Il dittatore coreano e un mediocre film
La vicenda del film The interview ho posto per un momento la Corea del nord al centro dell’attenzione del grande pubblico internazionale, cosa che avviene piuttosto raramente anche perchè di quel paese si sa ben poco, essendo esso chiuso come nessun altro al mondo.
Il film in realtà a quanto dicono i critici, ha scarsi meriti artistici o di altro genere ma è stato considerato offensivo dal presidente nord coreano Kim Jong-un e, per rivalsa, dalla Corea del nord sono partiti attacchi informatici che hanno posto in difficoltà la società produttrice Sony che aveva quindi rinunciato a proiettarlo per evitare maggiori complicazioni ma il fatto è diventato un caso di liberta che non può essere ignorato. Dopo l’intervento di Obama , il film è stato quindi proiettato in America ed avrà probabilmente un successo di pubblico del tutto sproporzionato al suo valore artistico. E una vicenda che ci ricorda per tanti aspetti quella dei “versetti satanici” di Salman Rushdie. o dei fumetti su Maometto editi in Danimarca e poi ripresi un po dovunque.
L’episodio del tutto marginale e casuale tuttavia mette in luce il fanatismo nord coreano per la dinastia dei Kim, certo incomparabilmente più grottesco del fanatismo islamico. L’attuale presidente Kim Jong-un è il nipote del fondatore, Kim Il-sung che è stato poi proclamato alla sua morte niente di meno che Presidente Eterno e quindi è di diritto tuttora il presidente della Corea del nord, caso unico nella storia A lui successe il figlio, Kim Jong-il , proclamato il Caro Leader che però governo poco perche afflitto da una malattia che lo porto alla morte nel 2011 lasciando l’eredita al giovanissimo attuale presidente Kim Jong-un proclamato il “sole della nazione” Questi ha studiato sotto falso nome in occidente in Svizzera ma ha conservato intatta la mentalità familiare per niente contagiato dallo spirito democratico e libertario elvetico
Alla presa del potere nel dicembre 2011 Kim Jong-un era accompagnato da sette personaggi che rappresentavano i massimi dirigenti dello stato. Nessuno di essi attualmente compare più in pubblico: di sei di essi non si sa praticamente più niente , spariti completamente dalla informazione ufficiale come se non fossero mai esistiti. Il più importante di essi era Jang Song-taek Questi aveva sposato una figlia del Presidente Eterno. sorella quindi del Caro Leader e zia dell’attuale leader. Durante la lunga malattia del Caro Leader aveva retto le sorti dello stato. Nel novembre del 2013 Jang Song-taek è stato improvvisamente accusato di complotto contro lo stato e giustiziato qualche mese dopo. Naturalmente nessuno crede all’esistenza di un tale complotto. Si è pensato a divergenza di linee politiche che in realtà sono effettivamente cambiate. Tuttavia la motivazione vera va ricercata nell’esercizio del terrore come pratica e puntello del potere assoluto. Non importa quanto tu ti sei dimostrato fedele, quanto alto sei salito nella scala del potere: all’improvviso puoi perdere tutto, anche la vita e perfino l’onore se il capo vuole cosi. Magari accade che dopo l’epurazione si venga ripescato e si torni ad essere potente per poi essere nuovamente epurato . Lo stesso Jang Song-taek , qualche anno prima era stato epurato per alcuni anni per essere poi rimesso in onore e divenire la seconda carica dello stato e praticamente governare il paese in nome del dittatore ufficiale. E un potere che si mantiene cosi e, per quanto possa sembrare strano, questo sistema funziona benissimo e si mantiene saldissimo. Il primo a usarlo fu Stalin con le sue incessanti purghe sanguinose con le quali fu rimossa e giustiziata tutta la classe dirigente del partito e della rivoluzione e poi i quadri intermedi e quindi anche milioni, decine di milioni di semplici cittadini, spariti per sempre nei buchi neri dei gulag. Lo stesso sistema è stato poi adottato in Estremo Oriente e utilizzato da Mao con una sottigliezza tutta orientale che stona con la rozzezza delle repressioni sovietica.
La dinastia semi divina dei Kim sono il residuo e insieme il perfezionamento di questo metodo efficace e disumano di gestire il potere: come nel “1984” di Orwel ognuno grida il più forte possibile il suo plauso e entusiasmo per il capo nella speranza di potersi salvare ma pure nella consapevolezza che, comunque, anche cosi la sua vita è semplicemente nelle mani del capo Come un cristiano che per quanto si sforzi nel cammino della virtù si sente sempre peccatore e che solo la misericordia divina puo salvare: ma il cristiano pensa a un Dio di misericordia, di amore cosa che mancano quasi del tutto a un a dinastia disumana come i Kim.
Comunque effettivamente Kim Jong-un pare che abbia imboccata una linea diversa sia in politica interna che estera. .Ha attenuato il furore collettivista del regime inserendo una prudente e attenta politica degli incentivi. che pare abbia dato in agricoltura un qualche buon risultato : la fame e la carestia paiono non essere piu un pericolo sempre imminente. Si è aperto anche a investimenti stranieri e a una certo sviluppo delle attività private maggiore di quanto si quanto si credi comunemente Si potrebbe dire che ci si mette sulla via di Deng Xiaoping ma bisogna vedere gli sviluppi
In politica estera la Corea del nord pare voler ritornare all’alleanza tradizionale con la Russia e allontanarsi dalla Cina: questo spiega l’intervento di Putin di comprensione per Kim Jong-un nella vicenda del film ma non ci si puo certo aspettare l’aiuto dei tempi belli dell’URSS: Putin ha ben altri problemi. Nel contempo la frontiera con la Cina è stata ben controllata mentre nei decenni precedenti era molto porosa, attraversata da contrabbandi di ogni genere, anche dalla tratta di ragazze coreane alcune delle quali destinate alla prostituzioni e altre, più fortunate, a sposare contadini cinesi. Era anche la via unica di fuga dalla Corea del nord : un certo numero di persone riuscivano a passarla e dalla Cina poi in parte riuscivano a raggiungere la Corea del sud dove venivano accolti con un sostanzioso aiuto economico ma nella quale poi difficilmente riuscivano a inserirsi tanto diversi erano ormai diventati dai loro connazionali.