Caos politico in Egitto

giovedì, giugno 14, 2012
di Giovanni De Sio Cesari

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Caos in Egitto per una sentenza della Corte Suprema (Costituzionale)  che potrebbe rimettere in discussione tutto il complicato processo dell’assetto democratico del paese  nell’era post  Mubarack

La Corte Costituzionale, infatti, ha dichiarato incostituzionale la procedura con la quale è stato eletta la  Maglis al-Shabab, la camera bassa paragonabile al nostro Parlamento: era prevista che avrebbe dovuto essere eletta per due terzi  con le liste dei partiti e per un terzo con candidati indipendenti : invece anche i candidati indipendenti  sono stati ugualmente designati dai partiti.

Le elezioni furono  tenute a dicembre- gennaio In esse i Fratelli Mussulmani ottennero  complessivamente 235 seggi ( su 458)  e il 47 % delle preferenze, i salafiti 120 seggi e il 24 % dei voti,  i laici di  Al Wafd il 7  % , quelli del Blocco Egiziano  il 5%

La conseguenza della decisione potrebbe essere solo il rinnovo del  terzo dei candidati indipendenti: ma più verosimilmente tutto il processo sarebbe  dichiarato illegittimo  e quindi  si dovrebbero rifare le lezioni. Altra conseguenza potrebbe  essere il rinvio dello l delle imminenti elezioni di spareggio fra i due candidati: Mohammed Mursi ,candidato dei Fratelli Mussulmani, con il  il 27  % dei voti e Ahmed  Shafiq l’ultimo ministro nominato da Mubarak con il 22% dei voti   Non potrebbero infatti esercitare il loro  potere senza la presenza di un parlamento. Altra conseguenza potrebbe essere che, non essendoci più gli organi democraticamente eletti   il  potere non potrebbe che tornare alla giunta militare E’ senza altro  lontano dalla democrazia che siano dichiarate incostituzionali le procedure  per  le elezioni dopo mesi che esse sono state applicate e che il parlamento  è già entrato o in funzione.

La sentenza  viene vista come un colpo di stato dai Fratelli Mussulmani che dominavano completamento  il parlamento  e che con ogni probabilità avrebbero vinto anche le elezioni presidenziali  La Corte ha pure sentenziato la legittimità della candidatura di Ahmed  Shafiq, che secondo malgrado che una legge escluda dai candidati gli esponenti del vecchio regime.

Inoltre il  Ministero della Giustizia ha emesso un decreto che permette alla polizia di  arrestare civili sospettati di reati , ripristinando alcuni dei poteri delle leggi di emergenza  in vigore da decenni Fra i reati vengono anche   contemplati anche il blocco del traffico, i danneggiamenti la resistenza agli ordini della polizia: in pratica i dimostranti potrebbero essere arrestati:

Ill processo demcoratico che in Egitto sembrava arrivato ormai alla conclusione, sia pure con la vittoria di forze che non avevano partecipato alla rivoluzione  rischia di essere interrotti per un tempo indeterminato, forse per sempre

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