Pubblicato da       Appunti, ottobre  2008, n 68 , anno V                                                   Home

 

LA SCIENZA OCCIDENTALE

 Giovanni De Sio Cesari

 

Negli ultimi secoli  l’occidente europeo è riuscito a conquistare o, comunque, a controllare  praticamente  tutto il resto del mondo con un impiego modesto di risorse: se infatti paragoniamo le grandi guerre interne fra gli europei, ad esempio.  l’epopea  napoleonica o le due guerre mondiali, alle guerre coloniali ci rendiamo conto che queste ultime furono in sostanza ben poca cosa: poche migliaia di conquistadores si impadronirono dell’America, una compagnia privata si assicurò il governo dell’immensa India. Tutte le imprese coloniali furono  effettuate con mezzi modesti e con poche truppe  che si impadronirono di terre sconfinate:  le vere difficoltà furono rappresentate dalle distanze enormi. dai climi estremi, dalle difficoltà  naturali . soprattutto dalla rivalità interne fra le nazioni europee stesse.

Eppure nel passato gli europei non avevano avuto alcun ruolo particolare rispetto alle altre civiltà: lottarono a lungo e con esiti diversi contro il vicino  Islam,  si salvarono appena, quasi per  caso, dalle invasioni mongole del XIII secolo e anche rispetto alle grandi  civiltà  indiana e cinese si posero all’inizio in una situazione  di semplici partner commerciali, accontentandosi di qualche scalo in luoghi periferici .

Un fenomeno cosi imponente  e generale non può dipendere da situazioni particolari e  contingenti.

 Sgombriamo il campo innanzi tutto da ogni pretesa di superiorità razziale  che si sarebbe  manifestata evidentemente  anche prima e anche dall’idea, del tutto fantasiosa,  che gli europei abbiano una particolare  aggressività  ( dappertutto si crearono imperi con la violenza  )

Osserviamo invece che nello stesso periodo è nata la scienza moderna  una costruzione propriamente occidentale e solamente, in seguito.  fatta propria da altri popoli.
 Tutte la scoperte scientifiche sono state fatte dagli europei,  dalla astronomia alla medicina, dalla relatività alla genetica, e anche tutte le invenzioni  tecnologiche che hanno profondamente cambiato il mondo sono opera di europei, dal telefono al computer, dalla  locomotiva all’energia atomica

 Anche le  scienze cosi dette umane, dall’economia alla sociologia, dalla psicologia  alla storia. sono una costruzione  europea cosi come lo sono i moderni  sistemi economici e politici,  dal capitalismo al socialismo, dalla democrazia ai regimi dittatoriali a partito unico. dal laicismo allo stato di diritto.

 Tutto ciò è  avvenuto negli ultimi secoli e ha dato all’Occidente europeo un primato scientifico, culturale ed economico e politico che ha permesso Il controllo del resto del mondo non solo e tanto sul piano militare ( colonialismo) ma nel campo generale della civiltà : ciò che è moderno e progresso è identificato con l’Occidente

Sa apriamo un qualunque testo di fisica, medicina biologia o anche di economia, politica e storia troviamo quello ciò che gli europei hanno scoperto ed elaborato negli ultimi secoli

 

 

Ma in cosa consiste la visione scientifica  europea ?  

La scienza moderna è cosa diversa da quella antica, sia europea che delle altre civiltà.  anche se il termine che si usa spesso è lo stesso.

Nel passato   la conoscenza era un tutto unico e indivisibile  che inglobava in se, in armonica sintesi, conoscenze della natura, della storia, della morale e, in ambiente profondamente religioso,  il tutto poi era subordinata alla rivelazione di Dio, fonte prima e suprema della conoscenza. Il concetto nella cultura italiana è bene esemplificato da Dante che nella Commedia fonde mirabilmente concetti etici ,religiosi, scientifici, storici, leggendari:  non pare fuori luogo una discussione sulle macchie lunari in un contesto di visioni ultraterrene perche tutto si compone in un insieme organico

 Si tratta di un modo naturale di vedere comune a tutte le civiltà : il sapere è sempre globale perche la verità non può essere che una e una soltanto . Cosi , la medicina tradizionale cinese, l’agopuntura, collega sempre la cura fisica di una determinata malattia al benessere dell’essenza globale dell’uomo ( il Karma) e in accordo con le forze metafisiche ( Yng e Yang) che regolano l’universo : le sei armonie  regolano ogni aspetto della vita

Concetti simili troviamo in India:  l’Ayurveda, la tradizionale arte della medicina indiana consiste in una   metodologia per mettere d’accordo mente e corpo nel quadro generale delle forze che governano l’universo perché la malattia è identificata con una mancanza di armonia.  Arcane corrispondenze troviamo pure nella medicina e nella fisica ( alchimia  ) medioevale europea

