Pubblicato in " Appunti " marzo 2017 anno XIV n 3 HOME
La crisi dei partiti
Giovanni De Sio Cesari
La funzione del partiti
Storicamente la democrazia fu attuata in un primo tempo attraverso la elezione di singoli candidati che facevano riferimenti a destra a sinistra o ad altro ma poi agivano in autonomia : le assemblee parlamentari erano il vero luogo delle decisioni ( Italia prefascista, tuttora gli USA che sono rimasti all’antico ) In seguito nel ‘900 si formarono i partiti ( sul modello di quello socialista) Il partito raccoglieva il consenso, organizzava gli aderenti, selezionava la classe politica, indicava propri candidati, elaborava strategie politiche e le persone che le avrebbero attuate Insomma il partito gestiva il potere politico nella misura in cui aveva il consenso elettorale Anche nei paesi non democratici un partito unico (fascista, nazista, comunista) gestiva il potere: il leader ( segretario) del partito era il vero capo politico anche senza avere altre cariche ( Stalin, Mao, Hitler era soprattutto leader di partiti)
I partiti sono una peculiarità e il vero motore di tutta la storia del ‘900: non era mai avvenuto nel passato niente del genere
In America invece si è conservato il primo modello e ci si si basa sulle primarie per scegliere la personalità ( e non il partito), sistema alternativo a quello tradizionale di partito europeo basato sugli iscritti Ma avviene che nell’Europa nel 21° secolo i partiti sono allo sfascio per complessi motivi sociali : il malcontento popolare genera discredito verso la classe dirigente in generale e nella misura in cui i partiti la esprimono anche essi ne vengono coinvolti : in USA non vi sono partiti come i nostri ma Trump è stato eletto proprio in opposizione alla classe dirigente Il fenomeno e particolarmente forte in Italia in proporzione alla particolare gravita della crisi
L’ultimo grande partito erede di una tradizione secolare il PD, per ultimo, sembra anche esso agli sgoccioli. Le regole del PD riflettono l’ ambiguità del passaggio dal modello del partito all’europea a quello, diciamo, americano di comitato elettorale Nello statuto attuale infatti in pratica gli iscritti non hanno alcuna funzione perchè segretario e direzione sono eletti in primarie aperte in cui inoltre i pochi iscritti sono sparuta minoranza Diciamo che anche il PD non esiste piu come partito, L‘ultimo grande partito italiano, erede di oltre un secolo di una grande tradizione ormai è scomparso e non ce ne siamo nemmeno accorti
Primarie e congresso
Il deperimento dei partiti del ‘900 è fenomeno generale
Gli iscrtti dappertutto diminuiscono Se un tempo dovunque si vedevano insegne di sedi di partiti ora non ne vedono piu e gli iscritti sono soprattutto quelli che vogliono candidarsi e loro parenti e amici
Si può parlare di confronto, di organizzazione di correnti nell’ambito del partito : ma cosa è un partito se non gli iscritti e se questi non ci sono piu non c è nemmeno il partito Esistono pero gli elettori: occorre una nuova forma di organizzazione e gestione del consenso che non può piu essere il modello di partito di un tempo per il semplice motivo che esso non esiste più nella realtà
Ad esempio Renzi è stato eletto segretario di un partito da elettori che per lì 80% non facevano parte del partito stesso Perche dovrebbe rispondere al congresso di quel 20% degli elettori iscritti? In realtà egli risponde ai molti milioni di potenziali elettori
Se a ogni carica pubblica si sceglie il candidato con primarie aperte i partiti diventano dei comitati elettorali all’americana ma se elaborano consenso e linea politica non ha piu senso avere delle primarie
A che serve un “congresso vero” se poi la decisione su segretario, direzione e quindi programma è presa dall’orda delle primarie che se ne infischia di tutto di quello che ha deciso il congresso che poi non esiste nemmeno nello statuto del PD
Non ha senso un congresso di notabili che discuta per mesi se poi la decisione è presa nelle primarie in cui il 90 % degli elettori sa ben poco del congresso .
