( i negazionisti ) dicono di no
Si afferma che ci si tratti di un fatto locale, si ipotizza una variazione della corrente del golfo dovuto magari allo scioglimento dei ghiacci nella precedente era calda dell’alto medioevo Questo implicherebbe allora che altri parti del mondo siano state più calde, il golfo del Messico nel nostro caso: ma dove sono le prove o gli indizi di un tali variazioni delle temperature del passato
Con il buon senso a me pare davvero improbabile che si possano misurare con tanta precisione variazioni di qualche decimo di grado avvenuti secoli fa visto che poi non siamo nemmeno tanto sicuri di conoscere la temperatura media del pianeta anche oggi con tutti i mezzi eccezionali che abbiamo
Come abbiamo notato le fonti storiche sono poi poco sicure nel Seicento e ancora di più nelle epoche precedenti, comunque sempre contestabili
Se consideriamo le variazioni medie delle temperature la variazione di un grado annuale è quella che c ‘è fra Lodi e Milano oppure fra Napoli e Sorrento
/vedi (http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/climatologia/5424-clima-campania
http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/climatologia/5420-clima-lombardia)
Il punto importante è che noi non sappiamo veramente le variazioni del clima nei tempi storici (ultimi 3.000 anni). In che modo allora dobbiamo allarmarci se negli ultimi 40 anni la temperatura media si è innalzata di 0,8 gradi, da dove si ricava che le variazioni storiche fossero contenute in meno di un grado Sono solo ipotesi
Ancora più complessa è la origine antropica di tale variazione che viene individuata nella immissione di CO2 e altri gas serra immessi nella atmosfera dalla combustione di energia fossile . Ma la quantità calcolata di questi processi è solo una piccola parte di quella naturale ( fra 3 o 5 %, dipende da cosa si considera) Si afferma che pero il restante 97/% naturale trova un suo equilibrio naturale nei cicli del pianeta dei mari e degli esseri viventi mentre invece la immissione antropiche rompono l’equilibrio Ma come per la temperatura è davvero possibile calcolare con tanta precisione queste enormi quantità? i negazionisti dicono di no Si consideri poi che i protocolli di Kioto indicano una diminuzione di soli il 5% delle immissione di gas serra: una quantità davvero trascurabile : corrisponde al 5% del 3% ( cioe del 0,1,5)
CONCLUSIONI
L
impressione che si ricava è di una estrema problematicità dei fatti
e di una estrema tenuità dei dati: anche quei fatti che comunemente
vengono considerati certi in realtà non lo sono Ma si dice che
si tratta di fatti scientificamente accertati il che è vero
Facciamo pero una breve precisazione di concetti di base della
scienza
Una teoria scientifica è una ipotesi più o meno supportata: quando i
dati la confermano allora diventa una legge o un fatto scientifico
La gravita come il geocentrismo all’inizio fu una teoria ma quando
fu verificata ( per l eliocentrismo ci volle un secolo) allora
diventò una legge o un fatto scientifico Il segno della verifica è
che nessuno degli esperti dubita di essi
Insomma una verità scientifica è un qualcosa di verificato per cui per gli esperti ( non per gli uomini comuni) non ci sono dubbi Tuttavia anche nel campo della scienza ci sono diversi gradi di attendibilità e certezza Ad esempio nella astronomia le posizioni degli astri sono perfettamente conoscibili per gli astronomi e fra di essi non ci sono voci discordanti La certezza non è stessa se passiamo dal movimenti della luna al big bang o alla curvatura dello spazio
Quando parliamo di materia oscura, di stringhe non si ha la medesima certezza. sono ipotesi anche se molto corroborate
Cosi ad esempio per l evoluzionismo ,una teoria enunciata 150 anni: fa: essa è accettata oggi da tutti gli scienziati: pur tuttavia come, quando, e in che modo è avvenuta rimane oggetto di ricerca e di dibattito anche ai nostri tempi Continuamente nuove scoperte mettono in discussione questo o quella acquisizione che pareva accertata
Cosi
mi pare che avvenga per la climatologia : certo il clima cambia non
ci sono dubbi ma in che modo, per quali cause, in quali limiti noi
non sappiamo e si vedono opinioni diverse e contrastanti. Il fatto
che derivi da attività antropiche è un fatto sul quale non abbiamo
la unanimità dei pareri degli scienziati (come avviene per la legge
della gravita) e quindi rimane una teoria e non un fatto
scientificamente accertato
Sembra che la meteorologia dia maggiori certezze perchè le
previsioni sono concordi anche se variano in un certo limite
Questo ovviamente non significa che l’allarme non sia fondato e attendibile e vero ma il fatto stesso che non ci sia accordo significa che ci siano elementi sicuri
A me sembrerebbe che in realtà, dal punto di vista mediatico. alcune ipotesi vengano trasformate in verità scientifiche ma sono solo ipotesi E quindi nasce il problema sul quale riflettevo: dobbiamo fare drammatiche scelte di arresto dello sviluppo?