 Anche i richiami  presenti nel Corano alla scienza  vanno letti  nel senso di una conoscenza globale  in cui i precetti divini sono il culmine. Si racconta  che   il califfo Omar,  quando  prese fuoco la biblioteca di Alessandria,  abbia detto : se in quei libri c’è qualcosa di diverso dal corano allora è  meglio che brucino, se sono scritte le stesse cose allora sono inutili e possono anche bruciare. Il racconto è certamente  leggendario ma mostra una tendenza comune che è presente ad esempio anche in S. Agostino che distingue la sapientia  che consiste in  tutto ciò riguarda la salvezza dell’anima dalla  vana curiositas  che non è utile ad essa.  

Anche il pensiero ellenico classico  in effetti mantiene un  forte unità : Aristotele è uno scienziato non meno che un teologo e un moralista. Tuttavia negli sviluppi ellenistici si prelude abbastanza chiaramente a un primo emergere delle scienze in senso moderno, tendenza però poi rovesciata dal cristianesimo  medioevale: tuttavia alcuni risultati furono conservati sia nella civiltà cristiana che in quella islamica e costituirono  sempre un primato dei Greci

La  scienza nel significato moderno nasce  nel 600, comunemente identificata con il pensiero di Galilei non perchè  ne sia, ovviamente,  l’inventore, ma perché ne  fu il più noto sostenitore e ideologo  

La scienza moderna riconosce solo fatti e ipotesi che spiegano i fatti , non da giudizi di valore, prescinde ( ma non nega necessariamente) rivelazioni religiose e  ideali etici

Galilei vede i movimenti degli astri e si accorge che essi possono essere spiegati con l’eliocentrismo: visioni totalizzanti , credenze religiose , ideali etici non c‘entrano con la scienza: non sono necessariamente rifiutati, tutt’altro: Galilei fu sempre sincero credente ma sono su un altro piano 

 In questo modo crolla l’unità della scienza intesa come visione della realtà in cui ogni elemento trova un posto in armonia con tutta il resto:   le armonie dell’universo  lasciano il posto ai fatti  e le interpretazioni che possono spiegare gruppi di fatti ben specifici e individuati  

 Si tratta di un rovesciamento di prospettiva  fondamentale: non vi è uno schema precostituito in cui inserire i fatti  ma i  fatti portano essi stessi a  uno schema

 

Nasce così  il concetto di scienza nel senso moderno: scienza cioè non come conoscenza generale e totalizzante ma come conoscenza particolare di alcuni aspetti della natura basata sui fatti empiricamente osservabili, nettamente distinti  a ad altre tipi di conoscenze (metafisica, etica politica ecc) che non possono essere nè confermate nè smentite dai fatti stessi: Tutto può essere compendiato da un nuovo atteggiamento mentale che cerca la verità scientifica nei fatti  e non  in antiche dottrine o in libri  più o meno sacri

 

il termine stesso di scienza viene a mutare di significato: non si riferisce più alla conoscenza in generale ma ai  fatti della natura, a quelli cioè che possono essere verificati empiricamente

 

Il cammino non sarà nè breve nè facile: con il tempo pero il  principio che le teorie sono valide  solo se confermate dai fatti si estende  al la dei campi naturali.  Nasce ad esempio la storia intesa come ricerca delle fonti e formulazioni   delle teorie che ne spiegano la concatenazione superando  la storia tradizionale  intesa come racconto edificante, galleria di esempi etici, esaltazioni di questo o quell’altro principio.  Nascono anche le scienze cosiddette umane: la psicologia, la sociologia, l’educazione cosi come l’analisi economica e politica basata sulla osservazione dei fatti e non come realizzazione di ideali

 Con la scienza nasce quindi tutto un nuovo mondo di porsi di fronte alla  realtà: i risultati non sono solo le grandi scoperte scientifiche e tecniche ma anche tutto un modo di rapportarsi alla realtà in ogni campo che è il vero motivo della straordinaria  successo della civiltà europea.

 

 La scienza tuttavia anche se è stata una costruzione esclusiva dell’Europa non appartiene pero all’Europa ma a tutto il mondo. Tutti i popoli possono assorbire lo spirito scientifico: nel momento e nella misura in cui questo avviene l’Europa perde il suo primato, nella misura in cui gli altri popoli  apprendono   lo spirito scientifico essi si liberano dalla dipendenza culturale europea

 

 La cultura europea si è diffusa  in tutto il mondo: quei popoli (giapponesi, cinesi, indiani e tanti altri ) che sono riusciti a impadronirsene si sono messi in cammino nella storia sulla via dello sviluppo  e forse sostituiranno l'Occidente  stesso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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