LA SOCIALITA'
L'uomo è " animale sociale" secondo la celebre definizione aristotelica. Non ci sono dubbi:ma quale è la origine della socialità ? E' un istinto primario oppure è il risultato di altre esigenze ? Vi sono tante tesi e tante sintesi di tesi contrapposte
A mo di esempio facciamo qualche riferimento fondamentale sulle posizioni più note.
Alcuni ritengono che si tratti di un istinto a se stante. Darwin affrontò il problema partendo dalla osservazione del branco di animali. Nella lotta eterna e spietata per la vita l'animale sente il bisogno di stare vicino, accanto ai propri simili per poter ottenere aiuto e difesa. Da ciò nasce che ciascun animale un "sentimento" che Darwin definisce "simpatia" per gli altri animali della sua specie. Molto vicina a Darwin è la posizione di Mc Dougall. Questi però nega l'idea troppo antropomorfica del "sentimento della simpatia". L'animale gode di stare vicino ai suoi simili per un suo bisogno istintivo senza che provi per essi alcun sentimento.Ad esso si accompagna la paura, il terrore meglio di restare isolato.
Un altro vasto gruppo di studiosi considera invece la tendenza alla socializzazione non come un istinto a se stante ma come un mezzo per soddisfare altre esigenze. Non si nasce,quindi, con il desiderio di socializzare ma si impara ad essere sociale: presto il bambino scopre i vantaggi di stare insieme agli altri e desidera associarsi ad altri per soddisfare bisogni essenzialmente egoistici. E' chiaro che senza l'aiuto dei nostri simili potremmo fare ben poco,forse nemmeno sopravvivere. Si può obbiettare che spesso nel gruppo ci si rimette: anzi si ritiene che per la appartenenza al gruppo bisogna anche essere pronti a sacrificarsi, a porre interessi di tutti al di sopra di interessi di singoli. Se alcune persone si uniscono con l'intento che ciascuno debba perseguire esclusivamente i propri interessi è chiaro che non si può parlare di gruppo sociale e di sentimenti sociali. A questa obiezione si può rispondere che in tali casi i benefici che il singolo persegue sono la considerazione e la stima degli altri componenti:il vantaggio non è allora evidente e materiale ma non per questo meno importante e reale.
Nella concezione psicoanalitica l'origine dei sentimenti sociali è da ricercarsi nel sentimento di gelosia che ha per oggetto la madre e che oppone i fratelli fra di loro. Quando ciascuno si accorge di non poter prevalere su tutti gli altri si batte perchè almeno ci sia uguaglianza di tutti e dominio di uno solo. Dice Freud:"Tutte le manifestazioni di cui si constata poi la efficacia nella vita sociale come per esempio lo spirito comune lo spirito di corpo, scaturiscono incontestabilmente dalla gelosia. Nessuno si deve distinguere dagli altri: tutti debbono fare ed avere la stessa cosa. La giustizia sociale significa che si rinunzia a parecchio affinchè anche gli altri vi rinuncino. E' questa rivendicazione di uguaglianza che forma la radice della coscienza sociale e del sentimento di dovere."
La posizione di Dollard è a mezzo fra gli ambientalisti e la psicanalisi: il fanciullo è limitato dai divieti che gli sono estranei e che e subisce quasi come imposizioni. Nè vale che vi si ribelli: ribellandosi si attira la punizione che che peggiora ulteriormente la sua posizioone. Il campo della vita sociale gli appare allora il mondo nel quale egli possa esprimere la sua personalità e i suoi impulsi: la vita sociale sarebbe una sublimazione del suo spirito aggressivo.
Non è qui il luogo per esaminare una problematica così complessa: per il nostro assunto ci limitiamo a considerare la socialità come il campo proprio dell'uomo
A nostro parere non occorre postulare un istinto particolare nè ricorrere all'interesse e neppure cercare complicate spiegazioni psicanalitiche: semplicemente noi siamo sociali perchè la società è la condizione per la esplicazione della nostra personalità.il bimbo nei primi mesi gode nel provocare nell'ambiente che lo circonda tante reazioni. Con il sorriso ,con il pianto muove tutto un mondo sociale ed è contento di ciò anche se nessun interesse o bisogno venga a soddisfatto .
Possiamo dire che la società sta all'uomo come la savana al leone e il fiume al coccodrillo.