Lacrime e sangue
Giovanni De Sio
Lunedi, 12 dicembre 2011
Si è molto parlato, a proposito della manovra Monti, di lacrime e
sangue anche se Monti parlava solo di sacrifici e altri di “pesanti “
sacrifici stangate e simili termini.
Ora non vogliamo valutare la giustezza o la opportunità di questo o
quel provvedimento della manovra, se essa avrebbe potuto essere
diversa o più equa o quanto altro: non è questo la sede.
Vogliamo pero segnalare che, come ben sa chiunque abbia familiarità con
il volontariato, che si occupi di mense, i assistenza agli anziani e di
altre attività caritative, che le situazioni in cui sarebbe
appropriato parlare di lacrime e sangue non mancano nel nostro paese
ma non sono quelle che vengono evocate a proposito della manovra
A noi pare che di lacrime e sangue si possa parlare a proposito di
quelli che, avendo una famiglia da mantenere, perdono il lavoro :
lacrime vere Qualcuno veramente si suicida, si arriva al sangue E
ancora di quei giovani che non trovano un lavoro che non sia in nero,
che passano da un precariato all’altro sempre più avviliti e con sempre
meno speranze, mentre il tempo passa inesorabile Si parla di giovani
ma in realtà sono persone, oltre la trentina, a volte vicino ai 40 che
non riescono a formarsi una famiglia per mancanza di un reddito
affidabile e le donne sono le più disperate perche per esse il tempo
passa ancora più inesorabile.
Al loro confronto ci pare eccessivo parlare di lacrime e sangue e
anche di “pesanti” sacrifici per i provvedimenti della manovra. Si
chiede di lavorare qualche anno in più : ma è cosi in tutto il mondo ed è
stato sempre cosi anche nel nostro passato non troppo lontano. Si paga
una tassa sulla casa : ma la si è sempre pagata fino a che fu
improvvidamente fu abolita per raccattare voti. Epoi facciamo un pò di
conti : per le abitazioni più modeste non si paga nulla, per quelle
medie € 200 o 300 euro all’anno. La misura più grave è quella del non
adeguamento delle pensioni al costo della vita, fatto che ha creato le
maggiori opposizione e addirittura fatto piangere in diretta il ministro
Fornero:ma in realtà si tratta di un mancato aumento di poche decine
di euro al mese che, probabilmente, la maggior parte dei pensionati
non avrebbero nemmeno notato. In fondo le pensioni un tempo non erano
aggiornate al costo della vita anche per la considerazione che le
persone anziane non hanno più le spese per la produzione del reddito (
trasporti e altro) e soprattutto che non hanno ( o non dovrebbero
avere ) più una famiglia da mantenere
Noi non vogliamo in nessun modo giustificare o giudicare positivamente o
negativamente la manovra: ci sembra pero che l’ opinione pubblica,
spinta dalla propaganda politica, perda il senso della misura delle
cose Quando chiude una fabbrica come a Termini Imerese, nella valle
dell’Ufita, e dovunque la gente è veramente disperata, piangono vere
lacrime amare: ma alcune decine di euro al mese o una modesta tassa
sulla casa è un cosa ben diversa: se potessero essere un modo per
limitare le vere tragedie andrebbero accettate
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