Cina: tempo di elezioni
La Cina ha iniziato il 7 maggio le procedure per le elezioni a livello locale che si tengono ogni cinque anni: in oltre 2.000 circoscrizioni e 30.000 comuni, più di 2 milioni di delegati saranno eletti da più di 900 milioni di votanti
In Cina il voto non è come in Occidente solo per “testa” ma viene corretto per categoria sociale La legge elettorale vuole garantire la pari rappresentanza di ogni area, a ogni categoria, a ogni gruppo etnico con un numero adeguato rappresentanti
Queste sono le prime elezioni dopo le modifiche della legge
elettorale del marzo 2010 che assegna ad entrambe le aree rurali e
urbane lo stesso rapporto dei deputati rispetto alla popolazione. La
precedente legge elettorale prevedeva che ciascun deputato rurale
rappresentasse una popolazione quattro volte superiore a quella di una
urbana: cosi i contadini avevano solo un quarto del
suffragio delle loro controparti urbane.
Sono previste diverse misure per creare condizioni favorevoli per
il voto ai 260 milioni di persone emigrate dalle campagne
nelle aeree urbane e industriali
La nuova legge elettorale aumenta l’interazione tra elettori e candidati, affermando che i comitati elettorali per gli elettori devono organizzare per i candidati incontri con gli elettori per presentarsi e rispondere alle loro domande
Gli elettori devono registrasi per votare: per la prima volta possono farlo anche in via telematica
Sul web in Cina si è parlato di candidati
indipendenti alle elezioni ma le autorità hanno riaffermato
con forza che la legge non prevede “candidati indipendenti”,; essa
prevede che i candidati a tutti i livelli debbono essere
riconosciuti come tali da una apposita autorità pubblica secondo una
procedura legalmente vincolante : in pratica significa che sono sempre
designati dal partito comunista
La Costituzione e la legge elettorale garantiscono ai cittadini il
diritto all’elettorato attivo e passivo ma le attività elettorali
devono essere conformi alla legge e le disposizioni specifiche per le
procedure di elezione Un cittadino deve prima registrarsi e ottenere
la conferma alla sua candidatura e riceve quindi una
nomination dai partiti politici, organizzazioni sociali, o da un certo
numero di elettori della una circoscrizione. In seguito, la lista dei
candidati è formata sulla base del parere della commissione
elettorale in una votazione preliminare, Tutte le attività della
campagna deve essere organizzate da comitati elettorali che sono
impostati per gestire l’elezione di assemblee legislative locali, e sono
sottoposti alla’autorità del comitato permanente della provincia
Le elezioni in Cina quindi sono la più ampie del mondo ma non sono pluralistiche e libere: sono sempre le autorità a gestirle e gli elettori sono chiamati in sostanza a ratificare le decisioni prese nelle stanze chiuse del potere.
La Cina rimane sempre un paese fortemente autoritario e centralista retto da una ceto politico chiuso che si perpetua sostanzialmente per cooptazione: le tensioni nel paese sono fortissime e spesso sfociano in violenti scontri ma restano pur sempre fatti locali dovuti a questioni specifiche senza che il dissenso possa coagularsi intono a temi di carattere generale, di alternativa politica
Non si vede nessuna evoluzione, nessuna apertura verso la democrazia in senso occidentale
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