Italia Notizie - torna alla prima pagina

 

Quotidiano on line nazionale

feed RSS Lunedì 16 Marzo 2009
PRIMA PAGINA
EDITORIALI
POLITICA
CRONACA
ECONOMIA
ESTERI
SOCIETA'
CULTURA
SPORT
REGIONI
MULTIMEDIA
RUBRICHE
BLOG
 
 
 
 
 
 
ARCHIVI
REDAZIONE

 

 

 

SEGNALA QUESTO QUOTIDIANO  
AD UN AMICO


utenti collegati

Disclaimer

 

 

16.03.2009
Compromesso in Pakistan
di Giovanni De Sio Cesari

Islamabad, 16 marzo 2009. Il primo ministro del Pakistan, Gilani, ha annunciato che ristabilerà nelle sue funzioni l'ex presidente della Corte Suprema Iftikhar Chaudhry e immediatamente il leader dell’opposizione Nawaz Sharif ha chiesto ai suoi seguaci di interrompere la marcia verso Islamabad.

Si è disinnescata così una pericolosa prova di forza fra la opposizione che aveva organizzato grandi manifestazioni di piazza culminate con una marcia verso la capitale per chiedere il reintegro del magistrato e il governo che invece rifiutava ed erano già cominciati scontri e tafferugli: comunque il governo ne esce ancora più indebolito.

Per comprendere il senso di questi fatti che lasciano perplessi noi occidentali bisogna fare qualche passo indietro. Il presidente della corte suprema, Chaudhry era stato illegalmente rimosso dal generale Musharraf, presidente del Pakistan, in seguito a un colpo militare in quanto suo oppositore politico.

Musharraf poi aveva dovuto ritirarsi e nel 2008 e si erano indette le elezioni. I due partiti principali erano la "Lega musulmana” guidata da Nawaz Sharif orientata religiosamente, con forti simpatie verso il wahabismo (integralismo islamico seguito sia dall’Arabia Saudita che da Bin laden con opposti atteggiamenti verso l’Occidente) e il "Partito del Popolo Pakistano” di Benazir Bhutto, di orientamento invece più laico. Benazir Bhutto fu assassinata, presumibilmente da estremisti islamici, ma il suo partito vinse ugualmente le elezioni con ampio margine, guidato dal marito, Zardari che era stato però condannato anni prima per corruzione. Ambedue i partiti avevano promesso di reintegrare il presidente della corte suprema: tuttavia il governo non aveva mantenuto l’impegno perché comunque lo riteneva troppo vicino agli ambienti integralisti e forse temeva una ulteriore azione giudiziaria contro Zardari. Da qui proteste che all’inizio portarono ad agitazione fra i legali che, fatto davvero insolito se non unico, vennero a scontri con la polizia. Quindi l’agitazione è stata sponsorizzata da Nawaz Sharif che pareva voler cogliere l’occasione per una rivincita della piazza contro la netta sconfitta elettorale dell’anno sorso.

Oggi ha ritenuto di non spingere troppo le cose accontentandosi per il momento di una vittoria politica che ha indebolito ulteriormente il governo legale la cui debole autorità non riesce a controllare un paese che precipita sempre di più verso il disordine e la guerra civile.

---------------------------------------------------





Nella foto: Nawaz Sharif (da The Pakistan policy blog)




Questa news è stata letta
 volte
Commenta la Notizia

autore

e-mail 


Versione stampabile PDF
Segnala la notizia

mail destinatario

tuo nome


COMMENTI