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29.07.2008
Misteriosi attentati a Gaza
di Giovanni De Sio Cesari

Tre esplosioni a Gaza ieri: la prima ha ucciso un ignaro passante, la seconda, presso l’abitazione di un esponente di HAMAS, non ha fatto vittime, mentre la terza, la più grave, presso un parcheggio delle forze di sicurezza di HAMAS, ha causato la morte di quattro miliziani e di una bambina.

Non è chiaro chi siano i responsabili. Hamas ha accusato Al Fatah e ne ha fatto arrestare 120 aderenti: a sua volta, nella West Bank, Al Fatah ha proceduto all’arresto di alcuni aderenti di HAMAS.

Tuttavia pare difficile, anche se non da escludere, che la responsabilità sia di Al Fatah e l’accusa pare nascondere faide interne di HAMAS in lotta fra di loro. Recentemente HAMAS infatti ha interrotto il lancio di missili Kassam contro Israele e si è detta disposta a trattare: in pratica una sconfessione della lotta ad oltranza che da sempre è stata la sua posizione, di fronte alla insostenibilità della situazione di Gaza e della evidente inutilità della continuazione di una lotta senza speranza. Da questo fatto è nato anche l’ottimismo sulla possibilità dell’avvio di un rapido processo di pace che, in realtà, resta però molto difficile. Gli attentati potrebbero essere quindi opera di una fazione di HAMAS contraria a quella che in realtà appare una resa.

Più probabile, però, è che gli attentati siano opera di Jaish al-Islam (Esercito dell'Islam) una piccola organizzazione presente a Gaza e che si richiama ad al Qaida. Giunge infatti anche notizia di scontri armati fra i miliziani di HAMAS e quelle di “Jaish al-Islam”.

Il fatto preoccupa un po’ tutti: l’organizzazione “Jaish al-Islam” infatti si richiama alla ideologia di el Qaida: lotta generale ai ”nemici del’Islam“ senza distinguere fra occidentali, israeliani e arabi moderati, tutti accomunati nella stessa condanna radicale. Pur adottando metodi simili e aderendo a ideologie simili, tuttavia, le organizzazioni palestinesi, compreso HAMAS, hanno sempre accuratamente limitato le proprie azioni solo contro Israele e con il fine esclusivo della liberazione della Palestina, evitando le pericolose generalizzazioni di el Qaeda che non possono non danneggiare le prospettive di lotta dei Palestinesi.




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