ll sistema dei partiti (all’europea) e delle primarie sono alternativi Le procedure degli ultimi anni sono stati molto complicate e incerte come effetto di una crisi di fiducia nei partiti tradizionali
Un po a tutti noi è sembrato che le primarie fossero un ampliamento della base del partito, una sua democratizzazione. Ma non è cosi,
Nel partito tradizionale non tutti gli iscritti avevano voglia, tempo e anche preparazione per essere delegati: venivano scelti quelli piu impegnati, in genere con velleità di candidatura. Erano quindi un corpo scelto, una specie di coscienza del partito che, in mezzo a mille difficolta e limiti, decideva della linea che era poi presentata all’elettorato Il successo elettorale, sempre importante, non era il fine della scelta della proposta : il PC per 50 anni non ha vinto
Nel sistema delle primarie invece votano tutti, l’ingegnere di Torino, l’avvocato di Napoli e la casalinga di Voghera, tutta gente che non ha seguito quasi per niente l’eventuale dibattito che diventa quindi formale , praticamente quasi inutile; le scelte si fanno altrove Il sistema è orientato alla vittoria perche i votanti sono gli stessi delle elezioni generali
Si potrebbe pensare di rivitalizzare , rilanciare il partito tradizionale e anzi pensare che avrebbe piu consenso proprio perche sarebbe rimasto l’unico vero partito Ma ormai si tratta di una crisi di tutto un sistema politico e non è più possibile rovesciare il corso della storia ormai consolidato
Partito on line
Se la gente non va piu nelle sezioni fisiche ( che fra l’altro sono costose a tenersi) si iscrive però facilmente a circoli on line perche in generale il rapporto virtuale ha sostituito quello fisico perche piu semplice comodo La gente deve lavorare ( se ha ancora un lavoro ), dedica il tempo restante alla famiglia o attività piacevoli
Pero smartphone tablet pc possono essere usati dovunque e in qualunque tempo, magari nelle sere di pioggia o su un treno. Questo e in fondo il segreto del successo della rete .
Occorrerebbro e sempre di piu circoli on line in cui sarebbe possibile iscriversi dando nome e dati e poter quindi votare candidati e linea politica
E quello che fanno i M5S ma limitandosi semplicemente a dare questa funzione a un 100 mila persone iscritti prima di una certa data e la cui maggioranza e cosi disinteressata che non vota nemmeno
Resta da vedere se poi i politici vogliano veramente fare una cosa del genere ma questo mi pare l’unico modo per riavvicinare la gente alla politica
Si è proposto anche di trasformare i partito in movimenti: va bene. ma si dovrebbe indicare come un movimento possa svolgere la funzione di un partito, come eleggere segretario e segreteria , elaborare linea politica ed adattarla alle circostanze piu o meno imprevedibili, quali alleanze stringere o lasciare secondo le il momento politico
Grillo ha provato a creare un movimento sembrava quasi che volesse ritirarsi e lasciarlo alla sua autonomia ma poi ha dovuto riprendere il controllo praticamente dittatoriale. perchè si stava dilaniando non avendo le strutture per governarsi I movimenti vanno bene quando bisogna ascoltare la voce della gente, soprattutto le proteste, ma prendere le decisioni operative che la politica richiede è altra cosa
Conclusione
Abbiamo quindi due sistemi alternativi, quello delle primarie e quello del partito tradizionale che si esprime nel congresso: ciascuno di essi puo avere vantaggi e svantaggi ma sostanzialmente il primo è orientato a un sistema proporzionale, il secondo a uno maggioritario I piccoli partiti possono essere infatti determinanti in sistemi proporzionali e diventano insignificanti in quelli maggioritari
Potremmo pensare di ritornare alle origine della democrazoa : elezioni di personalità sorrette da comitati elettorali che fanno semplice riferimento a partiti e matrici politiche (sistema americano)
Occorrerebbe pero collegi uninominali ( manco a parlarne) disponibiità finanziare dei singoli ( scandalosi finanziamenti ) e una tradizione consolidata che non abbiamo. Personalmente mi parrebbe una buona soluzione ma a parte che è difficilmente realizzabile, nessuno la sostiene
Abbiamo il sistema delle primarie di fatto in vigore per il PD Pero ci si domanda: chi elabora e adatta la linea politica nel lungo intervallo fa due consultazioni La risposta mi sembrerebbe: gli eletti stessi Non mi riferisco agli eletti alla segretarie ma gli eletti nelle elezioni vere e proprie : i gruppi parlamentari ( e quelli dei comuni e delle regioni) In questo modo si tornerebbe alla responsabilità dgli eletti che finirebbero di essere dei semplici delegati dei partiti (che ormai non esistono piu ) per essere i rappresentanti degli elettori cosi come la legge prevede e non solo formalmente
Ad esempio dovrebbero essere i gruppi parlamentari a proporre al capo dello stato il nome del presidente del consiglio. ora Renzi dovrebbe essere confermato o rimosso dai gruppi parlamentari e non da un partito che non si capisce bene chi rappresenti
Mi pare che questa soluzione sia quella verso cui ci moviamo secondo gli avvenimenti E un po sintesi fra i partiti e i candidati individuali, fra sistema americano e europeo
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